Sutri

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Sutri affreschi chiesa rupestre

domenica 28 settembre 2014

Lago Santo Parmense M. MARMAGNA




LAGO SANTO PARMENSE M. MARMAGNA
28 settembre 2014

Per descrivere il monte Marmagna al lago santo parmense, non ci sono parole, bisogna camminarci sopra per avere quelle sensazioni che un camminatore sente dentro di se.
Negli ultimi anni abbiamo cercato di farlo scoprire ai nostri amici, venerdì scorso, con grande piacere è stata la volta della Vera e Carlo.
Chi li conosce sa che sono camminatori instancabili e veri pellegrini.
Dal lago per tornare a Lagdei al posteggio abbiamo fatto la panoramica ma sinceramente per me è meglio il bosco con i suoi bellissimi faggi, che ancora non erano al massimo della colorazione dorata del periodo autunnale, ma tanto basta per meravigliarci. Sembrava di essere immersi in un mondo fiabesco.

CARTA:
ORE CAMMINO: 6       KM: 7,6
DIFFICOLTA:
DISLIVELLO: m  632      ALTITUDINE MASSIMA: m 1847        ALTITUDINE MINIMA: m 1247










2014 M. Marmagna con Vera e Carlo 26 settembre from Guido. on Vimeo.

lunedì 22 settembre 2014

Sambuca Val di Pesa Badia Passignano


SAMBUCA VAL DI PESA  BADIA A PASSIGNANO [CORTO]
22 settembre 2014

DESCRIZIONE di come si arriva al punto di partenza da Firenze
Superstrada Firenze Siena, si esce a Tavarnelle e si segue le indicazioni per Sambuca Val di Pesa.

DESCRIZIONE
Lasciamo l'auto al posteggio di via f.lli Roselli lungo il fiume Pesa, ci dirigiamo verso il "Masso di Particino" poco dopo prendiamo a sinistra la carrareccia in salita seguiamo fino a un tabernacolo, prendiamo a sinistra e subito dopo a destra sulla strada asfalto che porta alla Badia a Passignano. Dopo una inaspettata visita della Badia con il Parroco, che gentilmente ci ha spiegato a grandi linee la storia della Badia e le opere che contiene, ripartiamo girando a destra sulla strada di Poggio al Vento. Arriviamo a un tabernacolo posto su un largo spiazzo,visto il numero elevato di partecipanti ci è sembrato ottimo per la sosta pranzo. Poco dopo  a Rignana (ristorante bar) i soliti drogati si sono fatto un caffè. Continuiamo fino ad arrivare a un bivio, prendiamo a destra per sentiero in discesa che ci porta al fiume Pesa.
Giriamo a destra, poco dopo troviamo una sbarra e un ponte sulla Pesa che attraversando ci porterebbe a San Donato. Noi continuiamo a diritto seguendo il percorso lungo fiume fino a trovare la cappella di San Giovanni Gualberto e poco dopo sulla sinistra rivediamo il "Masso di Particino" . Continuiamo fino a ritrovare il posteggio, concludendo in bellezza il nostro anello.

CARTA: DreAM  04 - FIRENZE CHIANTI FIORENTINO e VAL di PESA
ORE CAMMINO:  5,40      KM: 13,7
DIFFICOLTA: E
DISLIVELLO:  m 302      ALTIMETRIA MASSIMA: m 398        ALTIMETRIA MINIMA: m 190






Pedate del cavallo di San Giovanni Gualberto
Questa leggenda, ancor oggi raccontata con vivaci particolari dal popolo, è legata alla storia di San Giovanni Gualberto.
Il santo, nato in questa zona intorno all'anno mille, fattosi monaco dopo l'episodio dell'eroico perdono dell'uccisore del fratello fondatore di Vallombrosa e di numerose altre Abbazie e fustigatore del malcostume del tempo negli ultimi anni della sua vita si ritirò nella Badia di Passignano dove è sepolto nella chiesa di S. Michele Arcangelo.
La leggenda racconta che il santo, ormai anziano, era solito scendere a cavallo dalla Badia verso il Molino dell'Abate, dove incontrava i contadini della zona per confortarli, benedirli e lenire cosi i loro dolori. Proprio durante uno di questi spostamenti Giovanni Gualberto avrebbe incontrato il diavolo, e il suo cavallo sarebbe caduto a terra dallo spavento, lasciando impresse nella roccia le impronte dei ginocchi e degli zoccoli, ancora oggi visibili.
[dal WP 014. a destra per 1300 metri].

Masso di Particino
Questo grosso blocco di pietraforte è detto masso di Particino per la vicinanza, sull'altra sponda della Pesa, dell'antico molino di Particino e la sua presenza è collegata alla storia di San Giovanni Gualberto vissuto in questa zona nell'XI secolo.
Secondo la tradizione, ancora oggi con vivaci particolari narrata dal popolo, mentre il santo fondatore di Vallombrosa si riposava, il diavolo che stava sulla collina, gli scagliava contro dei grossi massi- di cui questo è il più grande- che il santo fermava e faceva scendere piano piano fino a terra.
La leggenda vuole che oltre a questo, anche gli altri massi visibili lungo la strada che porta al Molino dell'Abate, e gli altri affioranti dal pendio sopra e attorno alla cappella di San Giovanni Gualberto, siano fra quelli lanciati contro il Santo.


giovedì 18 settembre 2014

Sentieri di Toscana ( Pelago )




PELAGO: PALAIE PELAGO DIACCETO
17 settembre 2014

Sul sito dedicato è possibile scaricare e fare molti anelli. Con il gruppo del mercoledì abbiamo già percorso il tour delle ville che vi consiglio di fare perché è molto bello [apri la mia descrizione del 13 marzo 2014 ].
Ieri, mercoledì 17 abbiamo camminato su un altro anello quello delle Palaie Pelago Diacceto Palaie .Non starò a descriverlo visto che, aprendo il sito ci sono tutte le informazioni necessarie compreso le tracce per chi possiede già uno strumento GPS.

ALCUNE RIFLESSIONI: l'anello non è facilmente individuabile, nessuna segnalazione nei punti che invece sarebbero necessari. La segnalazione esistente è stata coperta dal bosco e non è più visibile. Il tratto più incriminato e quello che da Le Palaie passa da Pomigliano e prosegue per Pelago, solo seguendo la traccia gps è stato possibile arrivare a Pelago. Il secondo tratto da Pelago per Diacceto e ritorno a Le Palaie è abbastanza segnalato.

Guardate il punto che nella descrizione dice: "scendiamo sul torrente Vicano, dove si trova un ponticello [diramazione sentiero 16A] Si continua sul sentiero n.11 che lasciato il torrente sale dritto verso il castello di Pelago" 

CARTA NUOVA: DreAM 03 - FIRENZE e VAL di SIEVE
ORE CAMMINO: 5,30       KM: 12,7
DIFFICOLTA: E
DISLIVELLO: m 465      ALTIMETRIA MASSIMA: m 499     ALTIMETRIA MINIMA: m 140