Sutri

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Sutri affreschi chiesa rupestre

lunedì 18 marzo 2024

2024 Traversata Montepiano Boccadirio Roncobilaccio

 

                
                        Lago Tavianella

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17 MARZO 2024 CON IL CAI DI SCANDICCI
TRAVERSATA MONTEPIANO BOCCADIRIO RONCOBILACCIO

DESCRIZIONE del percorso presa dalla locandina CAI 

Montepiano è una frazione del comune italiano sparso di Vernio in provincia di Prato. Si trova su un valico appenninico a 700 m sul livello del mare, uno dei più bassi del tratto tosco-emiliano, prende il nome dalla valle pianeggiante formata dal torrente Setta, ed ebbe il suo primo sviluppo con la nascita, attorno all'XI secolo dell'Abbazia di Santa Maria, un po' appartata rispetto alla moderna strada statale, lungo la quale si sviluppò il borgo settecentesco. La località ebbe poi uno sviluppo turistico come località climatica dal tardo Ottocento, come attestano ancora ville e alcuni alberghi d'epoca, seppur la maggior parte oggi siano chiusi. 
Santuario della Beata Vergine delle Grazie di Boccadirio o semplicemente santuario di Boccadirio - è un santuario mariano dell'Emilia-Romagna. È situato in frazione Baragazza, nel comune di Castiglione dei Pepoli, in provincia di Bologna. Sede di pellegrinaggi è per importanza il secondo santuario della diocesi bolognese, dopo il santuario della Madonna di San Luca, a Bologna. 
Roncobilaccio è una frazione del comune di Castiglione dei Pepoli (da cui dista circa otto chilometri), sull'Appennino tosco-emiliano, in provincia di Bologna. Sede di un casello dell'Autostrada del Sole, è posta in prossimità del confine con la Toscana (passo della Futa) ed è equidistante dai Comuni di Prato e Bologna. Le origini di Roncobilaccio sono racchiuse nel suo stesso nome. La prima parte, ronco, deriva dal verbo latino runcare, divenuto poi roncare, comune in molti dialetti e nei nomi di luogo dell'Italia settentrionale e centrale, con riferimento a "luogo disboscato", e quindi terreno coltivato, o anche pascolo. La seconda parte, bilaccio, deriva con ogni probabilità dal termine villaggio, piccolo agglomerato di case. In altre parole, Roncobilaccio nascerebbe quale avamposto di agricoltori o boscaioli che strapparono alcune terre al bosco per il sostentamento proprio e delle famiglie.

PERCORSO Partiremo dall’abitato di Montepiano (700 m) dove, imboccheremo il sentiero 431, che fa parte della Via della Lana e della Seta. Utilizzando una comoda strada forestale, dopo una piccola deviazione per osservare una vecchia burraia abbandonata, arriveremo a Casa Tronale, da qui dopo una serie di ripide salite arriveremo sulla vetta del Monte Tronale (1134 m). Da qui, seguendo prima il sentiero 429 e poi il sentiero 427 raggiungeremo il Lago di Tavianella, piccolo invaso artificiale che ha come unico immissario ed emissario il rio delle Mesole. Dopo aver ammirato questo piccolo laghetto ripartiremo alla volta dell’abitato di Case Monte Tavianella, dove prenderemo il sentiero 017 che ci porterà fino al Santuario Beata Vergine delle Grazie Madonna di Boccadirio (719 m). Dopo una visita al Santuario, seguendo un tratto di strada in discesa arriveremo al paese di Roncobilaccio (560 m) dove riprenderemo il pullman verso casa.

CARTA:
ORE CAMMINO: 5        KM: 15,6
DIFFICOLTA: E
DISLIVELLO: m 574       ALTITUDINE MASSIMA: m 1126       ALTITUDINE MINIMA: m 542




PERCORSO IN 3D

domenica 10 marzo 2024

2024 L'antica ferrovia sul torrente Ritasso e le Foreste nella valle dello Sterza

 

                        Il vecchio ponte ferroviario

9 MARZO 2024 CON IL CAI DI SCANDICCI

COLLINE METALLIFERE L'ANTICA FERROVIA SUL TORRENTE RITASSO E LE FORESTE NELLA VALLE DELLO STERZA

DESCRIZIONE del percorso che si doveva fare, presa dalla locandina CAI, e che non è stato possibile completare per guadi improponibili per torrenti in piena.

L’escursione che proponiamo si svolge nella "Riserva Naturale Monterufoli Casella" fra la fattoria Villetta di Monterufoli e La Sassa (di nome e di fatto), un piccolo borgo arrampicato su uno sperone di roccia. Siamo nelle Colline Metallifere, nei comuni di Montecatini Val di Cecina e di Monteverdi Marittimo, nella provincia di Pisa. La Riserva Naturale “Foresta Monterufoli-Caselli” fu istituita nel 1997, è la più grande Riserva Naturale della Toscana: un territorio interessante da visitare per le molte emergenze naturalistiche, i panorami, il paesaggio e le testimonianze della storia secolare. La fitta macchia che caratterizza molte parti della Riserva favorisce la presenza di una ricca fauna: molti ungulati e carnivori come il lupo e probabilmente il gatto selvatico. Il territorio è attraversato da torrenti di alto valore ambientale, con acque limpide, che hanno favorito la presenza di anfibi e rettili (anche la testuggine comune e il granchio di fiume) e di un’abbondante flora, Tutta la zona si presenta particolarmente interessante anche per l’aspetto geologico. Il territorio è collinare e supera di poco i 500 mslm, ed è dominato da piccole alture di rocce ofioliti, le rocce verdi, fra le quali la nota Serpentinite, ovvero l’antico fondale dell’oceano ... evidentemente emerso (!) il fatto avvenne appena 180 milioni di anni fa! La nostra escursione si svilupperà inizialmente su tutto lo spettacolare tracciato dell’antica ferrovia sul torrente Ritasso, in funzione dal 1872 al 1928, fra le località di Casino di Terra e Villetta di Monterufoli, al servizio di una grande miniera di lignite, qui presente.

PERCORSO – Arriveremo con il pullman, provenendo da Pontedera e Casino di Terra, nei pressi di Villetta di Monterufoli, dove inizia il percorso a piedi (160 mslm), inizialmente andremo verso est, seguendo per un breve tratto la strada bianca verso Villetta, poi in direzione nord e nord-ovest, seguendo il tracciato dell’antica ferrovia sul torrente Ritasso, che aggira da nord il monte Castiglione. L’ambiente è selvaggio e ben conservato. Il percorso attraversa tre volte il torrente e permette di vedere i ruderi degli spettacolari ponti. Ponti fantasma, perché appaiono all’improvviso nella fitta vegetazione. Impiegheremo circa due ore per arrivare dove il Ritasso confluisce nel torrente Sterza, affluente del Cecina. Qui inizia la seconda parte dell’escursione che si sviluppa sulla parte orografica sinistra della valle dello Sterza, fino al borgo di La Sassa. Attraversato il torrente Sterza (96 mslm) e la strada x Canneto, entreremo nella foresta, che percorreremo in direzione, complessivamente, sud-ovest verso il laghetto di Caselli (250 mslm). Attraverseremo una ricca macchia mediterranea, con abbondanza di arbusti di mirto, lentisco, viburno, cisto, fillirea, corbezzolo, erica scoparia e alberi principalmente di leccio, quercia e sughera. Nei pressi del laghetto seguiremo un tratto di un percorso didattico che ricorda anche la vita della fattoria quando i campi, ora riconquistati dalla macchia, erano ben coltivati. Erano i tempi del latifondo del conte Della Gherardesca, diventato poi Patrimonio Demaniale Toscano. Prima di continuare verso La Sassa faremo una deviazione di circa 500m. verso la fattoria Caselli (289 mslm), da poco restaurata, con destinazione turistica e didattica. Riprenderemo la strada bianca in direzione ovest, verso il passo Golazze Aperte, ma devieremo poco dopo, seguendo le indicazioni, verso nord, verso La Sassa, che raggiungeremo in circa un’ora e mezzo, attraversando anche il torrente “Botro del Confine” (280 mslm). Da qui saliremo, seguendo il sentiero nel bosco e poi una strada bianca, fino a La Sassa (366 mslm), nei cui pressi ritroveremo il pullman

QUI SOTTO IN GIALLO QUELLO CHE DOVEVAMO FARE E IN CELESTE IL TRATTO FATTO A/R.



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IL TRACCIATO PERCORSO A/R IN 3D

lunedì 26 febbraio 2024

2024 Cavalleggeri sentiero ad anello

 


                       Buca delle fate Populonia                APRI LE FOTO


CAVALLEGGERI SENTIERO
21 febbraio 2024
Questo percorso é stato fatto nel  - 2014 - 2015 - 2020 

DESCRIZIONE di come si arriva al punto di partenza da Firenze
Si prende la SGC Firenze Pisa, dopo Vicarello si prende la E80 in direzione Sud fino a San Vincenzo Nord, si esce e si prosegue con la strada provinciale della Principessa fino a le spiagge di Baratti e il Parco Archeologico, proseguiamo in salita per Populonia, e ci fermiamo in località Reciso, dove parcheggiamo l'auto [grande slargo sterrato].





PERCORSO IN 3D

mercoledì 24 gennaio 2024

2024 Quattro Strade CAI 745 743 a modo nostro




QUATTRO STRADE  CAI 745 e 743 A MODO NOSTRO
24 gennaio 2024

PERCORSO
Quattro Strade - CAI 745 San Romolo a Settimo - CAI 743 Poggio Mulettino - A sinistra per cancello (questo tratto non è segnato) - A sinistra per sentiero in salita (questo tratto non è segnato) - Lago Blu - CAI 743 fino a la Guerrina - CAI 745 fino alla SP72 - Quattro Strade .

DESCRIZIONE di come arrivare al punto dipartenza da Firenze
Si prende la FI PI LI si esce a Lastra a Signa si percorre via Livornese fino al semaforo, si supera e si gira a sinistra in via di Rimaggio (stazione FS) che poi diviene via Vecchia Pisana fino al bivio sulla destra per Malmantile  si gira e subito dopo sulla sinistra c'è un parcheggio gratuito..

DESCRIZIONE
Dal posteggio si torna sulla strada si attraversa e si prende a dritto via Antonio del Pollaiolo, dopo m 650 giriamo a sinistra [wp02] per campi seguendo il segnavia CAI 745.
dopo altri m 750 si ritrova l'asfalto ma noi giriamo a sinistra [wp03] segni CAI. Siamo alla chiesa di San Romolo a Settimo e poco dopo al cippo dei caduti in guerra [wp04]. Si scende fino alla strada asfalto che prendiamo a sinistra [wp05] e poco dopo ancora a sinistra [wp06] fino a raggiungere il bivio a sinistra per la Guerrina, che non prendiamo, proseguiamo dritto per la strada. A un ulteriore bivio  prendiamo a destra [wp09]. Da qui dopo m 640 giriamo a sinistra [wp10] (dritto si andrebbe a Lastra a Signa).Poco dopo sulla sinistra troviamo un cancello chiuso [wp11] entriamo dentro da un viottolo sulla destra e proseguiamo per strada per m 200 fino a trovare sulla sinistra un sentiero che seguiamo in salita per circa m 800, fino a ripianare [wp13] prima di una casa.
Attraversiamo una catena e ci dirigiamo verso la casa la superiamo e poco dopo  arriviamo al Lago Blu. Da qui giriamo a destra e percorsi circa m 260 sbuchiamo su una strada asfaltata e giriamo a sinistra [wp17]. la percorriamo per m750 fino a trovare Villa La Guerrina [wp18]. Si prosegue per circa m 1700 seguendo il segnavia 745 anche detta via di Ramerino fino alla strada asfaltata (via Maremmana). Giriamo a sinistra [wp19] e facendo molta attenzione al traffico ritorniamo al parcheggio delle Quattro Strade.

CARTA:
ORE CAMMINO: 3,30      KM: 8,8
DIFFICOLTA: E
DISLIVELLO: m 277        ALTITUDINE MASSIMA: m 285        ALTITUDINE MINIMA: m 113



PERCORSO IN 3D

mercoledì 10 gennaio 2024

2024 ANELLO di CASIGNANO

CASIGNANO ANELLO
10 gennaio 2024

PERCORSO
Casignano CAI 736 - CAI 735 fino al Il Cerro - 730 fino a ingresso Poggio Valicaia - CAI 736A nuovo sentiero fino Grotta San Zanobi -  CAI 736 fino a Casignano.


DESCRIZIONE di come arrivare al punto di partenza da Firenze per Scandicci
viale Talenti - via Foggini - viale Pietro Nenni - via Don G. Facibeni - via dei Rossi - via Vittorio Alfieri - via Alessandro Manzoni - via San Bartolo in Tuto - Piazza Amedeo Benini -  Piazza Don Giulio Cioppi - via Roma fino al Vingone - poi via di Casignano fino a destinazione.


DESCRIZIONE
Lasciamo l'auto al parcheggio della Villa di Casignano (m 0), dopo la chiesa di San Zanobi, e iniziamo a camminare seguendo il segnavia 736. evitiamo il bivio a sinistra 737 e poco dopo giriamo a sinistra sul segnavia 735 (m 590) che seguiamo fino alle case del Il Cerro (m 2390) . Qui continuiamo dritto sul segnavia 730 che ci porta prima a La Poggiona, poi a La Catena. (m 3590) Proseguiamo su strada bianca fino all'ingresso di Poggio Valicaia,(m 3840) entriamo e subito dopo giriamo a destra sul nuovo segnavia CAI 736A che in discesa ci porta fino alla Grotta di San Zanobi, (m 4710)  dove prendiamo a sinistra sul 736 fino a ritrovare Casignano (m 5800).



CARTA: D.R.E.AM COLLINE DI SCANDICCI 1:15000
ORE CAMMINO: 2,30    KM: 5,8
DIFFICOLTA: E
DISLIVELLO: m 177       ALTITUDINE MASSIMA: m 341       ALTITUDINE MINIMA: m 178

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