Il percorso ha come riferimento l’Eremo di Lecceto. nei pressi di Malmantile dedicato ai Santi Jacopo e Filippo. La grande struttura religiosa risale al Quattrocento e racchiude un patrimonio di essenziali bellezze. Dal chiosco alla chiesa o alle sale dedicate a incontri e convegni, il grande Eremo mostra la natura sobria della religiosità.
La storia racconta che un frate
domenicano del convento di San Marco di Firenze, Domenico Guerrucci, decise di
ritirarsi a vita contemplativa in una boscaglia di lecci, che si estendeva sui
poggi tra Malmantile e Lastra. Il 12 settembre 1473 lasciò Firenze,
accompagnato da un confratello. E ottenuta dal comune di Gangalandi (antica
comunità di Lastra) la donazione di quattro staia di terreno, con la
collaborazione di due muratori locali, iniziò la costruzione di un modesto
oratorio e di un piccolo romitorio, costituito da camera e studio. Due anni
dopo il Guerrucci fondò l’attuale chiesa, che ebbe il titolo di S. Maria a
Lecceto. La rendita di una vigna, donata al frate dal mercante fiorentino Piero
Del Pugliese consentì l’avvio della costruzione della chiesa. Verso la fine del
1477, per motivi sconosciuti, il Del Pugliese abbandonò la commissione e gli
subentrò Filippo Strozzi che portò a termine la costruzione della chiesa e di
buona parte del conventino annesso. La costruzione come la vediamo ora è frutto
di una grande ristrutturazione avvenuta alla fine del secolo scorso.
L’itinerario inizia a
Malmantile (175 m) poco lontano della torre medioevale nord della cinta
muraria. Sulla strada via Vecchia Pisana, adiacente l’ingresso di Villa Medici,
prendiamo una stradella che scende a sinistra costeggiando delle abitazioni e
poi diventando sentiero va verso il borro sottostante. Siamo su una vecchia
strada vicinale chiamata via della Fonte Ciambella. Attraversiamo il borro e
seguiamo la segnalazioni del sentiero che volta verso sinistra in salita.
Attenzione a non seguire il primo sentiero a sinistra parallelo al borro. Dopo
un primo tratto tra ginestre e alta vegetazione arbustiva, ci immettiamo, in
corrispondenza di un palo dell’ENEL in cemento in una stradella poderale che
confluisce in via San Salvatore. Qui termina la via della Fonte Ciambella.
Voltiamo a destra e dopo circa 200 metri raggiungiamo l’ingresso dell’Eremo di
Lecceto. È consigliata la visita dell’Eremo per la bellezza della grande e
antica costruzione e del parco da dove si può vedere anche la Villa Caruso
posta un colle di fronte. Visita su appuntamento 055 878053.Prima di entrare
nel giardino dell’Eremo, voltiamo a sinistra per un vialetto che costeggia il
bosco e scende curvando verso destra, lo percorriamo fino al suo termine. In
corrispondenza di un segnavia del percorso sulla sinistra, prendiamo il
sentiero che scende successivamente nel bosco. Lo si segue lungamente nel verde
fino a raggiungere una bella fontana. Qui arriva anche una strada poderale
dalle case sovrastanti. Si continua ancora in discesa. Ora la strada campestre
confina con dei campi coltivati sulla sinistra e il bosco sulla destra. Si
raggiunge un alto traliccio delle linea elettrica con presenza di segni bianco
rossi da non seguire (vecchio sentiero in disuso). lasciamo il traliccio sulla
nostra destra e continuiamo seguendo i segni del sentiero fino l’inizio del
bosco dove si volta a destra per scendere nella piccola valle del Borro della
Romanina. Si continua lungo il sentiero fino a raggiungere il letto del
torrente immerso nel folto bosco. Il Borro della Romanina ora confluisce nel
Rio di Biancana. Si segue il sentiero lungo il torrente per qualche decina di
metri fino a trovare sulla destra i segnavia per un altro sentiero. Continuando
lungo il Borro si arriverebbe a Brucianesi. Con una inversione a destra
prendiamo il sentiero che risale la piccola valle e iniziamo la salita che ci
porterà fuori dal bosco. Percorriamo la traccia tra radure e ruderi di
costruzioni. Si tratta di vecchi ricoveri dei pastori di capre presenti fino a
alcune decine di anni fa. Raggiungiamo un’oliveta che costeggiamo sulla destra
fino a raggiungere una evidente strada poderale dove voltiamo a destra.
Passiamo vicino ad un gruppo di case. Siamo su via Campolivo, strada
bianca, che seguiamo fino al bivio con via Bellosguardo dove teniamo la destra.
A sinistra possiamo raggiungere in breve villa Bellosguardo o Villa Caruso . Continuiamo ancora in
leggera salita tra cipressi e lecci e a destra troviamo l’ingresso per il lago
Pucci, dove è possibile fare una sosta all’ombra. Nei pressi del lago c’era una
modesta struttura di accoglienza ora abbandonata. Riprendiamo il cammino seguendo
ancora via Campolivo fino al bivio con via del Fantone dove svoltiamo a destra.
Il percorso segue l’ampio crinale con grandi panorami per circa un chilometro e
mezzo fino a raggiungere il bivio nei pressi dell’Eremo di Lecceto dove
voltiamo a sinistra per via San Salvadore. In breve raggiungiamo il bivio sulla
via vecchia Pisana, quindi svoltando a destra ritorniamo al centro di
Malmantile da dove siamo partiti.
CARTA
ORE CAMMINO: 3,30 KM: 9,7
DIFFICOLTA: E
DISLIVELLO: m 243 ALTITUDINE MASSIMA: m 230 ALTITUDINE MINIMA: m 68
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