Sutri

Sutri
Sutri affreschi chiesa rupestre

giovedì 25 ottobre 2012

Monte Rondinaio

M. RONDINAIO
25 ottobre 2012

Questo percorso è stato  fatto nel  2004 2006 2011 

Ottobre: i colori del bosco di faggio si manifestano in uno spettacolo di sfumature di rossi, verde e grigio delle rocce  in tutta la loro bellezza,  noi in silenzio, rimaniamo affascinati di tanto dono che madre natura ci regala.



Giornata più bella non poteva capitare. Il M. Rondianio m 1976, la conca glaciale con i contrafforti del M. Giovo, il Lago Baccio ghiacciato che ci ha regalato disegni che solo la natura sa fare, la neve caduta nei giorni precedenti ancora bianchissima, la visione delle Alpi imbiancate di neve all'orizzonte, hanno creato una giornata con un 'atmosfera magica...particolare. Al Passetto sul crinale, prima della vetta, la vista sulle Apuane con il gruppo della Pania e del M. Forato, e le fughe dei monti sulla valle del Serchio hanno completato l'opera.
Quando la natura è cosi generosa, mi viene da domandarmi cosa ho fatto per meritarla, poi riflettendo mi viene la risposta, anche se parziale: il desiderio e la volontà di creare l'occasione è fondamentale, il resto non è dato sapere.

DESCRIZIONE di come arrivare al punto di partenza da Firenze
Prendere la A11 Firenze Mare, uscire a Pistoia, prendere la statale del Brennero per L'Abetone ,superarlo e scendere nel Modenese fino a Pievepelago, prima dell'abitato girare a sinistra verso il passo delle Radici, S. Anna di Pelago, dopo circa mille metri girare a sinistra per una stradina in salita con indicazioni per il Lago Santo, Tagliole, superate le quali continuare in salita fino al posteggio del Lago Santo, lasciate il vostro mezzo e iniziate la vostra camminata.

DESCRIZIONE:
Prendere per il lago santo dopo 100 metri sulla sinistra inizia il segnavia n.523 che seguiamo in salita fino al lago Baccio, continuiamo costeggiando la sponda destra e poi continuiamo sempre in salita fino al Passetto, sul crinale, che seguendo a sinistra, su rocce, ci porta in vetta al M. Rondinaio.

CARTA NUOVA: DreAM Carta escursionistica dell'APPENNINO PISTOIESE 1:25000
ORE CAMMINO: 4.30 - 5  KM: 7,2  
DIFFICOLTA: E , con neve EE , con neve ghiacciata EEA
DISLIVELLO:  m 488      ALTITUDINE MASSIMA: m 1963       ALTITUDINE MINIMA: m 1419



venerdì 19 ottobre 2012

Monte Falterona



M. FALTERONA
19 ottobre 2012

Andare sul M. Falterona è sempre piacevole. Il suo ambiente incontaminato è ben tenuto dal Corpo Forestale, ne fa un posto di eccellenza per camminare in Toscana.

Questo anello è già stato fatto aprile 2003 e aprile 2003 2007 allungando fino a Capo d'Arno e lago degli Idoli.

Chi non è mai stato a camminare al M. Falterona mt.1654, sul nostro Appennino dovrebbe farlo. Il bosco di faggio, che in questo periodo mette le foglie nuove, è uno spettacolo, se poi aggiungiamo, come abbiamo trovato oggi, 60/80 cm di neve la cosa si fa ancora più interessante e spettacolare. Nel sottobosco una distesa di primule e altri fiorellini viola che non conosco il nome, ne fanno un prato colorato, inaspettato, verrebbe voglia di distendersi....e....ascoltare i rumore odorando i profumi di questa natura così bella e dirompente.
Oggi abbiamo avuto un incontro inaspettato, ci succede di rado di incontrare altre persone che camminano di giorno lavorativo: un'uomo sulla sessantina saliva al Falterona dalla parte in cui noi lo scendevamo.... scambio di impressioni saluti e via.

DESCRIZIONE di come arrivare al punto di partenza:
Da Firenze, con l'auto arriviamo finoa Pontassieve, proseguiamo per Dicomano, continuiamo a destra verso il Muraglione fino a S. Godenzo, dove prendiamo a destra per Castagno d'Andrea, proseguendo ancora in salita fino alla Fonte del Borbotto.

DESCRIZIONE:
Alla fonte del Borbotto mt.1200, prendiamo il sentiero n.17 segnato bianco rosso dal CAI, che in salita ci porta fino alle Crocicchie mt.1407.Qui abbiamo due possibilità: la prima è di scendere fino alle sorgenti dell'Arno [Capo d'Arno] per poi risalire al Falterona col sentiero n 2b rosso bianco del CAI; la seconda, è quella che abbiamo scelto noi, è di prendere a sinistra il sentiero  n.00 che ci porta con ripida ascesa al M.Falterona mt.1654.
Arrivati alla croce prendiamo il sentiero n.00 che ci porta in crinale, prima scendendo, poi risalendo fino al M. Falco mt.1658.
Ammirato il bel panorama che si vede da questa cima, proseguiamo per circa duecento metri, fino a trovare , sulla nostra sinistra, il sentiero, segnato anche questo n.00 che ci porta scendendo a Pian Cancelli, dove prendiamo a sinistra la strada forestale che ci riporta in circa cinquanta minuti alla Fonte del Borbotto.

CARTANUOVA: DREAM  Firenze  02 - MUGELLO 1:25000
ORE CAMMINO: 3,30       KM: 8,6
DIFFICOLTA: E
DISLIVELLO: 517    ALTIMETRIA MASSIMA: m 1658      ALTIMETRIA MINIMA: m 1207






sabato 13 ottobre 2012

Foreste Casentinesi Passo della Calla all'Eremo di Camaldoli




FORESTE CASENTINESI PASSO DELLA CALLA  EREMO DI CAMALDOLI
13 ottobre 2012
Questo percorso è stato fatto nel 2005 - 2007

Quando si dice di essere in "paradiso", penso sempre alla foresta di Camaldoli e al suo Eremo, la cui spiritualità quest'anno ci richiama in modo particolare perché si celebrano 1000 anni dalla sua fondazione. 
Siamo stati spesso a camminare in questo luogo, ma le sensazioni  non sono mai uguali. Molto dipende  dalla stagione, dagli animali che incontri ogni volta. Oggi, un maestoso Cervo maschio, con il suo stupendo palco, ci è apparso per pochi secondi per poi sparire nella magica foresta di faggi.

DESCRIZIONE di come si arriva al punto di partenza da Firenze
Ci dirigiamo verso Pontassieve e continuiamo per la Consuma, si scende fino a Scarpaccia e giriamo a sinistra per Stia la superiamo e si prende la SS310 che in salita ci porta al Passo della Calla.

DESCRIZIONE
Il percorso inizia dal Passo della Calla m 1296 e prosegue con il segnavia 00 GEA in direzione di Badia a Prataglia. 
In sequenza raggiungiamo: Il Poggione m 1424, Poggio Pian Tombesi m 1465, Poggio Scali m 1520 [dalla vetta panorama a 360°], Passo Porcareccio m 1482, Giogo Seccheta m 1383, Prato al Soglio m 1357, Prato Bertone m 1325. Da quest'ultimo, poco dopo, sulla destra troviamo il sentiero che in ripida discesa ci porta all'Eremo di Camaldoli m 1104.

CARTA:  Multigraphic n.33 - 35 1:25000 Appennino Toscoromagnolo
ORE CAMMINO: 7        KM: 19,4
DIFFICOLTA: E
DISLIVELLO: m 841     ALTIMETRIA MASSIMA: m1494    ALTIMETRIA MINIMA: m 1105







venerdì 5 ottobre 2012

Sambuca Val di Pesa Badia di Passignano lungo




Percorso interessante per i panorami e per la storia raccontata tramite le località che tocchiamo: Badia di Passignano, Rignana e il Pesa con il suo percorso lungo fiume.
Il Chianti non smentisce mai in "vino veritas".

Sambuca Val di Pesa Badia di Passignano
6 ottobre 2012

PERCORSO
Sanbuca Val di Pesa - C. Bricola - Badia di Passignano - C. Pugliano - Rignana - Poggio della Corte - Torrente Pesa.

LEGGENDE LOCALI
Pedate del cavallo di San Giovanni Gualberto
Questa leggenda, ancor oggi raccontata con vivaci particolari dal popolo, è legata alla storia di San Giovanni Gualberto.
Il santo, nato in questa zona intorno all'anno mille, fattosi monaco dopo l'episodio dell'eroico perdono dell'uccisore del fratello fondatore di Vallombrosa e di numerose altre Abbazie e fustigatore del malcostume del tempo negli ultimi anni della sua vita si ritirò nella Badia di Passignano dove è sepolto nella chiesa di S. Michele Arcangelo.
La leggenda racconta che il santo, ormai anziano, era solito scendere a cavallo dalla Badia verso il Molino dell'Abate, dove incontrava i contadini della zona per confortarli, benedirli e lenire cosi i loro dolori. Proprio durante uno di questi spostamenti Giovanni Gualberto avrebbe incontrato il diavolo, e il suo cavallo sarebbe caduto a terra dallo spavento, lasciando impresse nella roccia le impronte dei ginocchi e degli zoccoli, ancora oggi visibili.
[dal WP 014. a destra per 1300 metri].

Masso di Particino
Questo grosso blocco di pietraforte è detto masso di Particino per la vicinanza, sull'altra sponda della Pesa, dell'antico molino di Particino e la sua presenza è collegata alla storia di San Giovanni Gualberto vissuto in questa zona nell'XI secolo.
Secondo la tradizione, ancora oggi con vivaci particolari narrata dal popolo, mentre il santo fondatore di Vallombrosa si riposava, il diavolo che stava sulla collina, gli scagliava contro dei grossi massi- di cui questo è il più grande- che il santo fermava e faceva scendere piano piano fino a terra.
La leggenda vuole che oltre a questo, anche gli altri massi visibili lungo la strada che porta al Molino dell'Abate, e gli altri affioranti dal pendio sopra e attorno alla cappella di San Giovanni Gualberto, siano fra quelli lanciati contro il Santo.

CARTA NUOVA: DreAM  04 - FIRENZE CHIANTI FIORENTINO E VAL di PESA
ORE CAMMINO: 5,30        KM: 17,6
DIFFICOLTA: E
DISLIVELLO: m 396       ALTIMETRIA MASSIMA: m 521        ALTIMETRIA MINIMA: m 176




DATI GPS                                                






martedì 2 ottobre 2012

Daniele sul Cammino di Santiago de Compostela con i nonni




SANTIAGO DE COMPOSTELA CON I NONNI
2012

Solitamente viene consigliato di fare il cammino da soli,  in coppia  o con un gruppetto ben affiatato. 
Daniele ha deciso di farlo in maniera davvero speciale: con i nonni Paola e Renzo. 
Vedendoli  partire ogni anno per un cammino diverso,  si è talmente incuriosito  che quest' anno ha voluto intraprendere anche lui questa bella esperienza.
Non credo ci sia da dire altro, vi lascio al diario di Daniele, che come tutti i pellegrini ha scritto ogni giorno sul proprio quaderno: impressioni, sensazioni e ricordi.

PURTROPPO IL DIARIO ERA SU UNA PIATTAFORMA DISMESSA  E NON E VISIBILE. 

BRAVO DANIELE e bravi anche i nonni Paola e Renzo.
Buon cammino.