Sutri

Sutri
Sutri affreschi chiesa rupestre

venerdì 17 novembre 2023

2023 Castellina in Chianti Riserva Naturale Regionale di Sant'Agnese

 



Castellina in Chianti 
Riserva Naturale Regionale di Sant'Agnese
15 novembre 2023 

La Riserva naturale di Sant'Agnese si trova sulle colline del Chianti, nel comune di Castellina.
Essa è una riserva atipica, infatti nasce con lo scopo di difendere i pregi paesaggistici della zona, in particolare della cipresseta naturale.
Oltre al cipresso maschio [con la tipica chioma affusolata] e al cipresso femmina [con la chioma larga], il bosco di Sant'Agnese è costituito da Lecci e Corbezzoli.
La Cipresseta risale a più di 5 secoli fa e si rinnova spontaneamente, senza interventi di rimboschimento.

PERCORSO:
Pieve di Sant'Agnese - Sante Dame incrocio strada di Patrignone - Romitorio di Serelle - Chiesina di San Pietro - Granaio - Pieve Sant'Agnese.

DESCRIZIONE di come arrivare al punto di partenza da Firenze
Raccordo autostradale Firenze Siena, uscire a San Donato e percorrere la SP101 fino a trovare a sinistra il bivio sterrato via di Patrignone fino a trovare la strada SR429 Val d'Elsa dove giriamo a destra fino a trovare sulla destra il bivio sterrato che ci porta alla Pieve di Sant'Agnese.


DESCRIZIONE:
Iniziamo a camminare dalla Pieve di Sant'Agnese passando accanto alla via crucis fatta dall'artista Giuseppe Calonaci di Poggibonsi. Continuiamo per strada e vigne fino a incontrare dopo m.1400 l'incrocio con la strada di Patrignone Sante Dame . Proseguiamo a sinistra costeggiando una vigna fino a trovare dopo altri m 550 il Romitorio di Serelle e dopo altri m 500 la chiesina di San Pietro. Giriamo a sinistra e iniziamo a scendere fino al Borro di Granaio per poi arrivare dopo altri m.1900 all'Agriturismo di Granaio. Percorriamo altri m.2000 fino alla SS429 dove prendiamo il sentiero in salita fino a ritrovare dopo altri m.1600 la Pieve di Sant'Agnese, fine dell'anello.

DATI GPS 

CARTA:
ORE CAMMINO:        KM: 8,1
DIFFICOLTA: E
DISLIVELLO: m 216        ALTITUDINE MASSIMA:  448      ALTITUDINE MINIMA: m 299



  




PERCORSO IN 3D



mercoledì 1 novembre 2023

2023 ELBA sentiero Procchio Biodola Scaglieri

 

ELBA DA PROCCHIO A SCAGLIERI
SENTIERO della SALUTE
6 ottobre 2023

Questa camminata è un percorso molto bello che si snoda fra le due spiagge di Procchio e quella della Biodola. Il sentiero non è banale: in alcuni punti è strapiombante sul mare, e per chi ha problemi di vertigini come me non è semplice.

Descrivo in breve quello che abbiamo fatto noi. Lasciata l’auto a Scaglieri abbiamo percorso tutta la spiaggia della Biodola e abbiamo fatto  il passaggio in galleria fino a sbucare dall’altra parte. Qui ci siamo fermati e siamo tornati indietro. Abbiamo preso l’auto e siamo andati a Procchio per vedere se era meglio iniziare da li. Lasciata l’auto abbiamo percorso tutta la spiaggia di Procchio e abbiamo continuato in salita per bosco, fino a un punto esposto per me, quindi siamo tornati indietro.  Dalla cattura mappa qui sotto si vede i due percorsi fatti in azzurro, e in rosso quello che non abbiamo percorso.

 



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PROCCHIO [PUNTO STOP GUIDO] A/R: KM 4,2
TRATTO NON PERCORSO: KM 1,3
PERCORSI: KM 6,3

CARTA: AVENZA MAP WEB

 


lunedì 30 ottobre 2023

2023 Castellina - Radda in Chianti traversata




CASTELLINA - RADDA in CHIANTI TRAVERSATA
23 ottobre 2023

PERCORSO
Castellina in Chianti m.578 - Doccia m.   - Sommavilla m.550 - torrente Arbia m.431 - Colle Petroso m.620 - Monteraponi m.491 - Radda in Chianti m.530.


DESCRIZIONE di come arrivare al punto di partenza da Firenze
Prendere A1 direzione Roma uscire al casello Impruneta prendere Raccordo FI Siena e uscire a San Donato poi indicazioni Castellina in Chianti.

DESCRIZIONE presa dalla locandina del CAI sezione Scandicci
A Castellina in Chianti visitiamo l'interessante Tumolo Etrusco di Montecalvario, situato sulla strada che porta al cimitero di Castellina, dove inizia il sentiero n.344 che percorreremo quasi completamente fino a Radda in Chianti, ma concedendoci qualche variante....a modo nostro.
Il percorso si svolge per buona parte nei boschi tipici della zona, con prevalenza di querce, ma sfioreremo anche ottimi vigneti. 
Iniziamo in direzione est, verso Doccia e poi Sommavilla antica fattoria ora Agriturismo. Proseguiamo in discesa fino a guadare il torrente Arbia, poi saliamo fino a Colle Petroso, piccolo borgo medioevale che merita una visita. Traversiamo poi la SR429 e iniziamo a scendere verso Radda . Poco dopo abbandoniamo il sentiero 344 per deviare a sud verso Monteraponi, altro borgo medioevale immerso nei vigneti. Ritorniamo sui nostri passi per riprendere il sentiero 344 che ci porterà a Radda in Chianti.


CARTA:
ORE CAMMINO: 5,30 più soste        KM: 15.3
DIFFICOLTA: E
DISLIVELLO: m 435       ALTITUDINE MASSIMA:  m 613       ALTITUDINE MINIMA: m 438



ALTIMETRIA 


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PERCORSO IN 3D

domenica 8 ottobre 2023

2023 ELBA dal Passo del Monumento al M. Tambone quasi anello.


    DAL M. TAMBONE IL GOLFO DI MARINA DI CAMPO

 

08 OTTOBRE 2023
ELBA M.TAMBONE QUASI ANELLO

L'inizio è dal Passo del Monumento dove si lascia l'auto in uno slargo, si attraversa la provinciale e si prende il segnavia n.248 in ripida salita e molto molto sconnesso, dopo poco si prende a destra il segnavia n.248B che sale a un belvedere e a un bunker che usavano i tedeschi, quasi un primo grado... a scendere siamo stati molto attenti, direi bravi. Dopo questa divagazione riprendiamo il sentiero, sempre in salita e arriviamo in cima al M. Tambone. In questa zona i ciclisti MTB  bravi si cementano in questi sentieri a parer mio non facili.
Breve sosta per parlare con qualche ciclista e iniziamo a scendere, non dal solito sentiero che in discesa forse ci creava qualche problema, ma continuiamo sul segnavia n.248 e poco dopo giriamo a sinistra su un sentiero in discesa, segnavia n.246. molto meglio di quello di salita.
Arriviamo cosi in uno slargo che conosciamo bene perché è stato l'arrivo della camminata di ieri. Da questo punto una strada bianca, che scende sulla sinistra ci porta sulla provinciale. Qui la domanda sorge spontanea: avendo il cane da gestire non è il caso di avventurarci sulla strada quindi uno a caso deve andare a riprendere l'auto al passo del Monumento . Non mi scoraggio e alla prima auto che passa chiedo se mi può dare un passaggio e cosi è stato. Dopo averlo ringraziato torno con l'auto a riprendere Giovanna e il cane che mi aspettavano alla fine della strada bianca.
Alla prossima.

sabato 7 ottobre 2023

2023 ELBA Da Laconella sul promontorio del M. Tambone



VISTA SUI TRE GOLFI


ELBA da Laconella sul promontorio del M. Tambone.
07 OTTOBRE 2023

Il programma di oggi era di raggiungere Capo Fonza con il sentiero n.250 e con il n 248 salire al M. Fonza e di seguito il M. Tambone, ma arrivati a un certo punto ho dovuto abbandonare per il mio solito problema di vertigini. Il piccolo sentiero strapiombante sul sul mare ha avuto la sua vittoria peccato.
Siamo tornati sui nostri passi e abbiamo cambiato progetto salendo con il segnavia n 243 verso il M. Tambone.
Non l'abbiamo raggiunto solo per mancanza di tempo, ma comunque siamo arrivati a un punto panoramico ugualmente. Dopo una breve sosta siamo tornati indietro ripercorrendo la traccia di andata.
La Kiba (il nostro cane) è un portento, sa distinguere con il fiuto il sentiero e se per caso si cambia direzione lei ci guarda  e sembra che voglia dire "guardate che sbagliate". 
km totali 6,9 ore 2,15

DATI GPS





ALTIMETRIA





giovedì 5 ottobre 2023

2023 Capoliveri anello del Monte Calamita



TRAMONTO SUL MONTE CAPANNE


ELBA ISOLA
04 OTTOBRE 2023

Si inizia da Capoliveri (Piazza del Cavatore) prendendo il segnavia n 230 e dopo m 500 prendiamo a sinistra il n 231 che seguiamo per m 1300 in ripida salita prima su asfalto poi su strada bianca fino a lambire Poggio del Pozzo, e poco dopo arrivare a un trivio, dove dritto ci porterebbe a Monte Calamita a sinistra è il 232 che percorreremo al ritorno, noi invece prendiamo a  destra e continuiamo con il 231 ora in piano. Dopo aver percorso circa m 3800 arriviamo a un quadrivio in località Poggio Fino evitiamo la prima strada a sinistra che ci porterebbe a Monte Calamita e continuiamo sulla seconda a sinistra sul n 230. Siamo a circa metà percorso. Dopo m 2800 lasciamo il n 230 che prosegue a destra in discesa e proseguiamo dritto tenendo la sinistra con il 232, lo percorriamo per m 1200 fino a trovare il sentiero n 231 di andata, lo percorriamo prima in leggera discesa poi in ripida discesa fino a ritrovare Capoliveri. 

DATI GPS

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lunedì 18 settembre 2023

2023 DOLOMITI VAL DI FASSA E TRE CIME LAVAREDO

    
Cima 11


DOLOMITI VAL di FASSA e TRE CIME LAVAREDO
DAL  9  AL 15  SETTEMBRE 2023

Prima di arrivare a Pera ci siamo fermati al Ristorante la Pausa in località Montagna e dopo aver preso possesso della casa e sistemato i bagagli, siamo andati a piedi alla baita Alloch (Pozza) tanto per sgranchire le gambe, intorpidite dal viaggio. Kiba si sta comportando bene e questo e buona cosa.

10 settembre
Da Pozza (Vidor) prendiamo la navetta per Monzoni. Scendiamo e prendiamo il nuovo sentiero per il Rifugio Vallaccia. Il sentiero e in ripida salita, ma piano piano, godendo in alto del bel panorama, arriviamo al rifugio m.2275. Da qui si può proseguire fino alla vetta di Cima 11. Io ho subito rinunciato, Giovanna con Kiba hanno provato ma dopo un pò si sono arresi anche loro. Si voleva pranzare qui ma visto che è presto siamo discesi fino al rifugio Monzoni dove abbiamo pranzato, e atteso la navetta che ci ha portato fino a Pozza (Vidor).
Nel pomeriggio siamo andati a Soraga, passeggiando nella bella aria dei giardini che costeggia il lago.


L'obbiettivo sono le Tre Cime di Lavaredo  che raggiungiamo dopo ore 2:30 di auto. Arrivati in prossimità dell'ingresso a pagamento....il delirio della gente e in più l'ingresso e stato chiuso per Full auto. Abbiamo preso la prima navetta disponibile che ci ha portato al Rifugio Auronzo dove iniziamo il cammino che ci porta fino al Rifugio Locatelli, qui abbiamo pranzato. Kiba non gradisce il sentiero pietroso e dove hai lati trova un pò d'erba ci va sopra, credo che abbia durato fatica o forse solo fastidio anche lei. Ritornati al Rifugio Auronzo riprendiamo la navetta che ci riporta al punto dove abbiamo lasciato l'auto.































12 settembre 
L'obbiettivo era il Lago d'Antermoia partendo dal Rifugio Micheluzzi, ma visto che è un percorso molto faticoso, e noi ci siamo resi conto che non siamo più dell'erba d'oggi, abbiamo optato per una bella passeggiata in Val San Niccolò fino alle Cascate. Sui prati la Kiba si è sentita riavere.....anche noi. Al passaggio della Kiba le marmotte davano il loro allarme ma si sono potute vedere. Il pranzo l'abbiamo fatto alla Baita Ciampiè. Ripreso la navetta siamo ritornati a Pozza.























13 settembre 
Il tempo da bello fino alle ore 14, decidiamo di prendere la prima funivia per Ciampedie. Il tempo è già nuvoloso le cime sono coperte da nubi ma noi imperterriti prendiamo il sentiero per Gardeccia e lo percorriamo fino al Rifugio. Alcune gocce d'acqua ci danno il primo allarme e dopo un cappuccino ritorniamo indietro. Il tempo si fa sempre più minaccioso e appena arrivati alla funivia si scatena l'inferno, acqua a catinelle con molto vento. Il pensiero va alle persone che abbiamo incontrato lungo il percorso di ritorno, credo che di asciutto avranno ben poco.

14 settembre
Stamani optiamo per un'altra passeggiata su un sentiero che ho scoperto sulla carta: "Sora i Pré Pera Vigo". Molto bello, arrivati a Vigo abbiamo continuato fino alla Bella chiesa di Santa Giuliana, situata a sinistra sopra i prati della funivia di Vigo. Il ritorno è per il solito tracciato fino a Pera. Il pomeriggio pioviggina e rimaniamo a casa.





























15 settembre 
Visto la situazione meteo decidiamo di tornare a Firenze.
Inoltre domani chiudono le strade per una gara di bici, fra queste Soraga dove dovremmo passare per tornare a Firenze
Sull'autostrada le numerose code dovute a lavori ci hanno allungato il viaggio, siamo arrivati a casa dopo 6 ore di macchina.




 

venerdì 2 giugno 2023

2023 Montegufoni anello cai 471


MONTEGUFONI anello CAI 471.
31 maggio 2023

PERCORSO
Monegufoni (Leoni parking) - via Castiglioni - via Cantagrilli - via Trucione - via Montegufoni - Castello.

DESCRIZIONE di come arrivare al punto di partenza da Firenze
Prendere la SGC FI PI LI uscire alla Ginestra Fiorentina proseguire per SP80 fino a Baccaiano e da qui seguire la SP4 Volterrana fino al bivio a sinistra per Leoni Montegufoni.

DESCRIZIONE
Il parking [wp1 km0] è a Leoni dove inizia l'anello Ci incamminiamo in direzione del Castello ma al primo bivio prendiamo a destra [wp2 m150] via Castiglioni che seguiamo per circa un chilometro fino al bivio dove prendiamo a sinistra [wp3 km 1,1] via Cantagrilli. Proseguiamo per m  560 fino al bivio che prendiamo a destra [wp4 km 1,7]. Percorsi m730 giriamo a destra [wp5] e poco dopo a sinistra [wp6 km 2,5]. Percorsi circa m 300 al bivio giriamo a destra [wp7 km 2,8]. Ancora m 200 e giriamo a sinistra [wp8 km 3]. Fatti altri m 440 giriamo a sinistra [wp9 km 3,4] in via Montegufoni e proseguendo dritti per circa km 1, incontriamo il Castello e il bivio dove giriamo a sinistra [wp10 km 4,4 ] per ritornare al punto di partenza [km 4,6].

CARTA
ORE CAMMINO: 2 con soste            KM m  4,6
DIFFICOLTA: T
DISLIVELLO:  m 130      ALTITUDINE MASSIMA: m 201       ALTITUDINE MINIMA: m 88




Relive 'Montegufoni'

venerdì 26 maggio 2023

2023 Pienza - San Quirico d'Orcia anello




PIENZA SAN QUIRICO d'ORCIA ANELLO
24 maggio 2023

PERCORSO
Pienza Pieve di Santi Vito e Modesto Corsignano - Cappella della Madonna di Vitaleta - San Quirico d'Orcia - Campi Elisi (film Il Gladiatore).

DESCRIZIONE di come arrivare al punto di partenza da Firenze
Si prende A1 si esce al casello Valdichiana e si segue le indicazioni per Pienza e infine la Pieve di Santi Vito e Modesto dove parcheggiamo l'auto. Al momento la ristrutturazione della Pieve non permette di parcheggiare l'auto. Comunque si può parcheggiare 700 m prima, al parking di via del Cassello SP18.

DESCRIZIONE
Un sentiero suggestivo nel cuore della Val d'Orcia che tocca due dei borghi più belli della Toscana: Pienza e San Quirico d'Orcia, A fargli da contorno ci sono vasti panorami, verdi colline, campi coltivati, cipressi, fioriture e antichi casolari.
Due le località celebri in tutto il mondo, che troviamo lungo il cammino: la "Casa del Gladiatore" e i "Campi Elisi", i campi di grano accarezzati da Massimo Decimo Meridio.
Infine la piccola Cappella della Madonna di Vitaleta, incorniciata tra due filari di cipressi sperduta tra i campi della Val d'Orcia, anche lei tra i siti religiosi più fotografati al mondo.

L'anello viene percorso in senso antiorario. Indicazioni Cappella di Vitaleta che raggiungiamo dopo aver percorso km 3,6 . Da qui iniziamo a scendere per poi risalire e dopo circa due chilometri arriviamo al "Viale dei Cipressi della casa del Gladiatore" km.5,5. Altri  1500 m e arriviamo a San Quirico d'Orcia km 7. Dopo una sosta panino e un buon bicchiere di vino ripartiamo per scendere e risalire più volte, i panorami sono da mozzafiato. Questo tratto non è per niente segnato, bisogna seguire l'intuito o per chi è in possesso di un gps, seguire la traccia. Dopo aver percorso km 7,5 arriviamo in forte salita ai "Campi Elisi" km 14,5 e dopo altri 400 m, sempre in salita, al punto di partenza km 14,9.

CARTA:
ORE CAMMINO: 5,30           KM: 14,9
DIFFICOLTA: E
DISLIVELLO: m 401       ALTITUDINE MASSIMA: m 435       ALTITUDINE MINIMA: m 293






mercoledì 3 maggio 2023

2023 - 30 aprile - 01 maggio sulla Francigena e il Volto Santo

 


 APRI LE FOTO


SULLA VIA FRANCIGENA E SUL VOLTO SANTO
CAI SEZIONE di SCANDICCI
30 aprile 01 maggio 2023

30 aprile
Con il pullman arriviamo al Passo della Cisa m1039 e iniziamo a camminare passando il folcloristico arco in legno d'ingresso per la toscana. Con un comodo sentiero immerso in una faggeta che segue il profilo del monte le Coste e del monte Zucchella, sino a incrociare la strada statale presso il Passo del Righetto m 973. Da qui prima con carrareccia e poi sentiero proseguiamo in discesa incontrando in successione gli abitati di Cavezzana D'Antena m 578, Ronco Bianco m 507 e Groppoli m 490. Attraversiamo il torrente Civasola m300 e poi il fiume Magra su un ponte medioevale ad unica campata. Comincia qui uno dei tratti più affascinanti del nostro itinerario: passato l'abitato di Casilina e scesi al fosso di Serralunga m 539, risaliamo fino al Passo della Crocetta m 699, seguendo un'antica mulattiera fino ad Arzeglio m 482 e da qui sempre in discesa tra gli ulivi raggiungiamo Pontremoli m 245 attraversando il centro storico. La cena e il pernottamento alla foresteria del Convento dei Cappuccini.

CARTA: 4LAND foglio ovest 203W 1:25000
ORE CAMMINO: 9         KM:21,2
DIFFICOLTA: E impegnativa
DISLIVELLO POSITIVO: m 578      DISLIVELLO NEGATIVO: m 1363   
ALTITUDINE MASSIMA: m1095      ALTITUDINE MINIMA: m 235




01 aprile
Ci alziamo e già pioviggina, l'obbiettivo e Fivizzano partendo da Pontebosio m 149 percorrendo la seconda tappa del Volto Santo. La prima tappa da Pontremoli a Pontebosio è stata fatta con il pullman facendo sosta alla caratteristica medioevale Pieve di Sorano.
A Pontebosio iniziamo a camminare incontrando subito uno dei tanti castelli dei Malaspina.
Proseguiamo su strada medioevale e sentiero nel bosco fino a trovare Olivola m 240 e di seguito Saldina m 135. Sempre in discesa passeremo il torrente Arcinasso e raggiungiamo  Pian di Collecchia di Sopra. Qui passiamo sotto un arco tra le case e continuiamo con sentiero fino a trovare il Santuario Madonna dei Colli di Soliera.
Qui finisce il nostro cammino dovuto a Pioggia insistente. Doveva venire il pullman a riprenderci ma la stretta strada nel borgo di Soliera non gli ha permesso  di arrivare.
Con pazienza e ombrello abbiamo continuato per strada, per circa 2 km, fino a raggiungere Soliera e il pullman. Per rincuorarci, prima di rientrare a Firenze, siamo comunque arrivati a Fivizzano per un piccolo ristoro al bar.

CARTA: 4LAND foglio est 203E 1:25000
ORE CAMMINO: 4        KM:11
DIFFICOLTA: E
DISLIVELLO POSITIVO: m 307     DISLIVELLO NEGATIVO: m 336  
ALTITUDINE MASSIMA: m 264      ALTITUDINE MINIMA: m 98



giovedì 6 aprile 2023

2023 Malmantile anello verso la val di Pesa CAI 744



MALMANTILE ANELLO 
VERSO VAL DI PESA CAI 744
05 aprile 2023

PERCORSO
Malmantile piazza Piave  - via delle Macine - via di Gello - Guadi - via Gavignano - via Piandaccoli  tabernacolo - via Vecchia Pisana. 

DESCRIZIONE di come arrivare al punto di partenza da Firenze
Si prende la SGC FI PI LI si esce a Lasta a Signa si prosegue fino all'incrocio con il bivio a destra per la Stazione FS e arrivati alle Quattro Strade si gira a destra in direzione di Malmantile dove è possibile parcheggiare l'auto in Piazza Piave.

Il piccolo borgo di Malmantile possiede uno degli esempi meglio conservati di cinta urbana medievale in Toscana.

Fu essenzialmente un centro militare posto lungo la Via “Vecchia Pisana”, l’antica e importante strada che congiungeva Firenze a Pisa. Successivamente diventò centro abitato. Una leggenda racconta l’episodio da cui prende il nome il paese. Nel IV° secolo, il vescovo di Milano Sant’Ambrogio, in viaggio verso il centro Italia, incontrò il vescovo di Firenze San Zanobi, presso una villa della zona.  I due vi restarono alcuni giorni, ma alla partenza Sant’Ambrogio non  soddisfatto dell’accoglienza ricevuta, inveì contro il proprietario della villa con le parole “Mala mantilia!”, cioè ‘cattiva tovaglia’ , per estensione luogo dove manca una buona accoglienza. La cerchia muraria, che pare sia stata supervisionata da Filippo Brunelleschi, risale al 1400 ed è uno dei primi esempi di cinta munita di apparato difensivo sporgente. In seguito fu la tipologia più usata in Toscana. Le mura hanno la lunghezza di 125 per 70 metri e formano un rettangolo orientato con i lati più lunghi a nord-ovest e sud-est, al centro dei lati corti si aprono le due porte unite dall’unico asse viario, da nord-est a sud-ovest. Le due caratteristiche porte, ancora visibili, sono entrambe con arco a tutto sesto, tipiche del periodo.

Il percorso inizia dalla piazza Piave, nel centro di Malmantile (175 m) con fermata mezzi pubblici. Entrati sulla via vecchia Pisana voltando a destra in discesa, si attraversa il centro abitato  e si prosegue tra le abitazioni fino a via delle Macine, dove si volta a sinistra. Si continua fino a trovare a sinistra, una strada con un evidente torretta telefonica con il supporto rosso. Voltiamo a sinistra costeggiando un impianto industriale sulla destra. La strada diventa bianca e in discesa si raggiunge il fondo della piccola vallata che si attraversa risalendola dalla parte opposta fino a immettersi su un’altra strada bianca, via di Gello. Voltiamo a destra. La strada percorre un ampio crinale, dove si aprono grandi panorami. Si segue la strada bianca fino a raggiungere un gruppo di abitazioni. dove troviamo un bivio ma noi restiamo sulla sinistra rimanendo sul crinale. La strada bianca termina nei pressi di un parcheggio nei pressi di alcune abitazioni. Il percorso continua diventando strada poderale e poi sentiero vero e proprio. Si lasciano le coltivazioni con le olivete e i campi seminativi ed entriamo nel bosco a macchia mediterranea con querce, ginestre e lecci. Il fondo del sentiero è a ciottoli, testimoni di un lontano periodo geologico quando questa zona era il letto di un antico fiume, l’attuale Pesa. Si segue il sentiero che compie una svolta a sinistra e poi a destra. Attenzione a evitare le diverse tracce presenti seguendo con attenzione la segnaletica bianco rossa.  Il sentiero arriva finalmente in fondo alla piccola valle e, dove il sentiero volta a sinistra sulla destra fra la vegetazione incolta, si può ancora intravedere i resti di un vecchio mulino per la macinazione dei cereali. Un segno inoltre della presenza significativa di acqua.  Nei pressi si trova il Borro di Gello che confluisce nel Borro del Lago. Il fondovalle è particolarmente ombroso e fresco d’estate, immerso com’è tra i lecci e la vegetazione spontanea. Si segue sempre il sentiero nel fondovalle lasciando alcune tracce sulla sinistra. Attraversiamo alcuni piccoli guadi e continuiamo immersi nel bosco. Il sentiero si trasforma in strada bianca poiché serve un’abitazione che lasciamo in alto a destra. Lungo la strada troviamo i paletti gialli del metanodotto. Dopo circa 300 metri dal bivio per l’abitazione, c’è una traccia con segnavia che sale a destra. Continuando si raggiungerebbe la Strada SP 12 che collega Montelupo a Ginestra. Prendiamo il sentiero che sale per poco restando a mezza costa sopra la valle della Pesa. I rumori della strada sottostante e della non lontana Superstrada FiPiLi, lentamente si attenuano. Sopra di noi le linee dell’alta tensione. Seguiamo ancora il sentiero e in corrispondenza di un impluvio, troviamo sulla destra un sentiero dove voltiamo.  Con una moderata salita si attraversa un’oliveta e si raggiunge poi una zona di macchia bassa. Passando nuovamente sotto la linea elettrica dell’alta tensione, seguiamo il sentiero con i segnavia bianco rossi, fino a raggiungere la sommità della collina dove termina la vegetazione bassa. Teniamo la sinistra e per traccia che costeggia sulla destra una vigna in coltivata, si raggiunge un piccolo gruppo di case con un agriturismo. Passiamo intorno seguendo la strada bianca, via Gavignano, che si innesta su via di Piandaccoli in corrispondenza di un piccolo tabernacolo. Seguiamo la strada che dopo qualche centinaio di metri termina sulla via Vecchia Pisana. Un caratteristico tabernacolo azzurro segna il bivio. Voltiamo a destra e facendo attenzione al traffico veicolare, percorriamo la strada per circa un chilometro e mezzo raggiungendo la piazza Piave da dove siamo partiti.



CARTA:
ORE CAMMINO:  3      KM: 8,8
DIFFICOLTA : T/E
DISLIVELLO: m138      ALTITUDINE MASSIMA: m 211     ALTITUDINE MINIMA: m 52

giovedì 23 marzo 2023

2023 BARBERINO VAL d'ELSA Le Briglie sull'Agliena n.457 CAI FI



BARBERINO VAL d'ELSA LE BRIGLIE SULL'AGLIENA
n.457 CAI FI
22 marzo 2023

DESCRIZIONE di come arrivare al punto di partenza da Firenze:

Si prende il raccordo autostradale Firenze Siena, si esce a Tavarnelle e seguiamo le indicazioni stradali per Tavarnelle - Barberino Val d'Elsa. Prima del paese a una rotonda prendiamo a sinistra per il cimitero, dove lasciamo l'auto. 


Un singolare percorso storico-naturalistico lungo i torrenti Agliena Grande e Agliena Piccolo con le numerose briglie descritte da Leonardo da Vinci già nel 1500. I torrenti si trovano nell’impluvio tra Semifonte e Barberino e sfociano nell’Elsa. Le numerose briglie (27) oggetto di recente restauro, sono una particolarità da scoprire sia per gli aspetti idraulici che paesaggistici. La morfologia originaria di questo paesaggio, anche se modificata dagli interventi agropastorali dell’uomo e dal tempo, è ancora modellata in modo armonioso dai torrenti che l’hanno creata.  In questo territorio, particolare è la storia di Semifonte. La ex città castello posta sul culmine della collina dirimpetto a Barberino che essendo ostacolo ai commerci dei fiorentini lungo la via Francigena dopo alterni tentativi diplomatici, fu assediata e distrutta nel 1202 da un’alleanza tra fiorentini e senesi. Oggi non resta più niente, solo la cupola di San Michele Arcangelo e il caratteristico Borgo fortificato di Petrognano. I paesi di Tavarnelle e Barberino, oggi uniti in un unico Comune, sono centri abitati dove vivono ancora storie d’altri tempi.

L’itinerario, può essere percorso in ambo i sensi.
Quello di seguito descritto, inizia in corrispondenza del cimitero sulla SR Cassia circa a metà strada tra Barberino e Tavarnelle nel verso di Spoiano.

Dal parcheggio del cimitero seguiamo il percorso pedonale che costeggia la strada verso Tavarnelle fino al bivio Strada Spoiano dove è presente l’attraversamento pedonale della strada. Prendiamo in leggera discesa strada Spoiano che poco dopo diventa a fondo naturale. Passiamo lungo la strada esterna alla fattoria di Spoiano e continuiamo in discesa fino a un evidente bivio dove si svolta decisamente a sinistra. Scendiamo verso il fondo dell’impluvio prendendo come riferimento dei cipressi isolati. Svoltiamo a destra lungo il torrente Borraccio e subito troviamo le caratteristiche briglie con alcune bacheche illustrative. In alto sulla destra si vedono i particolari calanchi di erosione sui quali si possono notare i vari strati del terreno, dalle argille alle terre alluvionali. Il percorso scende dolcemente con il torrente Borraccia a sinistra e le numerose briglie con le sottostanti vasche. Raggiungiamo la confluenza con l’Agliena Grande, da qui è possibile risalirla per circa 700 metri per trovare altre briglie, alcune nascoste dalla vegetazione, ma sempre visibili. Nei pressi della confluenza di cui prima, si deve attraversare il torrente. È presente un piccolo ponte che non è da utilizzare, e si prende a destra per raggiunge invece un altro piccolo guado pochi metri più avanti, facilmente superabile. Si segue il corso del Torrente Agliena Piccolo per circa un chilometro e si raggiunge un altro guado in corrispondenza della confluenza dell’Agliena Piccolo con quello Grande. Attraversiamo ancora il torrente e lo risaliamo tenendolo sulla destra sotto un folto bosco fino a trovare dopo circa 700 metri una strada bianca, via le Masse che sale rapidamente. La seguiamo fino ad arrivare all’ingresso di Barberino che attraversiamo per via Semifonte raggiungendo la via Cassia. Svoltiamo a sinistra per entrare nel borgo vecchio, lo attraversiamo e poi seguendo la pista ciclabile parallela alla strada si raggiunge il punto dal quale siamo partiti.

In senso inverso il percorso inizia dal centro di Barberino Val d’Elsa per proseguire poi su via Semifonte, le Masse, fino a raggiungere il bivio che porta all’azienda “La Spinosa” in località Scheto, che lasciamo a destra, per proseguire a sinistra in discesa verso il torrente (in prossimità di questo bivio si trova anche un pannello del consorzio di Bonifica con la mappa dell’itinerario). Questo ci permette di evitare al ritorno di fare la parte più impegnativa, quella con maggiore salita e anche di osservare il bellissimo paesaggio

  


CARTA: CAI n.4 
ORE CAMMINO:          KM: 8,2
DIFFICOLTA: E
DISLIVELLO: m.226       ALTITUDINE MASSIMA: m.374      ALTITUDINE MINIMA: m.167




PERCORSO IN 3D