Sutri

Sutri
Sutri affreschi chiesa rupestre

venerdì 28 maggio 2021

CURZIO MALAPARTE anello da Santa Lucia. PRATO 2021



CURZIO MALAPARTE ANELLO DA SANTA LUCIA PRATO
28 maggio 2021
Questo percorso è stato fatto nel 2012 e 2016

DESCRIZIONE di come si arriva al punto di partenza da Firenze
Si prende la A11 e si esce a Prato Est si gira a destra al museo Pecci si continua dritto fino al sottopasso della ferrovia e si prende a sinistra via Firenze fino al ponte sul Bisenzio, si attraversa e si gira a destra fino a trovare Santa Lucia.

DESCRIZIONE
Iniziamo il nostro anello da S. Lucia a Prato, dove arriviamo percorrendo la circonvallazione v.le F.lli Cervi in direzione Vaiano. Il punto esatto è il wp1 km.0, ma per chi non ha il GPS è via Borgo slargo per posteggiare comodamente [NO giovedì].
Seguiamo il segnavia n.10 per circa 600 metri, poi giriamo a destra e fatti altri 700 metri circa arriviamo al  wp2 km.1,3 giriamo a sinistra in salita.
Dopo 200 metri arriviamo al wp3 km.1,5 andiamo a sinistra in salita asfaltata. Poco dopo al wp4 si gira a sinistra per carrareccia fino ad arrivare al wp5 km.1,9, prendiamo a destra in salita. Seguiamo il tracciato fino ad arrivare, dopo una discreta salita, al wp6 km.3,3  siamo alla tomba di Curzio Malaparte (ore 1,30 circa dall'inizio).
Riprendiamo il cammino scendendo troviamo un tavolo per un merendino wp6 km.3,9.Proseguiamo fino a quadrivio wp7 km.4,6 ,continuiamo a diritto in direzione Poggio alle Croci. Poco dopo al wp8 continuiamo a diritto, tralasciando il sentiero sulla destra che ci porterebbe sulla cima. 
Arrivati al wp9 km.6,3 prendiamo a sinistra per asfalto fino al quadrivio che attraversiamo, proseguendo diritto per sentiero fino al wp10 km.6,8 dove il segnavia manderebbe a destra in salita fino al wp11 (grossa pietra nel mezzo al sentiero con segnalazioni CAI n.12) noi continuiamo a diritto per largo sentiero rientrando poco dopo in traccia.
Poco dopo arriviamo al wp12 km.7,5 giriamo a destra e subito dopo a sinistra entriamo in un sentiero in discesa che sembra un  fosso… comunque percorribile.
Arrivati al wp13 km.7,7 (crocifisso in una bizzarra struttura) attraversiamo la strada e continuiamo a diritto. In questo tratto troveremo un bivio wp14 km.8,6 che evitiamo andando sempre a diritto fino al wp15 km.9,300 siamo a Monte Lopi : casolare diroccato e area panoramica di sosta con tavolo [circa ore 4 dall'inizio].
Dopo una doverosa e necessaria sosta panino proseguiamo fino al wp16 evitando il sentiero a sinistra cai12b continuando a diritto fino al bivio wp17 km.9,8 seguendo il segnavia n12b in direzione Figline.
Arrivati al wp18 km.10 prendiamo sulla sinistra un sentiero stretto in discesa che in circa 20' ci porta a un cancellino sulla sinistra WP19 km.10,6 , lo passiamo e richiudiamo. Da qui continuiamo fino a trovare località Figline. Seguiamo via di Cantagallo asfaltata e trafficata fino al wp19a possibile variante a sinistra via Vainella individuata su mapsource da verificare la percorriamo fino a trovare via di Bellavista,e via vicinale della Sacca che seguiamo fino a ritrovare il punto di partenza. Sicuramente più corta (km.2,1), contro km 3 fatto da noi, unico neo sale e scende. 
Dal wp19a il nostro tracciato continua diritto fino alla casa di cura Villa Fiorita (sulla sinistra).  Attraversiamo una piazzetta e imbocchiamo il viuzzo di fronte a noi, via delle Lastre wp20 km.13,5 che percorriamo fino a un tabernacolo wp21 km.14,1. Qui prendiamo a sinistra una carrareccia che seguiamo fino a ritrovare la circonvallazione  che, seguiamo a sinistra verso Vernio riportandoci al punto di partenza.

CARTA:
ORE CAMMINO:      KM: 15,5
DIFFICOLTA: E
DISLIVELLO: m 560       ALTITUDINE MASSIMA: m 523       ALTITUDINE MINIMA: m 48







VIDEO IN 3D DEL PERCORSO

sabato 22 maggio 2021

Moscheta - Tiara - Cascata Abbraccio - Rif. Serra.... Ricognizione CAI

                        
    Paolo e Maurizio

APRI LE FOTO


MOSCHETA DIACCI CASCATA ABBRACCIO RIFUGIO SERRA 
22 maggio 2021

DESCRIZIONE di come si arriva al punto di partenza da Firenze
Si va verso Vaglia SS65 della Futa, poi a San Piero a Sieve si prende la SP503 che seguiamo fino al Passo del Giovo. Da qui si scende fino a Rifredo e giriamo a destra per Moscheta

DESCRIZIONE
Da tempo mi rendo conto che quello che si faceva prima non si può più fare. Oggi ho avuto la conferma [vedi nota fondo pagina] facendo la ricognizione dell'uscita che faremo a giugno con il CAI di Scandicci
Siamo in tre Paolo, Maurizio e Guido. Iniziamo a camminare dall'Abbazia di Moscheta [01], percorriamo la Valle dell'Inferno segnavia 713 costeggiando dall'alto il torrente Veccione. Percorsi km 2,6 arriviamo al bivio sulla destra che porta a Giogarello  M. Acuto Rif. Serra. Noi  invece continuiamo a diritto [03] per Km 1,2 arrivando alla fine della valle dell'inferno esattamente al ponte sulla sinistra sul torrente Rovigo, che con strada asfaltata porta a Casetta di Tiara. Noi la evitiamo continuando a diritto, fino a trovare sempre sulla sinistra un ponticello in legno e lamiera [04] fatto di recente che attraversiamo e seguendo i segni bianco rossi cai per km.1,2 arriviamo dopo una bella salita a Casetta di Tiara [05]. Da qui torniamo indietro scendendo sul solito tracciato di salita, fino al torrente dove prendiamo il segnavia 711 [06]. Lo percorriamo per km 2 e sulla destra [07] prendiamo la deviazione per vedere le Cascate del Rovigo, ma per il torrente in piena dobbiamo rinunciare e tornare sui nostri passi fino al bivio [07] che prendiamo a destra continuando sul segnavia 711. Dopo km.1,6 di forte salita si arriva al bivio col segnavia 739. Lo seguiamo a diritto  tenendoci a destra [08]. Percorriamo circa km.1 e arriviamo al bivio con il segnavia PAF 02 che prendiamo a destra [08a] e che porta direttamente alla Cascata dell'Abbraccio [09] e al Mulino [10] sul Torrente Rovigo senza passare dal Rif. Diacci. Guadiamo con qualche difficoltà il Rovigo e subito dopo sulla destra prendiamo il segnavia PAF 03 [12]  per rifugio Serra che prosegue nel bosco per km 1,3  fino a raggiungere la strada forestale che prendiamo a destra [13]. La percorriamo per km 2,6 e arriviamo al rifugio Serra [14]. Da qui seguiamo il segnavia 713 che dopo km 3,4 in discesa arriva a Moscheta concludendo l'anello.

CARTA:
ORE CAMMINO:  9      KM: 20,7
DIFFICOLTA: E
DISLIVELLO:  m 1267     ALTIMETRIA MASSIMA:  m 922     ALTIMETRIA MINIMA: m 445

TRACCIA GPS







[nota]:
 
Dal Punto [08a]  visto la situazione di affaticamento decido di abbandonare l'anello, anche se il più era fatto. Da qui saluto gli amici e decidiamo che finito il loro percorso, vengano a riprendermi al Passo Sambuca o a Borgo San Lorenzo se riesco a trovare un passaggio in autostop.

Dal [08a] continuo a diritto per circa  m 600 e lascio il segnavia 739 scavalcando la recinsione [08b] e prendo a sinistra, indicazioni Rifugio Diacci che raggiungo dopo circa m 400. Questa deviazione al rifugio e stata per vedere se ci fosse stato qualcuno che poteva aiutarmi ad arrivare a Borgo San Lorenzo. Purtroppo il rifugio era chiuso e non c'era nessuno, solo Io. Dopo una sosta per riposare e un merendino, riprendo il cammino verso il Passo Sambuca che raggiungo dopo km 2,6. Qui attendo che passi un'auto per fare autostop, sembra che non passi nessuno. Dopo 20 minuti passa un'auto con un giovane che alla mia richiesta passa dritto. Dopo altri 20 minuti ne passa un'altra con una coppia di anziani e alla mia richiesta acconsentano a portarmi a Borgo San Lorenzo. La coppia abita a Vicchio quindi non devano fare deviazioni per lasciarmi a Borgo. Finalmente ho segnale per telefonare, avverto Paolo e Maurizio che sono a Borgo San Lorenzo e che l'aspetto al semaforo del bivio che porta alla Colla di Casaglia. Alle ore 19:00 finalmente arrivano e rientriamo a Firenze dopo una lunga giornata, e proprio il caso di dire, di pura avventura.

CARTA:
ORE CAMMINO: 7       KM: 15,1
DIFFICOLTA: E
DISLIVELLO:  m 1210   ALTITUDINE MASSIMA: m 1075   ALTITUDINE MINIMA: m 445

TRACCIA GPS







giovedì 20 maggio 2021

DIACCI E LA CASCATA DELL'ABBRACCIO 2021


DIACCI E CASCATA DELL'ABBRACCIO TENTATIVO DA PIAN DELL'ALBERO
DIACCI E CASCATA DELL'ABBRACCIO DA PASSO SAN BUCA
20 MAGGIO 2021 [stampa storica]

DESCRIZIONE di come si arriva al punto di partenza da Firenze
Si prende la SS65 per la Futa, si scende fino a San Piero a Sieve e si prende per Borgo San Lorenzo. Da qui si segue la SR602 fino al Passo della Colla di Casaglia; si gira a sinistra per Palazzuolo sul Senio, e dopo circa due chilometri lasciamo il nostro mezzo in un largo spiazzo situato su un tornante della strada, la località si chiama Prato all'Albero.

DESCRIZIONE
Un altra prova di coraggio mercoledì. Le previsioni erano buone in Alto Mugello, cosi siamo partiti. Arrivati alle Caldine è iniziato a piovere alla grande....però non ci abbattiamo e decidiamo di proseguire per la Colla di Casaglia. La volontà viene premiata e in località Prati all'Albero [001], dove lasciamo le auto, è già bel tempo. Iniziamo a camminare sul sentiero che è davanti a noi segnavia 00 - 743, lo percorriamo per 700 m prima in salita e poi in discesa e arriviamo al grande prato con la Capanna Marcone, aria attrezzata con tavoli e barbecue. Noi giriamo subito a destra [002], cartellonistica per i Diacci segnavia 743. Scendiamo ripidamente in un bellissimo bosco di Faggi, facendo attenzione a non scivolare perché oggi il terreno è zuppo d'acqua, tanto da dover guadare ripetutamente dei rivoli d'acqua che attraversano il sentiero con grandi pozze. Dopo circa 630 m a un bivio prendiamo a destra [002a], ancora 230 m  e andiamo a diritto [003]. Ancora difficoltà per le continue pozze d'acqua e fango, a completare l'opera un albero caduto sul sentiero che aggiriamo con difficoltà. Proseguiamo ancora per  700 m, giriamo a sinistra [004] verso il corso d'acqua che oggi è in piena. In questo punto del tracciato sapevamo che si doveva guadare facilmente per ben quattro volte il corso d'acqua, ma oggi è impossibile. Pensando anche al guado che ci aspetta al torrente Rovigo, per arrivare ai Diacci, e guadare una seconda volta per il rientro, decidiamo di tornare sui nostri passi. [km 4,5].

Il tempo è ancora bello, arrivati alla macchina decidiamo di andare al Passo Sambuca e lasciata l'auto al parcheggio del rifugio I Diacci [P] riprendiamo a camminare su strada forestale in discesa verso il rifugio i Diacci [010], e infine alla Cascata dell'Abbraccio, [008] che oggi da il meglio di se con bellissime e copiose cadute d'acqua. Dopo una sosta panino ai tavoli esterni del rifugio, torniamo indietro questa volta in salita fino a ritrovare la nostra auto.[km 5,4].

CARTA:
ORE CAMMINO: [2 + 3]  5     KM: [4,5 + 5,4]  9,9
DISLIVELLO:[144 + 264] m 408    ALTIMETRIA MASSIMA: m 1075        ALTIMETRIA MINIMA: m 858






VIDEO 3D DEL PERCORSO COMPRENSIVO DELLO SPOSTAMENTO IN AUTO

giovedì 13 maggio 2021

Foreste Casentinesi Camaldoli Rif. Secchieta Il Faggiolo Passo Acerone ricognizione CAI



FORESTE CASENTINESI A MODO NOSTRO RICOGNIZIONE CAI
13 maggio 2021

DESCRIZIONE di come si arriva al punto di partenza da Firenze
Si va a Pontassieve e si prende la SR70 per la Consuma, scendiamo fino a Poppi e li giriamo a sinistra sulla strada [seguire indicazioni stradali] che portano Camaldoli.

DESCRIZIONE

Partiamo, dal Monastero di Camaldoli [01], dove lasciamo la nostra auto e dopo circa 270 m si doveva prendere il segnavia n.72 sulla destra [02] che invece saltiamo. Percorriamo su asfalto ancora 100 m e giriamo a destra [03] in salita, arriviamo a Metaleto e prendiamo a destra per andare a vedere il famoso e ultra centenario Castagno di Miraglia.[04] Dopo il castagno prendiamo il sentiero sulla sinistra [05] che sale per circa 580 m fino a ritrovare la strada asfalto e il segnavia n.72. Facciamo pochi metri a destra e prendiamo a sinistra [06], sempre sul sentiero n.72. Percorsi circa 760 m lasciamo il sentiero 72 che prosegue a sinistra e prendiamo a destra il segnavia n.74a [06a]. Dopo poco arriviamo al Ricovero Secchieta e proseguiamo su sentiero per circa km.2,6 fino alla strada asfaltata SP72 Croce Gaggi, e giriamo a destra [07]Dopo km.1,3 lasciamo la strada girando a sinistra [08] per il sentiero n.76. Percorsi 300 m a un bivio giriamo ancora a sinistra [09] [In questo punto girando a destra, è possibile accorciare il percorso con il sentiero 76 che sale fino a trovare il segnavia 00 GEA di crinale]. Noi come abbiamo già detto continuiamo a sinistra arriviamo in località Capanna La Maremmana (che non c'è più), al suo posto un grande slargo con lavori forestali. Da questo punto in poi l'inverno passato ha fatto un disastro ambientale dovuto alle copiose nevicate e al freddo intenso che ha formato sui faggi la galaverna, il forte vento a fatto il resto buttando giù migliaia di alberi e provocando sui sentieri enormi disagi di percorrenza.  Proseguiamo per circa km.3,4 e al bivio giriamo a destra [10], siamo sul segnavia n.78 che oggi percorriamo con grande difficoltà per le numerose cadute di grandi faggi. Con attenzione cerchiamo i segni bianco rossi sugli alberi rimasti in piedi, e dopo km.1,5 arriviamo sul crinale n.00 GEA e giriamo a destra [11] Siamo al Passo Porcareccio. Seguiamo lo 00 GEA per km.3 arrivando in ordine: Giogo Seccheta, Prato al Soglio, Prato Bertone e al segnavia n.68 che prendiamo a destra [13]. Lo seguiamo in discesa per km.1,7 fino all'Eremo [14] e ancora in discesa, tagliando i tornanti della strada, per circa km.2 fino al Monastero di Camaldoli. Paolo Marcello e Guido.

CARTA:
ORE CAMMINO: 7       KM: 18,5
DIFFICOLTA:  E     
DISLIVELLO: m 891       ALTIMETRIA MASSIMA: m 1449        ALTIMETRIA MINIMA: m 816

CARTA:
ORE CAMMINO: 5       KM: 12,9
DIFFICOLTA: E
DISLIVELLO:  m 651     ALTIMETRIA MASSIMA:  m 1382    ALTIMETRIA MINIMA: m 820







VIDEO 3D PERCORSO

venerdì 7 maggio 2021

Burraie da Santa Brigida 2021


                       
                      Burraia il Bacio

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BURRAIE DA SANTA BRIGIDA
7 maggio 2021
Questo percorso è stato fatto nel 2009T1  2010T2   
 
DESCRIZIONE di come arrivare al punto di partenza da Firenze


DESCRIZIONE
Area Naturale Protetta di Interesse Locale
Poggio Ripaghera - Santa Brigida - Valle dell'Inferno
Questo anello è stato fatto una parte nel 2009 e una seconda parte nel 2010  completando il sentiero intero delle Burraie.
Per chi vuole "immergersi" nel nostro appennino, nelle sue innumerevoli particolarità, questo itinerario è l'ideale per scoprirne una.

Le Burraie sono caratteristici edifici in pietra, dove fino alla prima metà del XX secolo veniva preparato il burro e costituiscono un'importante testimonianza dell'antica civiltà contadina esistente nella zona. L'anello completo inizia da Santa Brigida, si può girare in senso orario, o viceversa. Si può farlo in due volte o nello stesso giorno, a voi la decisione. Per quanto riguarda la cartografia esiste una carta specifica, comunque la segnalazione fatta dal CAI è ottima, direi che basta seguire i segni e non potete sbagliare. Per ulteriori chiarimenti vi rimando al sito del CAI di Pontassieve.

Oggi abbiamo iniziato l'anello dal cimitero di Santa Brigida seguendo il segnavia D - SB. Arrivati alla Sorgente la Guardia, poco dopo lasciamo il sentiero D per seguire il sentiero SB che scendendo  e guadando il fosso arriva alla Burraia La Violana che si trova all'interno di una proprietà  privata. Il cancello era chiuso, quindi ne abbiamo saltata la visita  continuando sul sentiero SB - 3 senza guadare il fosso. Prima di Pesciulle lasciamo il segnavia 3 e prendiamo a sinistra il segnavia SB - 3A che in breve arriva alla Burraia di Pesciulle. A un trivio lasciamo il segnavia 3A e giriamo a destra sul segnavia SB che ci porta alla Burraia Il Bacìo. Proseguiamo fino a trovare il bivio che a destra porta sul crinale 00, noi prendiamo a sinistra il segnavia SB - D che in  breve arriva su un punto panoramico, tavoli e cartellonistica: siamo a Fonte Rosina.
Proseguiamo su strada forestale fino al bivio sulla sinistra per La Burraia di Fonteassenzio, che noi saltiamo, e prendiamo invece a destra il sentiero che inizialmente si inerpica sul ciglio della strada. Siamo sempre sul segnavia SB che seguiamo fino a trovare la Burraia di Fonterinalda. Continuiamo fino al bivio sulla sinistra che porta con il segnavia 2 alla Madonna del Sasso. Proseguiamo a diritto fino alla Burraia Nannarino, torniamo indietro fino al bivio dove giriamo a destra per raggiungere il Santuario della Madonna del Sasso. Proseguiamo in discesa sulla strada della via crucis segnavia SB - 8 che porta a Santa Brigida sulla via principale del paese. Giriamo a sinistra, e poco dopo sulla sinistra prendiamo la strada che sale al cimitero dove finisce il nostro anello.

CARTA:
ORE CAMMINO: 6        KM: 10,1
DIFFICOLTA: E
DISLIVELLO:  m 454      ALTIMETRIA MASSIMA: m 750       ALTIMETRIA MINIMA: m 411




VIDEO IN 3D DEL PERCORSO

giovedì 6 maggio 2021

Balzo delle Rose Ciaspolata. 2021

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BALZO DELLE ROSE
2021
Questo percorso è stato fatto nel 2006 [2009 17e24aprile] 2012 [2013 9feb e 3mar] 2015

Visto la situazione  covid in giallo per la nostra regione, abbiamo approfittato del momento per andare a pesticciare un pò di neve sul nostro appennino Tosco Emiliano. Non ricordavo più la gioia che ti regala ciaspolare.

CARTA: DreAM CARTA ESCURSIONISTICA DELL'APPENNINO PISTOIESE
ORE CAMMINO:        KM: 6,1
DIFFICOLTA: EAI
DISLIVELLO:  m 401     ALTIMETRIA MASSIMA:  m 1743     ALTIMETRIA MINIMA: m 1350




VIDEO IN 3D DEL PERCORSO

Serravalle Pistoiese 2021

                    
                      La Rocca Nuova


SERRAVALLE PISTOIESE
aprile 2021

Passando in autostrada FI PI LI  in direzione Firenze, all'altezza di Serravalle, si vede in alto una torre, e tutte le volte si faceva proposito di andare a vedere cosa c'era in quel paese. Finalmente come spesso accade, è arrivato il momento e siamo partiti a posta da Firenze per soddisfare la nostra curiosità.
Serravalle Pistoiese ci ha regalato notizie storiche e bellezze che non pensavamo minimamente l'esistenza. 

La Pieve di Santo Stefano conobbe tre confraternite laicali, sorte con il diffondersi dell'associazionismo religioso nel territorio di Serravalle e del fenomeno del pellegrinaggio spirituale lungo il cammino di San Jacopo e la Romea di Strata. La più antica confraternita è la Compagnia della Vergine Assunta con sede presso l'oratorio omonimo risalente alla fine del trecento. Nei pressi della chiesa di Santo Stefano sorgevano anche la Compagnia di San Sebastiano e San Rocco la cui ubicazione non è nota, e quella del S.S Sacramento fondata nel 1590 è affacciata sul portico della pieve a fianco della sacrestia. Essa conserva alcune opere di rilievo quali San Francesco che riceve le stimmate (metà del XVII secolo). L'altare in stucco dipinto del XVIII secolo e candelabri di artigianato toscano del XVIII e XIX secolo.

Ex Oratorio della Vergine Assunta capolavoro della pittura pistoiese di fine trecento. L'oratorio è noto agli abitanti di Serravalle come "La casa delle figure". Dopo il 1789 con la soppressione delle compagnie religiose e degli oratori voluta dal Vescovo di Pistoia, Scipione de Ricci, l'edificio fu adibito a residenza civile. Venne diviso in quattro vani disposti su due piani. Rimase nascosto per secoli sotto l'intonaco di un'abitazione fino alla fine degli anni 80, quando riemersero alcune immagini sacre in seguito ad alcuni lavori di ristrutturazione. Nella parte di facciata si può ammirare la Crocifissione, mentre nella controfacciata resta la sinopia con la "Dormitio Virginis" e sovrastante, l'Ascensione di Maria al Cielo. Sulla parete di sinistra troviamo La Passione di Cristo e sulla destra Il Giudizio Universale, che presenta una monumentale scena con al centro Gesù giudice divisa in tre registri: Quello inferiore illustra i dannati sotto il controllo dell'Arcangelo Gabriele, che impugna una spada, e i beati, purtroppo oggi mancanti. Nel registro mediano possiamo ammirare gli Apostoli con i rotoli e i loro simboli in mano. Il registro superiore presenta la Madonna in qualità di madre misericordiosa con Gesù preceduto da Angeli in volo, che recano i simboli della passione.

Chiesa di San Michele posta lungo il cammino di San Jacopo, presenta alcuni elementi comuni all'Architettura Pistoiese del XIII secolo, quali la scelta dell'Abside semicircolare il coronamento a mensole, sulle quali sono incise figure antropomorfe, Essa conserva l'unica abside integralmente giunta fino a noi fra le chiese romaniche del XII - XIII secolo presenti a Serravalle Pistoiese. L'origine della chiesa è ancora oggetto di discussione, sembrerebbe menzionata in un documento del 764 DC, che rappresenta l'unica testimonianza di età Longobarda relativa a Serravalle: Il prete Aivaldo, desiderando vestire l'abito religioso fra i monaci della chiesa di San Bartolomeo di Pistoia, donò alla citta il monastero "Sancti Angeli" , vicino al fiume Nievole. Questo è stato identificato da alcuni studiosi con la Chiesa di San Michele a Serravalle. Una ricognizione ha qui portato alla luce, sotto l'attuale pavimentazione, un ossario che lascia aperto lo scenario di una potenziale presenza monastica nella chiesa di San Michele.

Rocca Nuova si contrappone all'altra rocca detta "Vecchia", nucleo originario del Castello di Serravalle Pistoiese, di cui fa parte la Torre del Barbarossa.
La Rocca detta anche di Castruccio Castracani, venne realizzata subito dopo l'assedio del 1302 condotto dalle truppe fiorentine e lucchesi guidate dal generale Morello Malaspina al castello di Serravalle, considerato il baluardo della difesa di Pistoia. Esso venne sopraffatto dopo tre mesi di assedio e si narra che, di ritorno dal fallito attacco a Pistoia, nel 1306, l'esercito lucchese volle far pagare a Serravalle l'appoggio ai Guelfi pistoiese di parte bianca, ma vennero fermati da San Ludovico, patrono del borgo, apparso sugli spalti della Rocca Vecchia in una nube luminosa. Il possente fortilizio, che diventerà il simbolo del borgo, fu portato a termine da Uguccione della Faggiola e poi dal condottiero Castruccio Castracani, che fece innalzare la possente torre esagonale di guardia.

"descrizione presa dai cartelli informativi posti in prossimità dei monumenti".