SIECI SENTIERO SAINT GENIS LAVAL PIEVI E TABERNACOLI
maggio 2020
Questo percorso è stato fatto nel 2007 e 2008
PERCORSO
Sieci - Convento di
Gricigliano - Monteloro - Molin del Piano - Poggio Carpineti - Sieci
DESCRIZIONE di come si arriva al punto di partenza da Firenze
Si prende la SS67 in direzione Pontassieve e seguendola si arriva alle Sieci, dove lasciamo l'auto. Parcheggio stazione FS.
DESCRIZIONE DEL 2007
L'itinerario inizia dalle Sieci, in piazza Albizi, il
sentiero da seguire è il n.4 che inizia a salire
quasi subito: al primo tabernacolo che incontriamo, continuiamo fino a Gricigliano bel
convento Benedettino sorto come villa per volere della famiglia Martelli alla
fine del cinquecento. Sempre in salita arriviamo a Monteloro,
continuiamo seguendo sempre il sentiero n.4. Da qui
inizia la parte in discesa fra balze e macchie boscose fino a trovare Molin
del Piano. Dopo averlo percorso fino alla seconda piazza (alla nostra
sinistra edificio scolastico), sulla nostra sinistra in salita prendiamo il
sentiero Geo A costeggiando campi coltivati per
poi entrare nel bosco dove il sentiero risale ripidamente fino alla
cava di pietra dismessa di Poggio Carpinete. Da qui in
discesa, arriviamo alle Sieci dalla parte del cimitero e della stazione
ferroviaria, passati i quali, arriviamo in piazza Albizi da dove abbiamo
iniziato il nostro giro.
DESCRIZIONE: tratta ed rielaborata da me, dalla mappa 1:10000 del CAI Pontassieve, Comune di Pontassieve e gruppo GEO.
L'itinerario inizia dalla stazione FS delle Sieci, segnavia n.4, dove vi è un ampio parcheggio per le auto, oppure da Piazza Albizi, dalla quale si giunge subito all'antica chiesa di San Giovanni Battista a Remole.
Sull'antico selciato antistante, in ciottoli levigati, si apre uno strettissimo vicoletto che ci porta direttamente sul fiume. Qui siamo all'ombra di un maestoso albero e di un'antica torre in pietra chiara, dagli abitanti chiamata Torre del Mea. Percorriamo un tratto pedonale di lungarno, ci immettiamo su un marciapiede lungo lo via Aretina, passiamo il ponte sulla confluenza del Sieci in Arno, svoltiamo a destra, e imbocchiamo una stradina dal nome suggestivo "Via della Fonte”.
Oltrepassato un sotto passo ferroviario, la stradina si allarga. La strada prosegue asfaltata in leggera salita, sul versante destro del torrente. Dove finiscono le ultime villette inizia lo sterrato, aumentando lo pendenza. Prima di entrare nel bosco si oltrepassa un primo tabernacolo. Entrati nel bosco, appena scavalcato il torrente che fuoriesce dall'orrido di Gricigliano, lasciamo la stradetta, che prosegue per Montefoco - Molin del Piano, sentiero 4a , per imboccare il sentiero n.4 ben segnato alla nostra sinistra, in salita. Il sentiero sbucaSull'antico selciato antistante, in ciottoli levigati, si apre uno strettissimo vicoletto che ci porta direttamente sul fiume. Qui siamo all'ombra di un maestoso albero e di un'antica torre in pietra chiara, dagli abitanti chiamata Torre del Mea. Percorriamo un tratto pedonale di lungarno, ci immettiamo su un marciapiede lungo lo via Aretina, passiamo il ponte sulla confluenza del Sieci in Arno, svoltiamo a destra, e imbocchiamo una stradina dal nome suggestivo "Via della Fonte”.
all'improvviso lungo il bordo inferiore di una vigna nascosta e cinta su tutti i lati dal bosco, poi rientra nel bosco. Scavalcato un ruscelletto, il sentiero percorre ora il limite inferiore del grande prato che si stende, in declivio, fuori dell'edificio di Gricigliano: a sinistra l'orrido, a destra il muro della balza di contenimento del grande prato (che dunque risulta non visibile perché più in alto rispetto al sentiero). Dopo circa tre quarti d'ora di cammino ci troviamo presso la grande, bella struttura del Convento di Gricigliano. Fuori del Convento, ma nel senso opposto al nostro, sull'altro lato della conca coltivata, si trova un secondo tabernacolo. Il sentiero riprende a salire e dopo aver costeggiato il confine di
proprietà di un paio di villette, esso punta più dritto. Ci troviamo adesso a
camminare lungo un percorso esclusivamente paesaggistico, all'interno di un
bosco misto. Proseguendo arriviamo a ricongiungersi sul crinale nei pressi dell'antica chiesa romanica di S. Giovanni Battista a
Monteloro: raggiungibile in breve deviando a destra lungo la strada asfaltata
in salita, presso la quale sorgeva un castello dei vescovi di Fiesole, già
diruto nel 1427. Fatti pochi passi siamo nell'abitato di Monteloro dove troviamo il terzo ed ultimo tabernacolo. Prendiamo a destra in discesa continuando con il segnavia n.4 che fra balze e
macchie boscose punta verso la valle di Molino del Piano sfiorando
le vigne dell'antica Fattoria Tornaquinci, fino a spianarsi in una stradetta
che costeggia un casolare ora abbandonato. La stradicciola sbuca infine sulla
tangenziale di Molino del Piano, nei pressi del punto di innesto superiore con
la vecchia asfaltata. Volendo è possibile abbreviare il percorso di
ritorno a Sieci seguendo il sentiero 4a sulla destra poco a monte della
strada asfaltata.
L'itinerario principale prevede invece di
attraversare l'abitato di Molino del Piano.
Attraversate le due piazze principali del paese, una in lieve pendenza
con un monumento ai caduti, l'altra riconoscibile per un edificio scolastico
alla nostra sinistra, passeremo su un ponte. Qui lasceremo la via principale
seguendo l'itinerario del Geo A, a sinistra. All'inizio la strada, subito erta
e con curve, punta all'antica Fattoria di Valiano. Qui giunti, imbocchiamo il sentiero
che, spianando e passando fra campi coltivati, punta al bosco. All'improvviso
ci ritroviamo in un ambiente esclusivamente forestale, il sentiero ricomincia a
salire con pendenza crescente, fino a girare intorno al rudere di una casetta e dei serbatoi per l'acqua.
In questo punto usciamo dal bosco, e quasi scalando un costone arriviamo nei pressi della
vecchia cava di pietra di Poggio Carpinete, dismessa da tempo. Il sentiero rientra in un bosco misto di querce,
ricominciando a scendere, per uscirne ali 'improvviso, trovandoci così a
costeggiare la prima casa delle Sieci. Il
sentiero ora torna ad essere una sterrata carrozzabile che discende abbastanza
rapidamente, sfiora una seconda casa isolata, poi incrocia l'abitato di quella
zona delle Sieci che i locali conoscono come "il Giani". Seguiamo la
segnaletica e risaliamo brevemente verso un 'altra bella casa in posizione
panoramica sulla valle dell'Arno, rilasciamo la strada (che nel frattempo é
diventata asfaltata), seguiamo il sentiero che adesso passa per i campi, e
finiamo la discesa costeggiando il cimitero delle Sieci. Passando sotto la ferrovia e ci ritroviamo in breve
alla Stazione FS delle Sieci e in Piazza degli Albizi, concludendo così
l'anello.
ORE CAMMINO: 5 KM: 12,3
DIFFICOLTA: E
DISLIVELLO: m 555 ALTIMETRIA MASSIMA: m 431 ALTIMETRIA MINIMA: m 78
VIDEO IN 3D DEL PERCORSO
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