Sutri

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Sutri affreschi chiesa rupestre

domenica 19 agosto 2012

M. La Nuda...dal P.so di Pradarena




LA NUDA DAL PASSO DI PRADARENA


Lasciamo l'auto al passo di Pradarena e dopo aver preso un caffè al rifugio iniziamo la nostra camminata. Prendiamo il segnavia n00 in direzione SO e dopo un breve tratto in piana, iniziamo a scendere su strada bianca fino al Passo di Cavorsella.
Da qui iniziamo a salire sulla sinistra per un sentiero ripido, breve ma faticoso ci porta poco sotto il M. Ischia e di seguito al M. Scalocchi. In questo punto ci sono delle roccette da superare in discesa con attenzione. Proseguiamo verso il Passo Belfiore  lungo uno stretto sentiero  che richiede attenzione, fino a raggiungere le pendici della Cima Belfiore . Poco dopo arriviamo nella zona rocciosa sotto La Nuda e una marmotta si fa fotografare come una diva. Da qui proseguiamo a sinistra in salita fino alla cima del M. La Nuda. 
Dopo un morso a un panino...anche due...ritorniamo indietro seguendo il tracciato di salita fino al Passo di Pradarena.
La camminata è molto bella, il panorama spazia a 360° dal mare ai monti che ci circondano: Cusna, Prado, Marmagna, Orsaro e, in lontananza, la Pietra di Bismantova.

CARTA:
ORE CAMMINO: 6       KM: 11,9
DISLIVELLO: m 495        ALTIMETRIA MASSIMA: m 1886       ALTIMETRIA MINIMA: m 1511


giovedì 2 agosto 2012

Prado e Cusna due giorni sul crinale appenninico tosco-emiliano


PRADO E CUSNA CINALE APPENNINICO TOSCOEMILIANO
2 agosto 2012

DESCRIZIONE di come si arriva al punto di partenza da Firenze
Il punto di partenza è il Rifugio Albergo "Casone di Profecchia", raggiungibile in macchina da Firenze tramite la A11, dalla quale si esce a Capannori per poi seguire le indicazioni per Castelnuovo Garfagnana. Da qui si prende  la strada che porta al Passo delle Radici fino ad arrivare al Casone di Profecchia.

PRIMO GIORNO
Dal Casone prendiamo il sentiero n.54 che parte accanto all'albergo e sale nella faggeta, fino alla strada forestale che porta al Passo delle Forbici, che prendiamo a destra.
Fatti 100 metri la lasciamo per seguire il sentiero n.54 che continua in salita a sinistra  nel bosco di faggio. Più avanti il sentiero interseca ancora una volta la strada forestale, e dopo un altro tratto in salita, esce dalla faggeta su strada bianca. Giriamo a sinistra  e arriviamo al Rifugio Cella, attualmente affittato ai pastori. Dal rifugio saliamo per prati con traccia di sentiero che porta ad azimut  fino agli omini di pietra che si vedono in alto. 
Dagli omini continuiamo sulla destra fino ad arrivare al Passo Bocca di Massa.  
La vista sulle Alpi Apuane è stupenda e prosegue lungo tutta la traversata.
Iniziamo a salire per il sentiero di crinale alla nostra sinistra che, dopo aver toccato la cima del Monte Cella, il Passo degli Scaloni e il Monte Vecchio, ci porta al M. Prado, la cima più alta della Toscana, con i suoi 2054 metri.
Difronte a noi ammiriamo il panorama sul M. Cusna, la meta di domani. 
Dalla cima del Prado iniziamo a scendere lungo il sentiero n.631 in direzione rifugio Bargetana, fino a un ripiano dove pieghiamo a destra   per raggiungere, attraverso la discesa nella  pietraia, il Lago di Bargetana che vediamo sotto di noi.
Dal lago seguiamo il sentiero verso il rifugio Battisti fino ad incontrare la strada sterrata, dove giriamo a destra per raggiungere il Passo di Lama Lite. Qui giriamo a sinistra e dopo 10' siamo al Rifugio Battisti, dove pernottiamo.

CARTA: Multigraphic  PARCO DEL GIGANTE APPENNINO TOSCOEMILIANO 
ORE CAMMINO: 6       KM: 9,7
DIFFICOLTA: E
DISLIVELLO: m 790       ALTIMETRIA MASSIMA: m 2048        ALTIMETRIA MINIMA: m 1269

TRACCIA GPS




SECONDO GIORNO

Dal Rifugio Battisti torniamo per poche centinaia di metri verso il bivio per il passo di Lama Lite dove troviamo il sentiero n.615 che ci porta verso il Passone.  
Prima del Passone, giriamo a sinistra e seguiamo il sentiero n.607 che sale attraverso i prati verso il crinale  che porta al Monte Cusna. Lungo il percorso tocchiamo il M. La Piella e superiamo il  Rifugio Emilia 2000 punto di arrivo di un vecchio impianto di risalita, attualmente in stato di abbandono.
Passiamo il Sasso del Morto e poco dopo raggiungiamo il pianoro sottostante la cima del Monte Cusna. Il sentiero qui si biforca: a diritto sale per le roccette ed è per escursionisti esperti; a destra scende leggermente  fino ad un bivio dove, girando a sinistra,  inizia la salita su prati erbosi fino alla croce del M. Cusna m  2121.
Da qui, se non si ha la sfortuna come noi di trovarci un gregge di pecore con 5 cani maremmani che impediscono di avvicinarsi,  si può ammirare un panorama a 360°, che comprende il Cimone, il Libro Aperto, Le Tre Potenze, Il Gomito, Monte Giovi, Passo delle Radici, Monte Prado, la catena delle Alpi Apuane,  il Parco dell'Orecchiella , La Nuda,  la Pietra di Bismantova e tutto il territorio  emiliano. 
Al ritorno, si percorre a ritroso gli stessi sentieri fino al Rifugio Battisti. 
Dal Rifugio Battisti, torniamo al passo di Lama Lite e giriamo a sinistra in discesa per poche decine di metri, dopodiché prendiamo a destra il sentiero Spallanzani n. 633, che corre a mezza costa sotto lo Sperone del Monte Prado, con alcuni saliscendi,  alternando tratti su prato e tratti in boschi di faggio, fino a ritrovare il Passo di Bocca di Massa.
Da qui  seguiamo all'inverso il tracciato di ieri: scendiamo verso il rifugio Cella,  giriamo a sinistra per la strada bianca fino a ritrovare sulla destra il sentiero n.54 che scende per la faggeta fino al Rifugio Albergo Casone di Profecchia, dove termina la nostra escursione.

CARTA: Multigraphic  PARCO DEL GIGANTE APPENNINO TOSCOEMILIANO
ORE CAMMINO: 8        KM: 18,6
DIFFICOLTA: E
DISLIVELLO: m 973       ALTITUDINE MASSIMA: m 2106        ALTITUDINE MINIMA: m 1311

sabato 21 luglio 2012

Valles Malga Fane Lago Selvaggio sui monti del Sùdtirol


    
Rauhtaljoh m 2809...vista sul  Wilder see [lago Selvaggio]

APRI E VEDI LE FOTO

MALGA FANE RIFUGIO BRESSANONE RAUHTALJOK LAGO SELVAGGIO LABERSEBEN ALTI   
21 luglio 2012

In questi giorni siamo stati ospiti di Oscar e Elfride, due grandi amici pellegrini incontrati sul cammino di Santiago nel lontano 2006.
La loro casa si trova a Bressanone (Brixen), sono circondati da montagne che in alcuni casi superano i 3000 m. 
La popolazione della zona è testimone di una cultura antica conservata con cura per le generazioni a futura memoria.
Il primo giorno con Samantha, la loro figlia, siamo stati a camminare in uno dei luoghi magici e ancora selvaggi ai confini con l'Austria [VALLES].
Qui di seguito le informazioni dell'anello:


CARTA:
ORE CAMMINO: 5       KM: 15,3
DIFFICOLTA: E
DISLIVELLO: m 1125       ALTITUDINE MASSIMA:  m 2801       ALTITUDINE MINIMA: m1709







Il secondo giorno a Brunico abbiamo visitato il museo provinciale Teodone, degli usi e costumi.
Dalla piccola guida in Italiano: Il museo degli usi e costumi della provincia di Bolzano venne fondato nel 1976 e ha la sua sede a Teodone presso Brunico. E' un museo etnografico, parzialmente all'aria aperta.
Il centro del museo è il maso padronale "Mair am Hof" una delle quattro masserie Maierhofe di Teodone. La residenza signorile da testimonianza del modo di vivere dei signori. Accanto ad esso doveva sorgere il maso tipico dei contadini tirolesi che gestiva il suo podere con intendimenti di autosufficienza; la casetta del piccolo colono, ossia dello strato sociale più basso, ed infine le opere più importanti della tecnica popolare come mulini, fucina ecc.
Un giro contemplativo attraverso questo museo può ricondurre i nostri pensieri alle radici dalle quali moltissimi di noi traggono origine, cioè dal ceto contadino.




 

domenica 15 luglio 2012

Sorella strada fratello cammino 2012



Sorella Strada, Fratello Cammino
10 luglio 2012

Un collegamento importante da Firenze per La Verna, sulle orme di San Francesco.
Vi propongo l'articolo che abbiamo mandato per conoscenza al settimanale Toscana Oggi e che gentilmente ha pubblicato.


Abbiamo messo fra le creature che erano per San Francesco motivo di lode al Signore anche la strada e il cammino. Il nostro cammino per raggiungere il luogo santo della Verna è partito il 30 giugno 2012, alle ore sette dalla Basilica di Santa Croce a Firenze. Il percorso di cento chilometri, coperto in cinque giorni è stato studiato, provato e già descritto nelle varie tappe da Luciano Mazzucco nella pubblicazione «Cronache di Cammini» non solo per un interesse personale, ma anche per offrire a chi si trovi o arrivi a Firenze l’opportunità di realizzare un pellegrinaggio al santuario del Patrono d’Italia.
È stato inaugurato con un gruppo di quindici persone che, per quanto non nuove ad esperienze di pellegrinaggio anche lunghe e impegnative, hanno riportato il segno di una esperienza che rimane un fondamento.
Partire dalle bellezze di una città come Firenze per andare ad abbracciare il Casentino nei suoi boschi, perdersi nei suoi panorami e arrivare ad accogliere il grande messaggio che può comunicare il Santuario della Verna è stato quell’impegno che si trasforma nel privilegio di averlo vissuto.
Speriamo che le nostre impronte vengano coperte da molte altre, soprattutto per quei tratti che sono stati appena riattivati e segnalati dal Cai di Arezzo su richiesta di Vera Biagioni che ne conosceva l’esistenza.
Un primo apprezzamento di Sorella Strada - Fratello Cammino è stato da parte di due amiche, Loredana Fancinelli e Martina Ripper, che arrivate a Firenze già da pellegrine hanno battezzato il percorso e giunte alla Verna hanno proseguito per Assisi seguendo il percorso di pellegrinaggio già noto, «Di qui passò Francesco».
La Strada Sorella è aperta, i primi pellegrini augurano a coloro che seguiranno «Buon Cammino, Fratello».
I pellegrini desiderano anche ricordare e ringraziare coloro che durante il loro cammino hanno saputo dare loro sostegno e accoglienza. 
Luciano Mazzucco, Lucia Gallori, Vera Biagioni, Carlo Barducci, Giovanna Palagi, Guido Mori, Graziano Gigli, Lucia Mazzucco,, Paola Cordopatri, Angela Consolandi, Marco Mecacci, Oria Baroncini, Paolo Marini, Gianna Di Biase, Mario Conti, Gianna Papi, Giovanna Tilli.
L'itinerario presentato in questa pagina, appena verificato sul campo, è – come spiegano i protagonisti – il risultato di un ricerca di percorsi che da tempo volevamo attuare, volendo iniziare da Firenze il cammino di Francesco (che da La Verna arriva fino a Rieti ed oltre). Cercavamo strade sicure, sterrate, sentieri e le abbiamo trovate, spesso anche ripulite. Se finora passavano poche persone su quei sentieri, ora confidiamo in una maggior affuenza».
Già si vedono i risultati, perchè una coppia di Firenze, appena sposata, l’ha scelto come viaggio di nozze. «Le Vie di pellegrinaggio – aggiungono i protagonisti dell’iniziativa – le fanno i pellegrini con i loro sandali e quindi ora la Via è aperta ufficialmente. il percorso è già descritto e presto uscirà con una piccola guida.


martedì 19 giugno 2012

Via Francigena ...parte 2 da Pavia a Roma

Finalmente siamo riusciti a finire di scrivere il DIARIO apri e leggi.




Chi ha un GPS può vedere e, iscivendosi a Wikiloc scaricare gratuitamente le tracce. APRI E VEDI LE MIE TRACCE.
Le tracce sono state fatte con un Garmin 60CSx




VIDEO FOTOGRAFICO

Buon cammino.