Sutri

Sutri
Sutri affreschi chiesa rupestre

domenica 27 dicembre 2015

Firenze giochi di luce

FIRENZE GIOCHI DI LUCE
26 dicembre 2015

Nonostante la nebbia: Firenze è sempre magica.
Buona Visione.






mercoledì 23 dicembre 2015

Monte Senario dalla Qurciola A/R



MONTESENARIO DALLA QUERCIOLA  A/R
23 dicembre 2015

DESCRIZIONE di come si arriva al punto di partenza da Firenze
Dobbiamo prendere la Vecchia Faentina in direzione Vetta alle Croci e passato le caldine in breve arriviamo alla Querciola, dove lasciamo l'auto.

DESCRIZIONE
Da La Querciola prendiamo in direzione di Vetta alle Croci e poco dopo sulla sinistra parte il segnavia bianco rosso n.14. In continua salita passiamo località. Campolungo (villa) arriviamo alla strada asfaltata che prendendo a sinistra ci porterebbe a Bivigliano, noi dobbiamo prendere a destra e subito dopo a sinistra (catena) per sentiero n.14. Questo tratto in caso di terreno bagnato e molto scivoloso. Percorriamo il sentiero fino a intersecare il segnavia n.00 che prendiamo a sinistra per Monte Senario. Il sentiero da questo punto sale, scende, e risale per prati fino a trovare la strada asfaltata che prendiamo a destra per Monte Senario.
Per il ritorno seguiamo la solita traccia di salita fino a La Querciola.
La fitta nebbia che non ci ha mai lasciato, ha condizionato il percorso scegliendo quello descritto. [l'idea era di fare il percorso ad anello tralasciando Monte Senario per passare da Il Pratone e da li scendere fino a La Querciola].

CARTA NUOVA: DreAM 03 - FIRENZE e VAL di SIEVE
ORE CAMMINO: 6       KM: 15,5
DIFFICOLTA: E
DISLIVELLO: m 616       ALTIMETRIA MASSIMA: m 808       ALTIMETRIA MINIMA: m 207






venerdì 18 dicembre 2015

Lucardo DCAM n.2






LUCARDO [ MONTESPERTOLI] ANELLO DCAM n.2
18 dicembre 2015
Questo percorso è stato fatto nel 2008

PERCORSO
Lucardo - Trecento - Monte Albino - S. Pietro in Mercato - Gigliola - Tresanti - S. Gaudenzio a Ruballa - Maggiano - Lucardo

DESCRIZIONE di come arrivare al punto di partenza da Firenze
Si prende la FI PI LI e si esce alla Ginestra Fiorentina e si continua con la SP80 del Virginio fino a Fornacette. Si gira a destra in forte salita e allo scollino si gira a sinistra, poco dopo lasciamo l'auto a destra in uno spiazzo all' inizio strada via Trecento.

DESCRIZIONE
L'anello non presenta nessuna difficoltà, unico neo i pochi e sbiaditi segni , ma seguendo la cartina non si può sbagliare. Il percorso è su strada asfalto e strada di campagna, non asfaltata. Camminiamo immersi nella campagna tra vitigni e oliveti, quest'ultimi in questo periodo vengono "brucati" per la produzione dell'olio. In località Tresanti , se guardate ai lati della strada, sui balzi di terra, troverete dei fossili marini: gasteropidi bivalvi, senza difficoltà.

CARTA : SELCA Firenze Dolce Campagna Antiche Mura 1:50000.[non è più in produzione]
ORE CAMMINO: 6        KM: 20
DIFFICOLTA: E
DISLIVELLO: m 677        ALTITUDINE MASSIMA: m 360       ALTITUDINE MINIMA:  m 76











giovedì 3 dicembre 2015

Cavalleggeri sentiero anello da RECISO A/R






















CAVALLEGGERI SENTIERO DA RECISO A/R
3 dicembre 2015

DESCRIZIONE di come si arriva al punto di partenza da Firenze
Si prende la SGC Firenze Pisa, dopo Vicarello si prende la E80 in direzione Sud fino a San Vincenzo Nord, si esce e si prosegue con la strada provinciale della Principessa fino a Populonia. Da qui saliamo alla località Reciso, dove parcheggiamo l'auto.

DESCRIZIONE
Da località. Reciso, non lontano dal paese di Populonia, si doveva prendere la strada sterrata, sicuramente una via tagliafuoco, contrassegnata come sentiero n.300 che seguendo il crinale attraversa tutto il promontorio fino a [Piombino-Salivoli] Cala Moresca. 
Questa volta non volendo ci siamo trovati a fare il sentiero n.303 che ci ha portati fino al Monastero medioevale Benedettino [resti], continuando siamo arrivati ugualmente a ritrovare il sentiero n.300 di crinale, che abbiamo preso a destra.
Dopo aver toccato il culmine scendiamo e poco prima di Salivoli, un punto panoramico ci fà vedere tutto il golfo di Piombino e l'isola d'Elba. Continuando troveremo un bivio sulla destra sentiero n.304 che accorcerebbe il nostro giro ma il desiderio è di farlo per intero, quindi tiriamo a diritto. Poco dopo un nuovo bivio sulla destra, sentiero n. 305 che immettendosi direttamente sul sentiero dei cavalleggeri evita Cala Moresca. Noi abbiamo continuato diritto fino ad arrivare a un altro bivio sulla destra sempre sentiero n.300 che seguiamo fino alla Cala Moresca. In questo punto alcune panchine invitano a un merendino con panorama. 
Da qui inizia il mitico sentiero dei Cavalleggeri segnavia n.302 che con continui sali scendi attraversa nuovamente il promontorio lato mare fino ad arrivare, se uno vuole, al golfo di Baratti Populonia. 
Il sentiero prima largo poi sempre più stretto, si immerge  nelle più svariate piante di macchia mediterranea. La cartellonistica informativa, ben fatta, ci aiuta con foto a riconoscere le varie piante.[fino al fosso alle Canne siamo sul percorso botanico].
La prima località che troviamo è fosso alle Canne poi a un bivio sulla sinistra seguiamo il segnavia n.302 che in 30 minuti di ripida discesa ci porta alla Cala San Quirico.
Al bivio successivo continuiamo a diritto sentiero n.302 per la Buca delle Fate***** scogliera e panorama da sogno, cinque stelle nome appropriato. Il tramonto ci regala scene idilliache ma purtroppo si è fatto tardi e ritorniamo indietro per prendere il  sentiero n.301 che in forte salita ci riporta fino a Reciso in 20 minuti circa.

CARTA:
ORE CAMMINO: 6,30        KM: 15,3
DIFFICOLTA: E
DISLIVELLO:  m 566      ALTIMETRIA MASSIMA:  m 258      ALTIMETRIA MINIMA: m 2





mercoledì 25 novembre 2015

CASTELFIORENTINO anello DCAM 10 CORTO





CASTELFIORENTINO DCAM n.10 CORTO BUONO
25 novembre 2015
Questo percorso è stato fatto anche nel 2011

DESCRIZIONE di come si arriva al punto di partenza da Firenze
Si prende la FI PI LI e si esce a Empoli Terrafino, poi con la SR429 si percorre fino al bivio sulla sinistra per Castel Fiorentino

DESCRIZIONE
L'anello inizia da piazza Kennedy a Castelfiorentino vicino al Santuario di S. Verdiana. Ci dirigiamo in direzione Certaldo, passiamo un giardino pubblico e al ponte del viadotto della circonvallazione ci passiamo sotto continuando su strada asfaltata in direzione Renai. Passiamo un ponticello sul rio del Vallone e continuiamo in salita fino al bivio che prendendo a sinistra ci porta con carrareccia a Pieve Vecchia e di seguito in località Il Pero. Da qui prendiamo a destra sempre con carrareccia in pari e poi in discesa passando il Castello di Cabbiavo. Continuiamo scendendo ancora fino al bivio per Ortimino sulla sinistra in salita sempre su strada carrareccia. Arriviamo al borgo di Nebbiano continuiamo ora con strada asfaltata fino a Ortimino ( possibilità di alimentari e forno ). Alla provinciale giriamo a sinistra per Volterra fino a un bivio sulla destra che prendiamo per evitare per un piccolo tratto la strada molto trafficata. Rientriamo poco dopo sulla provinciale che seguiamo fino a incontrare un bivio a destra che seguiamo con carrareccia in discesa. Passiamo la Fattoria di Vallecchio (araldico sulla facciata) e poco dopo arriviamo alla chiesetta di S. Andrea. Continuiamo fino a delle case diroccate su un cucuzzolo, siamo in località Quercecchio, sulla nostra destra in basso un laghetto. Ai casolari dobbiamo stare attenti perché il segnavia, poco visibile, su un palo vi manderebbe in discesa a destra, dobbiamo invece aggirare i casolari diroccati e prendere una traccia di sentiero a sinistra che in discesa e immersi in un ambiente tipicamente toscano vi porterà per primo in località. Belvedere e poi continuando su strada asfaltata seguendo il segnavia [via della Sala] arriviamo in discesa alla statale che prendiamo a sinistra per ritornare a Castelfiorentino.

CARTA: SELCA Dolce Campagna Antiche Mura 1:25000
ORE CAMMINO:  6      KM: 17,6
DIFFICOLTA: E
DISLIVELLO: m 329        ALTIMETRIA MASSIMA: m 177       ALTIMETRIA MINIMA: m 45

giovedì 19 novembre 2015

Gaiole anello di Coltibuono































GAIOLE   BADIA di COLTIBUONO [TRADIZIONALE].
19 novembre 2015

DESCRIZIONE di come si arriva la punto di partenza da Firenze
Si prende la Firenze Siena e si esce a San Donato, si passa il paese e a Pietra Cupa si gira a sinistra per Sicelle,  da qui si scende e si prosegue per Lucarelli, continuando  si arriva Gaiole.

DESCRIZIONE
L'anello è di una bellezza unica, immerso nelle vigne del chianti classico gallo nero. 
Iniziamo dalla Chiesa di Gaiole prendendo in salita la strada asfaltata fino a Vertine. Proseguiamo ora con strada bianca regalandoci scorci fiabeschi, in lontananza Radda.
Passiamo da S. Donato in Perano e la Cappellina delle Fonti. Poco dopo arriviamo alla strada regionale asfaltata che prendiamo a destra in salita. Dopo circa un chilometro sulla sinistra prendiamo un largo sentiero che in breve ci porta alla Badia di Coltibuono.
Dopo una breve sosta per il panino riprendiamo il nostro cammino incontrando di nuovo la strada regionale, che questa volta  prendiamo a destra e poco dopo giriamo a sinistra per strada bianca, indicazioni per Riecine. La percorriamo tutta fino ad arrivare di nuovo a Gaiole.

CARTA: Multigraphic  n.512 CHIANTI CLASSICO 1:25000
ORE CAMMINO: 5        KM: 12,3
DIFFICOLTA: E
DISLIVELLO: m 388       ALTIMETRIA MASSIMA: m 683         ALTIMETRIA MINIMA: m 338









lunedì 16 novembre 2015

Alpe di Catenaia traversata da Chitignano a Fragaiolo (Caprese Michelangelo).



    
panorama dall'Eremo della Casella

ALPECATENAIA CHITIGNANO CAPRESE MICHELANGELO [FRAGOLAIO] TRAVERSATA
15 novembre 2015

PERCORSO
Chitignano chiesa - sentiero 28 - Passo della Crocina - sentiero 25 - Casina dell'Alpe - sentiero 29 poi 30 - pendici M. Foresto - sentiero 50 GEA - Eremo della Casella - sentiero 50 - Fragolaio.

DESCRIZIONE di come si arriva al punto di partenza da Firenze
A1 e si esce ad Arezzo, si prende la SS679 e la seguiamo fino a prendere la SR142 che seguiamo fino a Rassina dove giriamo a destra sulla SP60 la seguiamo fino a Chitignano.

DESCRIZIONE 
Dallo scorso anno, come soci C.A.I. ci siamo spostati dalla sezione di Firenze alla sottosezione di Scandicci, sia per motivi logistici che per le amicizie e conoscenze che lì abbiamo.
Ieri domenica 15 novembre è stato il nostro battesimo nel gruppo, dietro l'attenta professionalità degli accompagnatori Paolo Brandani e Roberto Terreni abbiamo passato una splendida giornata di trekking.
Grazie a tutti.
Giovanna e Guido

CARTA
ORE CAMMINO: 6       KM: 13
DIFFICOLTA: E
DISLIVELLO: m 661       ALTIMETRIA MASSIMA: m 1259      ALTIMETRIA MINIMA: m 629



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giovedì 12 novembre 2015

M. Falterona





FALTERONA M. 
12 novembre 2015

Questo anello è già stato fatto aprile 2003 e aprile 2003 2007 allungando fino a Capo d'Arno e lago degli Idoli e 2012

DESCRIZIONE di come arrivare al punto di partenza da Firenze
Da Firenze, con l'auto arriviamo fino a Pontassieve, proseguiamo per Dicomano, continuiamo a destra verso il Muraglione fino a S.Godenzo, dove prendiamo a destra per Castagno d'Andrea, proseguendo ancora in salita fino alla Fonte del Borbotto.

DESCRIZIONE
Dalla Fonte del Borbotto prendiamo a destra il primo bivio in salita immersi nella bella faggeta. Arriviamo alla Gorga Nera e sempre in salita al Passo delle Crocicchie. Da qui prendiamo a sinistra il sentiero n.00 che in forte salita ci porta fino alla croce del M. Falterona.
Mercoledi 11 novembre, un giorno da ricordare per la bellezza del panorama. Tutto, sotto a noi sembrava panna montata, la densa nebbia faceva emergere solo le cime dei monti: Appennino Tosco - Emiliano, le Apuane e il Pratomagno. Dopo una breve sosta scendiamo in forte pendenza fino alla forestale che prendiamo a sinistra fino ad arrivare al M. Falco. Inutile dire che spettacolo era, vi rimando alle foto.
Dopo una sosta panoramica continuiamo, e fatti poche centinaia di metri prendiamo a sinistra il sentiero che in discesa ci porta a Pian Cancelli. Sosta pranzo all'unico tavolo e poi in discesa con la strada forestale arriviamo di nuovo alla Fonte del Borbotto.

CARTANUOVA: DREAM  Firenze  02 - MUGELLO 1:25000
ORE CAMMINO: 4      KM: 8,9
DIFFICOLTA: E
DISLIVELLO: m  517    ALTIMETRIA MASSIMA: m 1658      ALTIMETRIA MINIMA: m 1207










giovedì 5 novembre 2015

[PECCIOLI] anello di Ghizzano dei Cedri N.5



APRI LE FOTO

[PECCIOLI] anello di GHIZZANO N.5 DEI CEDRI
5 novembre 2015
Questo percorso è stato fatto in aprile 2015

DESCRIZIONE di come arrivare al punto di partenza da Firenze
Si prende la Firenze Pisa Livorno e si esce a Pontedera. Poi si prende la SP11 fono a trovare a destra la SP64 che seguiamo fino a una rotonda dove prendiamo la terza uscita SP26 che seguiamo fino a girare a destra sulla SP11 che ci porta a Ghizzano.

DESCRIZIONE
Nella zona di Peccioli ci sono diversi anelli che, per incanto ti trasportano in un ambiente che non siamo più abituati a vedere: "la campagna".
Camminare nell'anello di Ghizzano ti rilassa e i colori dell'autunno ti rapiscono, rimani incantato da tanta bellezza.
Iniziamo l’anello dal bar alimentari di Ghizzano (WP1), percorriamo la strada asfalto per circa 2000 metri per poi girare a destra su carrareccia (WP2 parziale km 2). Continuiamo per altri 1400 metri circa per prendere a destra (WP2a km 3.400). Continuiamo per circa  700 metri e giriamo a sinistra (WP3 km 4.100). Da questo punto è possibile accorciare l’anello prendendo la carrareccia a destra ma visto che l’anello è già corto ve lo sconsiglio. Continuiamo quindi prendendo  a sinistra e dopo altri 700 metri circa  facendo  ATTENZIONE lasciamo la carrareccia prendendo a destra un largo sentiero (WP4 km 4.300). Continuiamo per bosco a salire per circa 600 metri facendo ATTENZIONE di girare a sinistra (WP 5 km 4.900). Proseguiamo in salita e dopo fatti circa 800 metri usciamo dal bosco su strada carrareccia che prendiamo a destra (WP6 km 5.700). Da questo punto il panorama che si apre sulla campagna e le colline è bellissimo. Continuiamo per circa 1000 metri   per girare a destra come si facesse una inversione a U (WP7 km 6.800). Dopo altri 800 metri circa troviamo la strada asfaltata che seguiamo fino a località Cedri (WP8 km 8.950). Qui possiamo sostare per un panino consumato nella tranquilla piazzetta  del borgo su due panchine e una fonte di acqua fresca. Continuiamo in discesa su asfalto fino a trovare la provinciale che prendiamo a destra (WP9 km 11.900). Seguiamo la strada  asfalto poco trafficata per circa 1700 metri  per girare a destra su carrareccia in forte salita WP10 km (13.600) , costeggiando  inizialmente un recinto per cavalli, seguiamo la strada fino a Ghizzano (WP11 posteggio km totali 15.400).

CARTA: Comune di Peccioli Percorso N.5 Anello dei Cedri 1:17500
ORE CAMMINO:  5      KM: 15,3
DIFFICOLTA: E
DISLIVELLO:  m 299        ALTIMETRIA MASSIMA:  m 207      ALTIMETRIA MINIMA: m 62






giovedì 29 ottobre 2015

Bellezza Divina....mostra in Firenze


Una mostra da non perdere dedicata alla riflessione sul rapporto tra arte e sacro tra metà ottocento e metà novecento attraverso oltre 100 opere di celebri artisti italiani e internazionali.



Qui sotto Vincent Van Gogh...si dice che il quadro sia stato fatto dall'artista sei mesi prima del suo suicidio.




mercoledì 21 ottobre 2015

Ferrano Ristonchi anello


Castello di Ristonchi 

[PELAGO] anello FERRANO RISTONCHI
20 ottobre 2015

DESCRIZIONE di come si arriva al punto di partenza da Firenze
Si prende per Pontassieve, si sale con la strada che va alla Consuma e dopo Diacceto si gira a destra per Ferrano. A Ferrano, si deve parcheggiare nella piccola area posta appena dopo la chiesa di San Piero [accesso per strada in cemento che scende a Sud].

DESCRIZIONE
Anello piacevole immerso completamente nella natura.
Dal parcheggio si torna sulla strada principale e, fatti pochi passi verso Est, si scende subito sul sentiero n.13 che porta al guado sul torrente Vicano [ se il guado fosse difficoltoso
per il livello troppo elevato delle acque, si può evitare con un lungo giro sulla strada asfaltata fino al ponte di Ferrano, e poi sul sentiero n.11 in discesa per Castagneto].
Dopo il guado si transita sotto Casa Castagneto, si incrocia il sentiero n.11 e si sale nel bosco, seguendo il sentiero n.13Arrivati a Casa Certina, prendiamo il sentiero 14A che ci riporta a Ristonchi. Qui il panorama è bellissimo e si può ammirare il Torrione Medioevale. Si prosegue ora su sentiero n.14 che sale per strade sterrate alla Villa di Cernitoio, e prosegue poi salendo nel bosco sempre più fitto di conifere, in direzione Est.
Si arriva all'incrocio con il sentiero n.11, che prendiamo per scendere a Ovest fino al Ponte di Ferrano. Proseguiamo poche decine di metri oltre il ponte, quando la strada diventa asfaltata, e prendiamo la strada in cemento che sale verso Nord, segnavia n.25. Passiamo vicino all'insediamento medioevale, fino a raggiungere il quadrivio di S. Maria. Si prosegue verso Ovest sul segnavia n.25B, praticamente in piano, e passiamo nelle vicinanze della chiesetta romanica di S. Maria a Ferrano. [visitatela ne vale la pena].
Il sentiero breve, ci porta poi a scendere con il segnavia n.24, fino al punto di partenza.

CARTA NUOVA: DreAM  03 - FIRENZE e VAL di SIEVE 
ORE CAMMINO: 5       KM: 11,7
DIFFICOLTA: E
DISLIVELLO: m 481      ALTIMETRIA MASSIMA: m 821      ALTIMETRIA MINIMA: m 454








venerdì 9 ottobre 2015

San Remigio a Firenze.

SAN REMIGIO A FIRENZE CURIOSITA PELLEGRINA
settembre 2015

Ogni tanto riscopriamo fatti e storie che non conoscevamo. Una di queste è la chiesa di San Remigio a Firenze.
Giovanna leggendo  "Storia di Firenze" del Bargellini ha scoperto che in quella chiesa si fermavano i pellegrini francesi che andavano a Roma. La chiesa si può dire gemellata con la città di Reims (Remigio) in Francia, infatti oltre ai tanti pellegrini francesi di passaggio, una particolare pietra proveniente dalla Cattedrale di quella città è stata, a dire del Bargellini, murata nella parete destra interna della chiesa fiorentina. 
Non ne siamo proprio sicuri, visto che non c'era nessuno per poter chiedere informazione al momento della nostra visita, ma con Giovanna l'abbiamo identificata con questa.



domenica 6 settembre 2015

FRANCIGENA La Vergine Maria Ferruccia di Filippino Lippi a Fucecchio

FRANCIGENA LA VERGINE MARIA FERRUCCIA DI FILIPPINO LIPPI A FUCECCHIO
settembre 2015

Passando da Fucecchio, il pellegrino che percorre la Via Francigena da oggi potrà ammirare un affresco da poco riscoperto attribuito a Filippino Lippi, dedicato alla Vergine Maria Ferruccia.
La professoressa Aurora Del Rosso, dopo un attento studio di vecchi documenti custoditi nell’archivio storico del Comune di Fucecchio, ha potuto appurare che l’affresco era senza ombra di dubbio di Filippino Lippi.
E' stato pubblicato anche un libro edito da Edizioni dell’Erba su tutta la ricerca fatta dalla Del Rosso.

Il nostro territorio è come uno scrigno chiuso che ogni tanto si apre e ci dona splendide opere che i nostri avi ci hanno lasciato.




Nel 2000, per l’anno giubilare, ho percorso insieme a tre amici  la Via Francigena e, in un giorno di intensa pioggia, ci siamo fermati proprio lì, sotto il porticato della chiesetta della Ferruzza. 
Direi che sono legato sentimentalmente a quel luogo che ci permise di asciugarci e di mangiare un boccone pellegrino (vedi foto sotto).





















Un appello al  Sindaco di Fucecchio: sia lasciata aperta questa chiesa e sia fatta ammirare a tutti, in particolare ai pellegrini che camminano sulla Via Francigena, questa meravigliosa scoperta. Per loro sarà un momento di sosta dedicato alla bellezza, alla preghiera o alla ricerca di una spiritualità a cui tutti tendiamo.

La risposta del comune di Fucecchio:

Ufficio Stampa Comune di Fucecchio c.paci@comune.fucecchio.fi.it

10 set 2015


Il sindaco Alessio Spinelli la ringrazia calorosamente per la sua partecipazione all'evento di sabato scorso e per averlo fatto conoscere anche attraverso il suo blog.
Per quanto riguarda l'apertura della Chiesa della Ferruzza il sindaco sta valutando la possibilità di apertura con la proprietà dell'immobile.
Grazie ancora per l'attenzione, la attendiamo a Fucecchio per i prossimi eventi.
Cordiali saluti





Sotto, in rosso, la piccola deviazione dal tracciato per chi viene dal canale Usciano e Menichetti, per arrivare alla chiesa della Ferruzza.





Note storiche: da http://www.gonews.it/

Le due fonti: Ferruccia e Peruzza Nella primavera del 1473 il Comune di Fucecchio costruì, su impulso del podestà Antonio Ferrucci, all’interno del piano delle opere pubbliche ispirato da Lorenzo il Magnifico, una “ fonte nuova”, che sarà chiamata Ferruccia dal nome del podestà, a poca distanza dalla vecchia fonte denominata Peruzza (oggi si può osservare un vecchio lavatoio in via della Fontina ). Dalla contaminazione tra i due nomi nacque in epoca più recente la denominazione Ferruzza per la chiesa, la Madonna, il quartiere e, infine, la contrada. La “fonte nova” e il tabernacolo. La Vergine della fonte In un tabernacolo costruito davanti la fonte nova Ferruccia nell’estate del 1473 fu affrescata una figura della Vergine Maria che sarà chiamata Maria Vergine Ferruccia o la Vergine della fonte Ferruccia o la Vergine Ferruccia nel 1400 e almeno per tutto il 1500. Per proteggerla dall’acqua si decise di chiudere il tabernacolo con un “uscio”. Il pittore Da maggio 1473 e fino a gennaio (ancora 1473 per lo stile fiorentino poiché l’anno cominciava il 25 marzo, cioè “ ab incarnatione” ) vengono registrate dal camarlingo, il tesoriere del comune, le spese relative al pagamento di Filippo Lippi sul Monte di Firenze: 7 bullette per un totale di 115 fiorini larghi, 2 lire, 56 soldi e 4 denari. Un compenso lauto dovuto oltre che alla protezione di Lorenzo, alla fama della famiglia Lippi e ai materiali preziosi impiegati (per l’azzurro del cielo di cui resta qualche traccia nel morellone rossastro , il preparato di fondo, e la foglia d’oro delle aureole). Filippo e Filippino Lippi Poiché Filippo Lippi padre era morto nel 1469, nel 1473 il pittore poteva essere solo il figlio, Filippo Lippi detto Filippino. Filippino era figlio del famoso frate omonimo e della monaca Lucrezia Buti che era fuggita con lui dopo avergli fatto da modella per una delle sue celebri Madonne. Cosimo de’ Medici lo protesse e riuscì a fargli continuare il suo lavoro così come in seguito Lorenzo il Magnifico proteggerà il figlio Filippino, ormai orfano, tanto da assegnargli l’esecuzione del disegno per il sepolcro del padre nel duomo di Spoleto poiché non era riuscito a riportare a Firenze le sue spoglie. L’affresco Si tratta di una Sacra Conversazione, cioè di una Madonna in trono col bambino affiancata da due santi: San Giovanni Battista, riconoscibile per l’abbigliamento con la pelle di cammello che sporge dal mantello e per il cartiglio con la scritta “ECCE AGNUS DEI”dal volto rustico per le sofferenze nel deserto e Sant’Antonio la cui presenza è dovuta probabilmente ad Antonio Ferrucci che, imponente con la lunga barba bianca e i baffi attorcigliati, volge lo sguardo verso i fedeli. La Madonna, affettuosa ed altera, dall’abito trasparente ed elegante, solleva il bambino con le mani delicate e dalle dita sottili. La fisionomia del bambino dai grandi occhi chiari e dal naso all’insù rivela lo studio dal vero a cui si applicavano i pittori dell’età laurenziana. L’affresco nello strato inferiore ha perduto il colore originale, conservando solo il disegno dovuto all’incisione del cartone, così come una parziale perdita del colore si è verificata nello strato di mezzo. In alto, dove il volto della Madonna incorniciato da una veletta bianca si staglia su un fondo ocra, il colore è perfettamente conservato. La storia dell’oratorio della Ferruzza In un documento del 1504 alla Vergine sono attribuiti miracoli che aveva cominciato a fare il giorno 3 gennaio 1502, la vigilia della Beata Cristiana. Il comune stabilisce che quel giorno deve essere celebrato attraverso una festa, una messa solenne, una processione e un’offerta di lire 10. In quel giorno si potrà liberamente lavorare per la Vergine. Solo nel 1548 però il giorno dedicato alla Vergine diventerà festivo: “…si guardino come le domeniche”. Dal 1517 al 1520 sono registrate spese straordinarie per l’ampliamento dell’oratorio, dal 1531 al 1533 si giunge finalmente all’aspetto attuale della Chiesa.



La copertina del libro

martedì 1 settembre 2015

Pania Croce 31 ago 2015




PANIA CROCE
1 settembre 2015

Questo percorso è stato fatto anche nel 2006

La regina delle Apuane, tanta la voglia di tornarci, da sogno oggi si è trasformata in realtà.
Dopo una lunga e faticosa ascesa partendo da Piglionico alle ore 11:30 eravamo in vetta. Le vedute panoramiche da quassù sono assicurate, come potete vedere dalle foto.

Non distruggete questo meraviglioso ambiente con l'escavazione selvaggia del marmo

DESCRIZIONE di come arrivare al punto di partenza da Firenze
Si prende A11, si esce a Capannori e si segue indicazioni per Borgo a Mozzano. Si supera e arrivati a Gallicano [cartelli indicatori per Rifugio Rossi]  si segue la SP41 fino al bivio a sinistra [strada delle Rocchette], chiamata cosi  perché costeggia la Falesia delle Rocchette, una serie di roccioni a q.1059 sulle pendici NE della Pania Secca; che ci porta a Piglionico  [da Gallicano km 15]. 

DESCRIZIONE
Da Piglionico oltrepassata la cappella, si segue la strada fino al termine, dove inizia il sentiero n.7 che si percorre per un breve tratto in piano. Dopo poco si lascia a destra il segnavia n.127 per il Rifugio Del Freo alla Foce di Mosceta e si prosegue a sinistra nel bosco di faggi, in salita, fino a trovare l’ampia distesa prativa, a sinistra la severa mole della Pania Secca. Si prosegue per sentiero e si arriva in breve al Rifugio. E. Rossi m 1609.
Dal rifugio si prosegue per il Vallone dell’Inferno in ambiente severo pieno di detriti e pietre enormi, segnavia n 126, fino a trovare l’antecima nord. Si prosegue a sinistra per facile cresta, e si raggiunge in pochi minuti la Pania della Croce. [fare attenzione al tratto esposto].
Definita regina delle Apuane non a caso, si erge in un anfiteatro di cime maestose con vista su tutte le Apuane, il mare della Versilia fino a Portovenere.
Dalla cima ritorniamo indietro fino a l’antecima nord e scendiamo ripidamente per il segnavia n.126 per la Foce di Mosceta e il Rif. Del Freo.
Alla foce evitando il Rif.Del Freo si prosegue a sinistra per il segnavia n.9 fino a trovare un bivio che prendiamo a destra, segnavia n.127, proseguendo incontriamo il bivio a destra segnavia n139 per la Borra di Canala, che non prenderemo, continuando con il segnavia n.127 fino alla cappella votiva dei Partigiani caduti a Piglionico dove abbiamo iniziato il nostro anello.

CARTA NUOVA::4 LAND ALPI APUANE N,200 1:25000
ORE CAMMINO: 5.30        KM: 12,4
DIFFICOLTAE [tratto EE]
DISLIVELLO: m 987     ALTITUDINE MASSIMA: m 1859      ALTITUDINE MINIMA: m 1050

TRACCIA GPS: NO