Sutri

Sutri
Sutri affreschi chiesa rupestre

venerdì 30 ottobre 2020

Lago Nero Alpi Tre Potenze dal Sestaione 0

                       Lago Nero


LAGO NERO ALPI TRE POTENZE DAL SESTAIONE
novembre 2020

DESCRIZIONE di come arrivare al punto di partenza da Firenze
Si prende la A11, usciamo a Pistoia e prendiamo per l'Abetone. Arrivati in località Fontana Vaccaia giriamo a sinistra per la Valle del Sestaione verso l'Orto Botanico. Superato l'ingresso dell'Orto Botanico, il vecchio piazzale dell'arrivo delle gabbiovie fa da posteggio per le auto. Il percorso inizia da qui.

DESCRIZIONE
Passiamo la sbarra e proseguiamo su strada forestale con il segnavia n.104 che seguiamo fino alla casetta rifugio dei Pastori e continuando sempre in salita, arriviamo al Lago Nero posto sotto le Tre Potenze. Da qui prendiamo in direzione del Dente della Vecchia e alla Foce del Piatto, giriamo a sinistra costeggiando la cresta che in ripida salita ci porta fino alla vetta dell' Alpe Tre Potenze m 1940. Il panorama che si vede ti lasciano senza fiato, oggi abbiamo la fortuna di vedere nitidamente anche le Alpi già innevate. Per il ritorno seguiamo la solita traccia di salita. 

CARTA: DreAM CARTA ESCURSIONISTICA dell'APPENNINO PISTOIESE 1:25000
ORE CAMMINO:  5      KM: 8,7
DIFFICOLTA: E
DISLIVELLO:  m 608     ALTIMETRIA MASSIMA:  m 1923     ALTIMETRIA MINIMA: m 1276



giovedì 22 ottobre 2020

M. CECERI dal SALVIATINO 2020

 

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M. CECERI DAL SALVIATINO
22 ottobre 2020

Monte Ceceri ci ricorda Leonardo da Vinci con le sue prove di volo. Le sue frasi più celebri a riguardo:
"Una volta che abbiate conosciuto il volo, camminerete sulla terra guardando il cielo, perché la siete stati e la desidererete tornare."
"Piglierà il primo volo il grande uccello sopra del dosso del suo magno Cecero, empiendo l'universo di stupore, empiendo di sua fama tutte le scritture e gloria eterna al nido dove nacque"

DESCRIZIONE
Lasciamo l'auto al Salviatino, Qui dovremmo prendere  il segnavia n.7 che ci porterebbe a Maiano, Invece optiamo per via del Salviatino. Poco dopo una scaletta taglia un tornante della strada e dopo altri tornanti arriviamo ugualmente a Maiano. Passata la Chiesa dedicata a San Martino continuiamo a salire fino a trovare lo sterrato segnavia n.7 che seguiremo fino a M. Ceceri. Da qui evitiamo di prendere il segnavia n.1 che porterebbe a Fiesole, e continuiamo dalla parte opposta con il sentiero che ci porta alla chiesetta di Prato ai Pini, dove giriamo a destra in via Peramonda. Da questo punto in poi cammineremo sulla strada asfaltata provinciale SP54, costeggiando: I Bosconi e Villa Il Baccano. Entriamo ora sulla SP55 costeggiando Villa Peyron, Vincigliata, fino ad arrrivare a Ponte a Mensola. Qui svoltiamo a destra in via Gabriele D'Annunzio costeggiando Il Centro Tecnico di Coverciano proseguiamo oltre fino a trovare sulla destra via B. da Maiano che poco dopo diventa via del Cantone fino a ritrovare il punto di partenza.
VALUTAZIONI: Escluso M. Ceceri Il percorso è quasi tutto su asfalto. Va studiato un percorso che passa dai sentieri.

CARTA NUOVA: DreAM  03 - FIRENZE e VAL di SIEVE
ORE CAMMINO: 4,30       KM: 12,8
DIFFICOLTA: E
DISLIVELLO:  m 411     ALTIMETRIA MASSIMA: m 423      ALTIMETRIA MINIMA: m 67

TRACCIA GPS




PERCORSO in 3D


Relive 'M. Ceceri'

lunedì 12 ottobre 2020

SICURI SUL SENTIERO

SICURI SUL SENTIERO
2020

Molti incidenti in montagna avvengano su sentieri normali, questa piccola guida può essere di aiuto. Buona lettura e soprattutto Buon Cammino. 

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giovedì 17 settembre 2020

Acquerino Ponte a Rigoli Il Faggione Badia Taona 2020


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ACQUERINO PONTE A RIGOLI  IL FAGGIONE  BADIA TAONA
17 settembre 2020

DESCRIZIONE di come si arriva al punto di Partenza da Firenze
Si prende A11 direzione mare, si esce a Pistoia e si gira a destra per prendere la tangenziale
Est in direzione Val di Bure Acquerino.

DESCRIZIONE
Il percorso inizia dalla località Ponte a Rigoli wp 01, seguiamo la strada asfaltata in salita, con il segnavia n.11. Percorsi 780 m circa, arriviamo al rifugio dell'Acquerino. Ancora 300 m e lasciamo il segnavia 11, che svolta a sinistra, per continuare a diritto con il segnavia n.02 per il Faggione wp 02. Dopo aver percorso una larga strada forestale per circa km 2,5 arriviamo a intersecare il segnavia n.17 wp 04 svoltiamo a sinistra e dopo 200 m arriviamo al rifugio Il Faggione wp 05. Da qui seguiremo in salita, in alcuni punti in forte salita, il segnavia n.17 per km 2,3. Siamo nel punto più alto del percorso m.1186 su un quadrivio. A sinistra abbiamo il Poggio di Chiusoli m 1239 e il sentiero 11 che riporterebbe al rifugio Acquerino, a destra il sentiero che arriva a M. Croce m 1312. Noi prendiamo a diritto ma attenzione perché dobbiamo prendere subito dopo a destra  wp 06 in discesa con il segnavia n.17. Siamo in discesa e  proseguiamo per circa 680 m, dove dobbiamo guadare facilmente un corso d'acqua wp 07. Ancora circa 400 m e arriviamo sulla strada asfaltata in località Badia aTaona. Al cancello della Badia c'è scritto: "proprietà privata divieto di accesso anche ai pedoni". Noi diligentemente obbediamo. Siamo già sul segnavia 9A,continuiamo per asfalto per circa 600 m e al tabernacolo con madonna prendiamo a sinistra wp 09 sempre su asfalto per 400 m fino al bivio a destra  wp 10  della vecchia strada alto medioevale. La percorriamo in discesa per 750 m dove troviamo un guado wp 11 sulla nostra  destra. Ancora km 1,3 fino a un ulteriore  bivio che prendendo a sinistra con il segnavia n.01 ci porterebbe al rifugio Acquerino. Noi invece prendiamo a destra wp 12 sempre segnavia 9A che dopo aver percorso 520 m circa arriva a Ponte a Rigoli dove avevamo lasciato l'auto. 

CARTA NUOVA: DreAM CARTA ESCURSIONISTICA dell'APPENNINO PISTOIESE 1:25000
ORE CAMMINO:  5      KM: 12,4
DIFFICOLTA: E
DISLIVELLO: m 601     ALTIMETRIA MASSIMA: m 1164      ALTIMETRIA MINIMA: m 812

TRACCIA  GPS




NOTE PRESE DAI PANNELLI INFORMATIVI

Località Il Faggione con il suo rifugio omonimo, prende il nome da un antico ed enorme faggio che nel dicembre 1995 terminò la sua splendida longevità,sotto il peso della galaverna.

Badia a Taona : L'insediamento altomedioevale dell'Acquerino e la vicina Abbazia di San Salvatore a Fontana Taona (inizi del XI secolo) sono ubicati lungo un'importante direttrice transappenninica che nel medioevo collegava Pistoia con Bologna.Dalla pianura pistoiese convergevano in questa direttrice tre itinerari diversi, Il più orientale risaliva la valle del torrente Agna, partendo dall'Abbazia di San Salvatore presso Montale,e raggiungeva il crinale appenninico nelle vicinanze di Spedaletto (hospitalis de valle Clare, anno 1220) e l'Abbazia di Fontana Taona. Un altro percorso lasciava Pistoia all'altezza del Ponte Nuovo sul torrente Bure e si inerpicava verso il crinale appenninico oltrepassando la Pieve di San Quirico e il Castello di Pecunia (documentati dalla prima metà dell'XI secolo). Infine esisteva la via Baiana che da Candeglia (presso la chiesa di San Pietro del X secolo) risaliva la vallata occidentale della Bure raggiungendo la Badia a Taona, dopo aver oltrepassato la scomparsa Pieve di San Martino a Spannarecchio (l'attuale località di Bussotto) e l'insediamento di Baggio (X secolo). Oltrepassata l'Abbazia di Fontana Taona la strada proseguiva verso nord in direzione del borgo di Torri (documentato dal 982) e del castello di Treppio (citato dal 1086) fino a toccare la località di Stagno nel territorio bolognese.

La Strada Medioevale: Antichissima strada (periodo altomedioevale e presumibilmente anche in epoche precedenti) per il passaggio appenninico dalla pianura toscana e quella padana, toccando l'Abbazia di San Salvatore di Fontana di Taona e raggiungendo Riola.Il percorso è fiancheggiato da alberi secolari e mantiene ancora 2 antichissimi sciacqui e sul fondo i ruderi di un antico mulino.


VIDEO IN 3D DEL PERCORSO

venerdì 28 agosto 2020

Camaldoli Eremo - M. Penna - La Lama - Lago Ridracoli 2020

 

                 


CAMALDOLI EREMO M. PENNA  LA LAMA  LAGO RIDRACOLI
28 agosto 2020

DESCRIZIONE di come si arriva al punto di partenza da Firenze
Si va a Pontassieve e si prende la SR70 per la Consuma, scendiamo fino a Poppi e li giriamo a sinistra sulla strada [seguire indicazioni stradali] che portano all'Eremo.

DESCRIZIONE
Il percorso inizia dall'Eremo di Camaldoli, saliamo con il sentiero 70a nel bosco fino a Prato alla Penna. Da qui con il sentiero n.00 saliamo e poi scendiamo fino al Passo dei Fangacci. Continuiamo a destra per strada per 500 m circa e a sinistra prendiamo il sentiero 225 455 per il M. Penna. Dalla cima il panorama sulla foresta di Campigna e su il lago di Ridracoli. Si riscende dal solito sentiero e ritorniamo a passo dei Fangacci dove a destra prendiamo il sentiero 227 453 detto anche degli "scalandrini", che in forte discesa arriva fino a La Lama. Dopo una sosta panino ripartiamo seguendo il sentiero, anche questo in forte discesa, che porta al Lago di Ridracoli. Il lago è in secca e dal punto dove siamo arrivati noi non c'è acqua. Una breve sosta e si riparte con il pensiero di tanta salita da fare per ritornare all'Eremo. Seguiamo il sentiero fatto in discesa, questa volta in forte salita, fino a La Lama. Qui la fonte di San Francesco ci salva perché quasi tutti eravamo rimasti a secco di acqua. Per risalire si prende il sentiero 229 che ci porta fino al Gioghetto e da li con il sentiero 70 si scende all'Eremo.

CARTAMultigraphic n.33 - 35 1:25000 Appennino Toscoromagnolo
ORE CAMMINO: 9       KM: 22,2
DIFFICOLTA: E
DISLIVELLO: m 1357       ALTIMETRIA MASSIMA: m 1346       ALTIMETRIA MINIMA: m 558

TRACCIA GPS




Per puro divertimento ho rilevato tutto il percorso con il GPS e una volta "ripulita la traccia" l'ho messa su Relive su Wikiloc e su AllTrails. I dati emersi sono contrastanti, ma il concetto non cambia: è stato un percorso molto bello ma faticoso.

Wikiloc:  ore compreso soste 8:54 - km 22,2 - ascesa totale m 1357

Relive:    ore cammino 7:30  senza soste - km 22,1 - ascesa totale m 1034

AllTrails: ore compreso soste 8:54 - km 21,5 - ascesa totale m 1285


domenica 23 agosto 2020

M. RONDINAIO 2020


    
da Il Passetto la Garfagnana e le Apuane

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M. RONDINAIO
23 agosto 2020
Questo percorso è stato fatto nel 2004 2006 2011 2012 2014 ciaspole e 2019

DESCRIZIONE di come arrivare al punto di partenza da Firenze
Prendere la A11 Firenze Mare, uscire a Pistoia, prendere la statale del Brennero per L'Abetone ,superarlo e scendere nel Modenese fino a Pievepelago, prima dell'abitato girare a sinistra verso il passo delle Radici, S. Anna di Pelago, dopo circa mille metri girare a sinistra per una stradina in salita con indicazioni per il Lago Santo, Tagliole, superate le quali continuare in salita fino al posteggio del Lago Santo, lasciate il vostro mezzo e iniziate la vostra camminata.

DESCRIZIONE
M. Rondinaio altitudine m.1964.Classica ascesa sul nostro Appennino Tosco Emiliano. Il panorama spazia a 360°
Lasciamo l'auto al parcheggio del Lago Santo e iniziamo a camminare salendo la strada che porta al Lago. Percorsi 250 metri circa, sulla sinistra prendiamo il largo sentiero 523 GEA e dopo 420 m circa, tralasciamo il sentiero a sinistra 519 che ci porterebbe al Lago Turchino e alla Foce al Giovo. Continuiamo quindi a diritto e percorsi altri 620 m  arriviamo al Lago Baccio. Il lago è una vera perla incastonata fra le alte pareti del M. Giovo e del M. Rondinaio. Da qui inizia la vera salita al Rondinaio, inizialmente nel bosco e dopo nella conca prativa e sassosa, passiamo accanto a dei piccoli laghetti che in estate si seccano, a quota 1620 m. Da qui inizia la salita ripida in una sassaia, e dopo un traverso sempre sassoso arriviamo al Passtto.1903 m. Da qui per andare in cima abbiamo due alternative: 1. prendiamo a sinistra il crinale che percorso per circa 620 m ci porta alla vetta del Rondinaio. 2) prendiamo il sentierino, sempre a sinistra che passando sotto il crinale, ci porta ugualmente in vetta, ma è più lungo di 50 m circa La discesa è sul solito tracciato della salita. Alternativa è prendere dalla vetta il sentiero 521 che passando dalla Finestra del Rondinaio prosegue fino al Lago Baccio....e infine al posteggio del Lago Santo.

CARTADreAM Carta escursionistica dell'APPENNINO PISTOIESE 1:25000
ORE CAMMINO: 5       KM: 7,2
DIFFICOLTA: E
DISLIVELLO: m 488       ALTITUDINE MASSIMA: m 1955      ALTITUDINE MINIMA: m 1419

TRACCIA GPS


giovedì 6 agosto 2020

Pratomagno Croce 2020

PRATOMAGNO CROCE
2020

Come da copione ogni anno facciamo riverenza alla Croce del Pratomagno. Gli anni passati si faceva l'itinerario lungo, da un paio d'anni invece si fa l'itinerario corto. Con l'auto arriviamo sulla panoramica passiamo il "Foro" e proseguiamo a destra verso i rifugi e lasciamo l'auto proprio sotto la Croce. Qui continuiamo a piedi in salita per 30 minuti e arriviamo alla Croce. Oggi c'è voluto il nostro coraggio perché Il forte vento e la nebbia avrebbe consigliato di non andare ma la tenacia ci ha consigliato in maniera diversa...e siamo partiti. Il risultato potete vederlo dalle foto. Conclusa la nostra avventura festeggiamo a Faeto dagli amici Paola e Renzo, sempre su copione annuale "tagliatelle ai funghi, fritto di pollo, patatine fritte", vino a volontà.

LIBRO APERTO ABETONE 2020




LIBRO APERTO [ABETONE] 
30 luglio 2020

DESCRIZIONE di come si arriva al punto di partenza da Firenze
Si prende A11, si esce a Pistoia e si segue indicazioni Abetone, arrivati nella piazza si lascia l'auto.

DESCRIZIONE
Chi non ha mai fatto il libro aperto "non sa leggere". E' una delle meraviglie del nostro Appennino Tosco Emiliano. Per l'occasione abbiamo festeggiato il 48° anniversario di matrimonio della Vera e Carlo. Lasciato l'auto all'Abetone prendiamo il sentiero n.00, la larga strada forestale, che porta alla "Verginetta". Dalla Verginetta seguiamo sempre il sentiero n.00 che passa dal M. Maiore e continua fino alla Foce delle Verginette dove c'è il rifugio Casetta di Lapo. Da qui abbiamo due possibilità per salire al Libro Aperto: la prima seguendo il sentiero n.00 di crinale, la seconda, quella che abbiamo fatto noi, salendo con il segnavia n.495 fino alla foce dove prendiamo a sinistra e in ripida salita ci porta in vetta al Libro Aperto. Per il ritorno siamo scesi dal segnavia n.00 di crinale fino a ritornare alla Foce delle Verginette e da li continuando a diritto per strada forestale [non ha segnavia CAI] ci porta alle "Verginette" e infine all'Abetone. In Inverno questa strada diventa la pista da sci di fondo.

 

CARTA: DreAM CARTA ESCURSIONISTICA dell'APPENNINO PISTOIESE
ORE CAMMINO:  7      KM: 11,3
DIFFICOLTA: E
DISLIVELLO:  m 613      ALTIMETRIA MASSIMA: m 1928      ALTIMETRIA MINIMA: m 1377

 TRACCIA GPS





PERCORSO IN 3D

giovedì 25 giugno 2020

Balzo delle Rose dal segnavia 515 . 2020





BALZO DELLE ROSE DAL SEGNAVIA 515
25 giugno 2020

DESCRIZIONE di come arrivare al punto di partenza da Firenze
A11 Firenze Mare, si esce a Pistoia e si segue indicazioni Abetone. Alle piramidi scendiamo nel modenese e arrivati a Dogana Nuova svoltiamo a sinistra per Rotari. Allo scollino prima di scendere a Rotari parcheggiamo l'auto al madonnino.

DESCRIZIONE
Lasciate le auto al Madonnino [wp1] sulla strada che porta a Rotari, iniziamo a camminare sulla bella strada forestale, siamo nel Parco del Frignano. Percorriamo la strada per circa km. 1,8 siamo ai cosi detti Rami Secchi, intersecando la Strada del Duca [wp2] che proviene da Casa Coppi.
In questo punto di solito, iniziamo la salita al Balzo, questa volta prendiamo a destra la strada del Duca e la percorriamo per km.2 fino ad arrivare al bivio a sinistra che sale nel bosco, segnavia 515 [wp3], siamo in una faggeta, saliamo ripidamente per circa m.750 fino al Passo dei Rombiceti [wp4], sul crinale. Da qui prendiamo a sinistra e con un bel sentiero fra rocce e prati arriviamo dopo km.1 al Balzo delle Rose [wp5]. Dopo una giusta sosta panino, proseguiamo in discesa fino a ritrovare la strada del Duca in località, Rami Secchi, e da li proseguire sulla strada forestale, che abbiamo percorso all'andata, che ci riporta al Madonnino. 


CARTA NUOVA: DreAM CARTA ESCURSIONISTICA DELL'APPENNINO PISTOIESE 1:25000
ORE CAMMINO: 5       KM: 8,5
DIFFICOLTA: E
DISLIVELLO:  m 393       ALTIMETRIA MASSIMA: m 1733       ALTIMETRIA MINIMA: m 1352







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martedì 16 giugno 2020

Pelago anello delle Ville 2020



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PELAGO ANELLO DELLE VILLE
16 giugno 2020
Questo percorso è stato fatto nel 2016

DESCRIZIONE
La descrizion parte da Pelago (servizi di alimentari, forno, bar). Si parcheggia [000] nel posteggio nei pressi del centro storico e si entra a piedi nel borgo. Qui abbiamo due possibilità: 




1) in blu. Dall'ampia piazza del Mercatale, proseguiamo in lieve discesa fino in fondo alla piazza, dove si prende il vicolo e le scalette che scendono al vecchio ponte sul torrente Vicano. La strada è già segnata come sentiero n11 e porta ad attraversare la provinciale (attenzione al traffico) per poi salire sulla strada in cemento proprio davanti a noi [001] che ci porterà a Villa Grassina seguendo il sentiero n.13

DESCRIZIONE
2) in rosso. Dalla piazza dove c'è la chiesa della compagnia: Oratorio del SS Crocifisso e poco più avanti Bar Pasticceria, proseguiamo con attenzione su strada provinciale Vallombrosana, in discesa, e dopo alcuni tornanti (600 metri circa), troviamo sulla sinistra una strada in cemento e in forte pendenza [001] che ci porterà a Villa Grassina seguendo il sentiero n 13.
Dopo la Villa, si sale ancora sulla strada per poi piegare decisamente a sinistra [002], poco dopo prendiamo il sentiero a destra [003] fare [attenzione perché non si vede bene],che ci porta per campi  e boschi, verso la Casa Certina. A un primo bivio prendiamo a destra [004] a un secondo bivio a   sinistra [005] . Poco dopo prendiamo a destra [006] arrivando in breve a Ristonchi, dominato dal torrione medievale. Si scende ora sulla strada in direzione Sud, sempre più ampia, a un primo bivio andiamo a diritto [007], fino a sfociare sulla strada asfaltata [pensilina fermata bus e fontana] che prendiamo a sinistra [008] verso Paterno. Poco dopo lungo la strada provinciale prendiamo uno stradello a destra [008a] in discesa passando  sopra la Villa di Paterno, per prendere poi il sentiero n.6 che scende, sempre su asfalto, a un primo bivio giriamo a destra [009] verso la Chiesa di Pagiano e poco dopo alla Villa di Melosa.
Il sentiero n.6 passa ora nell'oliveta, aprire e richiudere il cancello [010]. Dopo 200 m inizia la discesa nel bosco con sentiero accidentato, fino a raggiungere la strada per Fontisterni. Arriviamo in paese su asfalto, lo attraversiamo e prendiamo a destra [012]. La strada ci porta alla chiesa di S. Lucia [012a], Attenzione la strada per il momento è chiusa per una frana anche ai pedoni. Noi l'abbiamo percorsa ugualmente cercando di non sostare sotto la frana che deve essere messa in sicurezza. La strada, parte sterrata e parte in asfalto, arriva a Colle, dove il sentiero n.16 attraversa la strada Carbonile - Paterno. L'attraversiamo e continuiamo a diritto sulla strada sterrata, arrivando di fronte alla Villa di Altomena. Da qui scendiamo verso Est sulla strada di mezza costa, una sterrata [013] in parte dissestata da piccole frane e casolari distrutti da ampie crepe che ci porta alla Casa della Pieve [maneggio]. Passiamo di lato all'agriturismo e scendiamo su una strada non asfaltata continuando a seguirla fino a trovare la provinciale che prenderemo a sinistra per raggiungere Pelago.

CARTA
DreAM 03 - FIRENZE e VAL di SIEVE
ORE CAMMINO: 7     KM: 15,9
DIFFICOLTA: E 
DISLIVELLO:  m 568    ALTIMETRIA MASSIMA:  m 567     ALTIMETRIA MINIMA:  m 210




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giovedì 28 maggio 2020

San Polo in Chianti - Fonte Santa via bassa. 2020

                          Fonte Santa 


SAN POLO IN CHIANTI FONTESANTA VIA BASSA
28 maggio 2020

DESCRIZIONE di come si arriva al punto di partenza da Firenze
Si prende per le Tavarnuzze, Falciani, Strada in Chianti, e con la SP119 fino a San Polo in Chianti.

DESCRIZIONE
Arrivati a San Polo in Chianti  lasciamo l'auto in via di Rubbiana [wp POSTEGGIO] e iniziamo a salire su strada asfaltata, sentiero n.16 per circa km 1,5 fino ad arrivare alla chiesa di San Miniato a Rubbiana [wp 2 km 1,5]. Continuiamo ora per strada bianca per ulteriori km 1,5 dove al bivio che incontriamo andiamo a diritto tenendo la sinistra [wp 3 km 3]. Poco dopo a un'ulterire bivio prendiamo a sinistra [wp 4], siamo in località C. l'Aiaia. Percorriamo altri km 1,2 circa e al bivio continuiamo a diritto tenendo la sinistra [wp 5 km 4,2]. Continuiamo per altri 750 m e  bivio prendiamo a destra [wp 6 km 5]. Siamo al Parco di Fonte Santa, grandi prati con alcune sculture in pietra. Proseguiamo in salita su sentiero che ci regala alcuni scorci panoramici e un profumo emanato dalle ginestre in fiore, per 150 metri e al bivio prendiamo a sinistra [wp7]. Continuiamo in salita per circa km 1 e al bivio prendiamo a sinistra [wp 8]. Ancora 750 m e a un ulteriore bivio prendiamo a destra [wp 9]. Poco dopo arriviamo alla Fonte Santa [wp 10] e subito dopo allo storico Rifugio Antella [wp 11]. altri 200 m e siamo ai tavoli in legno dell'aria picnic [wp 12 km 7,1]. Dopo un doveroso panino ripercorriamo il solito tragitto in discesa fino a San Polo in Chianti. 

CARTA NUOVA: DreAM 04_FIRENZE CHIANTI FIORENTINO e VAL di PESA
ORE CAMMINO:       KM: 14,3
DIFFICOLTA: E
DISLIVELLO: m 519      ALTIMETRIA MASSIMA: m 588       ALTIMETRIA MINIMA: m 236













venerdì 6 marzo 2020

Sieci Sentiero Saint Genis Laval "Pievi e tabernacoli" n.4 e GEO A 2020





SIECI SENTIERO SAINT GENIS LAVAL PIEVI E TABERNACOLI
maggio 2020
Questo percorso è stato fatto nel 2007 e 2008

PERCORSO
Sieci - Convento di Gricigliano - Monteloro - Molin del Piano - Poggio Carpineti - Sieci

DESCRIZIONE di come si arriva al punto di partenza da Firenze
Si prende la SS67 in direzione Pontassieve e seguendola si arriva alle Sieci, dove lasciamo l'auto. Parcheggio stazione FS.


DESCRIZIONE  DEL 2007
L'itinerario inizia dalle Sieci, in piazza Albizi, il sentiero da seguire è il n.4 che inizia a salire quasi subito: al primo tabernacolo che incontriamo, continuiamo fino a Gricigliano bel convento Benedettino sorto come villa per volere della famiglia Martelli alla fine del cinquecento. Sempre in salita arriviamo a Monteloro, continuiamo seguendo sempre il sentiero n.4. Da qui inizia la parte in discesa fra balze e macchie boscose fino a trovare Molin del Piano. Dopo averlo percorso fino alla seconda piazza (alla nostra sinistra edificio scolastico), sulla nostra sinistra in salita prendiamo il sentiero Geo A costeggiando campi coltivati per poi entrare nel  bosco dove il sentiero risale ripidamente fino alla cava di pietra dismessa di Poggio Carpinete. Da qui in discesa, arriviamo alle Sieci dalla parte del cimitero e della stazione ferroviaria, passati i quali, arriviamo in piazza Albizi da dove abbiamo iniziato il nostro giro.

DESCRIZIONE: tratta ed rielaborata da me, dalla mappa 1:10000 del CAI Pontassieve, Comune di Pontassieve e gruppo GEO.
L'itinerario inizia dalla stazione FS delle Sieci, segnavia n.4, dove vi è un ampio parcheggio per le auto, oppure da Piazza Albizi, dalla quale si giunge subito all'antica chiesa di San Giovanni Battista a Remole.
Sull'antico selciato antistante, in ciottoli levigati, si apre uno strettissimo vicoletto che ci porta direttamente sul fiume. Qui siamo all'ombra di un maestoso albero e di un'antica torre in pietra chiara, dagli abitanti chiamata Torre del Mea. Percorriamo un tratto pedonale di lungarno, ci immettiamo su un marciapiede lungo lo via Aretina, passiamo il ponte sulla confluenza del Sieci in Arno, svoltiamo a destra, e imbocchiamo una stradina dal nome suggestivo "Via della Fonte”.
Oltrepassato un sotto passo ferroviario, la stradina si allarga. La strada prosegue asfaltata in leggera salita, sul versante destro del torrente. Dove finiscono le ultime villette inizia lo sterrato, aumentando lo pendenza. Prima di entrare nel bosco si oltrepassa un primo tabernacoloEntrati nel bosco, appena scavalcato il torrente che fuoriesce dall'orrido di Gricigliano, lasciamo la stradetta, che prosegue per Montefoco - Molin del Piano, sentiero 4a , per imboccare il sentiero n.4 ben segnato alla nostra sinistra, in salita. Il sentiero sbuca
all'improvviso lungo il bordo inferiore di una vigna nascosta e cinta su tutti i lati dal bosco, poi rientra nel bosco. Scavalcato un ruscelletto, il sentiero percorre ora il limite inferiore del grande prato che si stende, in declivio, fuori dell'edificio di Gricigliano: a sinistra l'orrido, a destra il muro della balza di contenimento del grande prato (che dunque risulta non visibile perché più in alto rispetto al sentiero). Dopo circa tre quarti d'ora di cammino ci troviamo presso la grande, bella struttura del Convento di GriciglianoFuori del Convento, ma nel senso opposto al nostro, sull'altro lato della conca coltivata, si trova un secondo tabernacolo. Il sentiero riprende a salire e dopo aver costeggiato il confine di proprietà di un paio di villette, esso punta più dritto. Ci troviamo adesso a camminare lungo un percorso esclusivamente paesaggistico, all'interno di un bosco misto. Proseguendo arriviamo a ricongiungersi sul crinale nei pressi dell'antica chiesa romanica di S. Giovanni Battista a Monteloro: raggiungibile in breve deviando a destra lungo la strada asfaltata in salita, presso la quale sorgeva un castello dei vescovi di Fiesole, già diruto nel 1427. Fatti pochi passi siamo nell'abitato di Monteloro dove troviamo il terzo ed ultimo tabernacolo. Prendiamo a destra in discesa continuando con il segnavia n.4 che fra balze e macchie boscose punta verso la valle di Molino del Piano sfiorando le vigne dell'antica Fattoria Tornaquinci, fino a spianarsi in una stradetta che costeggia un casolare ora abbandonato. La stradicciola sbuca infine sulla tangenziale di Molino del Piano, nei pressi del punto di innesto superiore con la vecchia asfaltata. Volendo è possibile abbreviare il percorso di ritorno a Sieci seguendo il sentiero 4a sulla destra poco a monte della strada asfaltata.
L'itinerario principale prevede invece di attraversare l'abitato di Molino del Piano. 
Attraversate le due piazze principali del paese, una in lieve pendenza con un monumento ai caduti, l'altra riconoscibile per un edificio scolastico alla nostra sinistra, passeremo su un ponte. Qui lasceremo la via principale seguendo l'itinerario del Geo A, a sinistra. All'inizio la strada, subito erta e con curve, punta all'antica Fattoria di Valiano. Qui giunti, imbocchiamo il sentiero che, spianando e passando fra campi coltivati, punta al bosco. All'improvviso ci ritroviamo in un ambiente esclusivamente forestale, il sentiero ricomincia a salire con pendenza crescente, fino a girare intorno al rudere di una casetta e dei serbatoi per l'acqua.
In questo punto usciamo dal bosco, e quasi scalando un costone arriviamo nei pressi della vecchia cava di pietra di Poggio Carpinete, dismessa da tempo. Il sentiero rientra in un bosco misto di querce, ricominciando a scendere, per uscirne ali 'improvviso, trovandoci così a costeggiare la prima casa delle Sieci. Il sentiero ora torna ad essere una sterrata carrozzabile che discende abbastanza rapidamente, sfiora una seconda casa isolata, poi incrocia l'abitato di quella zona delle Sieci che i locali conoscono come "il Giani". Seguiamo la segnaletica e risaliamo brevemente verso un 'altra bella casa in posizione panoramica sulla valle dell'Arno, rilasciamo la strada (che nel frattempo é diventata asfaltata), seguiamo il sentiero che adesso passa per i campi, e finiamo la discesa costeggiando il cimitero delle Sieci. Passando sotto la ferrovia e ci ritroviamo in breve alla Stazione FS delle Sieci e in Piazza degli Albizi, concludendo così l'anello.


CARTA: 1:10000 da richiedere alla Sezione C.A.I di Pontassieve
ORE CAMMINO:      KM: 12,3
DIFFICOLTA: E
DISLIVELLO:  m 555     ALTIMETRIA MASSIMA: m 431       ALTIMETRIA MINIMA: m 78




VIDEO IN 3D DEL PERCORSO

mercoledì 12 febbraio 2020

POGGIO PRATONE DA SETTIGNANO 2020





POGGIO PRATONE DA SETTIGNANO
12 febbraio 2020
Questo percorso è stato fatto nel 2005  2008 e 2011

DESCRIZIONE di come si arriva al punto di partenza da Firenze
Alle Cure si prende via A. Volta, viale A. Righi e via G. D'Annunzio, passare Ponte a Mensola e proseguire fino ad arrivare a Settignano [cimitero].

PERCORSO
Settignano m 170 - Poggio al Vento m 250 - Castel di Poggio m 350 - C. Montefanna m 500 - Poggio Pratone m 702 - S. Clemente chiesa m 565 - Poggio delle Tortore m 513 - Ontignano m 260 C. Fioravanti m 306 - Poggio al Vento - Settignano.

DESCRIZIONE
Lasciamo l'auto al cimitero di Settignano, prendiamo il sentiero n.1 in salita fino a P.gio al Vento, superiamo la villa e sulla destra prendiamo il sentiero n.2 ( podere la Fonte ) fino alla strada asfaltata di Castel del Poggio, la seguiamo a destra e poco dopo, sempre sulla destra, continuiamo con il sentiero in salita fino a trovare una prima strada asfaltata, l'attraversiamo e continuando a diritto con il sentiero, arriviamo a una seconda strada asfaltata, la prendiamo a destra e fatti pochi metri arriviamo a M. Fanna, e giriamo a sinistra per il sentiero n.2 (strada bianca in salita), per Poggio Pratone.
Dopo aver ammirato il panorama che si vede dalla cima, torniamo indietro fino alle antenne e prendiamo il sentiero a sinistra n.3 che in discesa, aggirando il campo del tiro alla quaglia, si arriva a S. Clemente. Passiamo l'edificio e giriamo a destra, sempre con il sentiero n.3 fino ad arrivare a Poggio delle Tortore: grande croce di legno e ferro, in un grande prato, dove troverete cartelli indicatori sentiero n.5 per Ontignano.
Continuiamo ora in ripida e sconnessa discesa fino alla strada bianca, la prendiamo a destra e in breve arriviamo a Ontignano. Prima delle case e della chiesetta, c'è un ponte che attraversa il Fosso Cucina che regala una bella cascata di acqua prima di buttarsi sul Torrente Sambre.
Da Ontignano, prendiamo il segnavia n.6 in salita, arriviamo così a C. Fioravanti e subito dopo alla strada asfaltata; la prendiamo a sinistra, al primo bivio a destra e subito dopo a sinistra, troviamo il sentiero n.2 che in discesa nel bosco: attenzione ai segni, ci riporta a Poggio al Vento e infine a Settignano per il sentiero n.1.

CARTA NUOVA: DreAM  03 - FIRENZE e VAL di SIEVE  1:25000
ORE CAMMINO: 7    KM: 16,1
DIFFICOLTA: E
DISLIVELLO: m 693       ALTIMETRIA MASSIMA: m 695        ALTIMETRIA MINIMA: m 172