Sutri

Sutri
Sutri affreschi chiesa rupestre

domenica 15 dicembre 2013

Anello Rinascimentale da Bottai a Lastra a Signa





ANELLO RINASCIMENTALE DA BOTTAI A LASTRA A SIGNA TRAVERSATA
14 dicembre 2013

DESCRIZIONE di come arrivare al punto di partenza da Firenze
Da piazza della stazione si prende il bus di line 37.

DESCRIZIONE di Luciano Mazzucco Cronachedicammini
In località Bottai, sotto la Certosa del Galluzzo, si prende la Via Colle Ramole, asfaltata, in piano, e 150 mt dopo si passa sopra il ponte sulla Greve; subito dopo, al bivio all’altezza dell’entrata del Ristorante Chichibio,  teniamo la destra prendendo la strada che sale al sovrapassaggio della Autostrada A1. Si continua sulla asfaltata in lieve salita che ora ha il nome di Via San Cristofano.  
Dopo 900 mt siamo alla Chiesa di San Cristoforo (piazzetta con pozzo in mattoni al centro). Si continua comunque diritto su questa strada di crinale con ampia vista sui vigneti della collina di Colleramole e dopo 750 mt, al bivio per la fattoria I Collazzi (che è a sinistra) prendiamo a destra. Dopo 350 mt si arriva al muro perimetrale della Villa I Collazzi [Km 2,9], si prende a sinistra e in 200 mt, in discesa, ci si inserisce nella Via Provinciale Volterrana. Prendiamo a sn verso Chiesanuova per circa 600 mt. percorrendo alcune curve, quando sulla destra troviamo una sterrata che, attraversando un vecchio cancello rosso aperto, prosegue nel bosco; lasciamo la provinciale e prendiamo la sterrata in lieve discesa. Dopo circa 200 mt, al bivio di fronte all’invaso del Vingone [Km 4,0], si prosegue a destra sulla sterrata per 700 mt dove troviamo una radura; continuando, in falso piano per circa 800 mt troviamo un altro bivio e prendiamo a sn in salita (a destra andremmo al retro della Villa di Casignano). Troviamo ed oltrepassiamo un cancello rosso (uguale al precedente) aperto e continuiamo in forte salita per circa 400 mt [particolare l’antico selciato che affiora nel sentiero] fino a trovare sulla sinistra la Cappella di San Zanobi [Km 6]. Proseguendo in salita si giunge alla strada bianca che provenendo da Chiesanuova porta a destra al Parco di Poggio Valicaia [Km 6,5, alt. 318]. Prendiamo a destra ed in 200 mt si entra a destra nel Parco, attraverso il cancello principale. Nel piazzale di ingresso si attraversa la sbarra a sinistra e si percorre questa sterrata del Parco per circa 1, Km, in falso piano, con alcuni tratti fangosi, fino a trovare una Villa e subito dopo la strada asfaltata [km 8,1, alt 320]. La si attraversa e si continua sul sentiero di fronte che in circa 400 mt ci porta di nuovo alla strada asfaltata, prendendola a sinistra [questo è il punto più alto di tutto il percorso: mt 330]. Dopo un tratto di 600 mt siamo al Pian dei Cerri [Km 9, alt. 304].
Al Pian dei Cerri, al vecchio pozzo di prende a destra per uno stradello che in circa 100 mt si immette sulla provinciale e si continua su questa a destra per circa 150 mt. Lasciamo la provinciale per prendere a sinistra la Via della Fabbrica, sterrata e in discesa; un cartello dell’Anello del Rinascimento, caduto a terra, indica 3 ore e 40 per arrivare a Signa. Si procede sulla sterrata per circa 650 mt quando, oltrepassata una casa (casa Sevoli) sulla destra, troviamo un altro cartello che indica a sinistra per Signa (ore 3,30), sempre su sterrata. Si procede per circa 1,5 Km sul sentiero, ampio, con tratti fangosi o sassosi, sostanzialmente in piano. Al termine del sentiero si incontra di nuovo la strada asfaltata, (troviamo la cancellata verde sulla destra della Casa Roncigliano) e si procede a destra su questa, in piano, per circa 400 mt quando lasciamo l’asfaltata per una sterrata a sinistra (Via Roveta); si procede sempre in piano per circa 300 mt e arrivando in un grande spiazzo prospiciente l’Albergo Roveta ci troviamo ad un bivio: ambedue le possibilità vanno bene perché prendendo a destra (segnali bianco-rossi) si passa accanto ad alcune case e poi ci si immette sull’ampia sterrata che avremmo potuto prendere andando a sinistra al bivio. Si continua comunque sulla sterrata in piano o lieve discesa per 750 mt quando ad un bivio prendiamo a sinistra una scorciatoia su un sentiero più stretto mentre la sterrata ampia devia bruscamente a destra; dopo 300 mt si incontra di nuovo la sterrata e la si attraversa procedendo sul sentiero di fronte a noi [a sinistra invece si va agli ex-impianti delle Sorgenti Roveta]. Il sentiero è ora molto sassoso, con tratti di forte discesa e qualche saltuaria risalita; all’unico bivio dopo 250 mt (cartello AR caduto a terra: Signa ore 2,20 ), si va destra e per il resto si continua su questo percorso fino a trovare il parcheggio del podere “I boschetti” (che oltrepassiamo), una Villa, oltre la quale si procede a destra ed infine la strada asfaltata. Qui andiamo a sinistra per pochi metri e prendiamo a destra il sovrapassaggio della superstrada Fi-Pi-Li.
Attraversato il sovrapassaggio prendiamo a destra la Via di Naiale, asfaltata fino ad un gruppo di case e poi sterrata in salita e quindi in discesa su un sentiero erboso. Dopo 150 mt incrociamo una strada poderale che prendiamo a destra e subito pochi metri dopo a sinistra di nuovo in salita fra gli ulivi. Al termine della salita, 300 mt dopo ritroviamo la strada asfaltata all’altezza della Villa del podere La Torre (particolare la torretta) e giriamo a destra, in piano o lieve discesa. Dopo circa 1 km di questa strada, molto panoramica (si apprezza tutta la piana delle Signe fino alla Calvana e Monte Morello) si giunge al bivio di Poggio Vittorio dove prendiamo a sinistra la sterrata. Dopo 200 mt la strada diventa un sentiero ripido in discesa e molto sassoso; al bivio successivo, nel bosco, teniamo la destra, percorrendo il sentiero sempre sassoso e ripido per circa 1 km fino a giungere alle strade della periferia di Lastra a Signa. Si prosegue per Via Cerreti, Via Poggio Vittorio, Via della Massolina. Alla rotonda si prende a sinistra Via Castracani e dopo circa 800 mt giungiamo all’incrocio con la Via Livornese. La prendiamo a sinistra e dopo 300 metri sulla sinistra giriamo in via di Rimaggio che ci porta alla stazione ferroviaria di Lastra a Signa.

CARTA NUOVA: DreAM COLLINE DI SCANDICCI 1:15000
ORE CAMMINO: 6,30        KM: 19,5
DIFFICOLTA: E
DISLIVELLO: m 440       ALTIMETRIA MASSIMA : m 326      ALTIMETRIA MINIMA:  m 32

TRACCIA GPS









LOGISTICA
Da Firenze per arrivare ai Bottai prendere il bus ATAF linea 37.
Per tornare a Firenze prendere il TRENO stazione di Lastra a Signa.


venerdì 13 dicembre 2013

Rosano anello




ROSANO ANELLO PER L'INCONTRO
2013

PERCORSO
Rosano - San Prugnano - Poggio l'Incontro (convento) - Monasteraccio - Fattoria Moriano - Fattoria di Mitigliano - Castiglionchio - Rosano
Il percorso percorre alcuni tratti del sentiero AR (anello rinascimentale).

DESCRIZIONE di come si arriva al punto di partenza da Firenze
Si va in direzione di Bagno a Ripoli Pontassieve e prima di entrare nella grande rotonda, si gira a destra per Rosano.

DESCRIZIONE
Iniziamo il percorso dal posteggio del Bar ristorante di Rosano, prendiamo la stradina che passa davanti al convento segnavia n.1 In salita seguendo i segni bianco rossi del CAI arriviamo a San Prugnano (chiesa). Saliamo ancora in bosco di querciolo, arriviamo a una villa costeggiamo il lato sinistro e rientriamo nel bosco con sentiero (attenzione ai segni). Usciti fuori dal bosco arriviamo a incontrare il segnavia n.00 che seguiamo fino a incontrare la strada asfaltata  (crocifisso). La seguiamo, incontriamo un primo bivio sulla destra che evitiamo, al bivio successivo sulla destra lo seguiamo in forte salita fino ad arrivare al muro del Convento dell'Incontro [madonna con bambino].
Prendiamo a destra arriviamo al punto panoramico [ore 2,30 da Rosano] continuiamo aggirando  il muro perimetrale del convento fino a trovare sulla destra cartelli segnavia 00 - AR, seguiamo in discesa con carrareccia fino a un trivio  cartellonistica che indica varie possibilità. Noi lasciamo il segnavia 00 che va a San Donato e prendiamo il segnavia n.3 che ci porta in sequenza in località Casignano (grande casolare) e Monasteraccio alto muro del vecchio monastero. Continuiamo fino a trovare la strada asfalto che seguiamo a sinistra fino alla fattoria di Moriano. Qui giriamo a sinistra sulla strada asfalto in discesa segnavia n.3 seguendo sempre i segni bianco rossi, dopo un grande casolare [attoria Mitigliano] scendiamo ripidamente su strada sconnessa fino ad attraversare il fosso Castiglionchio. Risaliamo per poco fino al casolare sulla nostra sinistra e seguendo la carrareccia arriviamo a un tabernacolo. Sulla destra possiamo entrare nell'Agriturismo fino alla chiesetta di Castiglionchio [chiusa]. Ritorniamo sui nostri passi fino al tabernacolo e seguendo la strada asfaltata sulla destra in discesa ci riporta a Rosano.

CARTA: Monti del chianti n.42/43 1:25000 esiz. Mutigraphic
ORE CAMMINO:  5:30        KM: 16,7
DIFFICOLTA:  E
DISLIVELLO:  m 539      ALTIMETRIA MASSIMA:  m 546      ALTIMETRIA MINIMA: m 66


venerdì 29 novembre 2013

Anello Rinascimentale Poggio Valicaia variante panoramica.




DESCRIZIONE di come arrivare al punto di partenza da Firenze
Si prende via di Scandicci e si prosegue fino a trovare Piazza Kennedy al Vingone dove lasciamo l'auto.

DESCRIZIONE
L'inizio del percorso è dal Vingone (piazza grande prima del sovrappasso dell'autostrada), possibilità di parcheggio. Attraversiamo il ponte sull' autostrada A1, subito dopo giriamo a sinistra in direzione di Casignano (strada asfaltata). Continuiamo in salita fino a trovare un bivio che prendiamo a destra (andando a diritto si arriva a Casignano). Arrivati a una grande casa giriamo a destra per via delle Cave. Su strada sterrata arriviamo fino a un bivio che prendiamo a sinistra in salita fino a trovare un altro bivio che prendendo a destra ci porta alla cappella di S. Zanobi. Da qui continuiamo su sterrato fino a trovare una larga strada bianca (cartellonistica ), giriamo a destra passando  davanti all'ingresso per il parco di poggio Valicaia. In rosso l'inizio e la fine della variante panoramica:
non entriamo nel parco ma continuiamo a diritto per la strada bianca, poco dopo a un bivio continuiamo a destra fino a trovare la strada asfaltata, giriamo a destra fino a trovare un bivio sterrato sulla sinistra, lo seguiamo fino a trovare la strada asfaltata (via dell'Arrigo), che seguiamo a sinistra.
Continuiamo e poco dopo arriviamo a un trivio di strada loc. Pian dei Cerri. Attraversiamo la strada e prendiamo per Roveta seguendo la strada asfaltata fino a Marciola. Dopo una breve visita alla chiesetta di Santa Maria a Marciola torniamo sui nostri passi prendendo a sinistra la strada in discesa. Poco dopo prendiamo il bivio sulla destra (via di Roncigliano) la seguiamo per asfalto in discesa fino a trovare sulla destra un bivio (cartellonistica) sentiero sterrato. Percorriamo il sentiero che qui purtroppo è sempre fangoso...oggi abbiamo trovato anche alberi caduti sul sentiero che abbiamo superato senza difficoltà. Al prossimo bivio ( case di fronte) prendiamo a destra (cartellonistica AR) lo seguiamo fino a trovare la strada S.P 98 che prendiamo a destra...costeggiamo le case di Pian dei Cerri e alla fine di esse giriamo a sinistra ritrovando via dell'Arrigo. La seguiamo in discesa fino a ritrovare il ponte sull'autostrada A1 e infine il Vingone.

CARTA: DreAM COLLINE DI SCANDICCI SENTIERI E ITINERARI 1:15000
ORE CAMMINO:  6      KM: 17,6
DIFFICOLTA: E
DISLIVELLO: m 463       ALTIMETRIA MASSIMA:  m 340      ALTIMETRIA MINIMA: m 46

TRACCIA GPS







venerdì 8 novembre 2013

Calvana dalla Querce PO







Cavagliano è una frazione isolata del comune di Prato, situata sulle pendici dei monti della Calvana meridionale. La frazione, di origine medievale, è stata completamente abbandonata negli ultimi decenni.
Si conservano i resti dell'abitato, con i ruderi di vari edifici in pietra di origine medievale, tra i quali la Palazzina Ginori, oltre alla chiesa di San Biagio a Cavagliano e la cappella del cimitero di Cavagliano.
Il luogo è raggiungibile tramite la via di Cavagliano, che collega Filettole a Travalle e in larga parte divenuta sentiero.

La chiesa di San Biagio a Cavagliano è un edificio religioso situato nel territorio comunale di Prato, sulle pendici della Calvana, presso la frazione di Cavagliano
L'edificio religioso è situato poco fuori dall'abitato ed è documentata la sua presenza in una mappa del 1584.
Ad aula unica, col fianco destro addossato ad un fabbricato di cui si conservano i resti, tra i quali anche un edificio turriforme all'estremità anteriore destra; originariamente la facciata del complesso era preceduta sul lato anteriore da un portico ligneo, la cui esistenza era ancora documentata in fotografie scattate alla fine degli anni Cinquanta del secolo scorso.
Attualmente l'edificio religioso si presenta sotto forma di ruderi, col campanile a vela che si eleva sul lato sinistro del prospetto anteriore con due celle campanarie ad arco tondo; sulla parte alta della facciata anteriore sono visibili i resti dell'originaria finestra quadrangolare incavata nella parete. Il portale d'ingresso era preceduto da una serie di gradini, mentre il prospetto posteriore si caratterizza per la presenza dell'abside semicircolare.
Il tetto della copertura sommitale risulta oramai interamente crollato.

CALVANA DALLA QUERCE [PO]
8 novembre 2013

PERCORSO
La Querce - Poggio Castiglioni - La Casa Rossa - Poggio Pianerottolo - Cavagliano - Torri - Travalle - La Querce.

DESCRIZIONE di come si arriva al punto di partenza da Firenze
Si prende la FI PI LI e si gira a destra sulla  A1  casello di Scandicci. Si esce al casello Calenzano e si prende a destra via di Prato fino ad arrivare alla Querce. Dove lasciamo l'auto.

DESCRIZIONE
In Calvana è facile trovare itinerari panoramici. La sua conformazione spoglia di vegetazione ci aiuta. L'itinerario che abbiamo fatto ieri è uno di questi. Non è stato facile. Le cattive condizioni metereologiche, nevicava e tirava un forte vento, ci hanno messo a dura prova. Ci ha ripagato il bel panorama visto dal Poggio Castiglioni sulla piana di Firenze e Prato, e l'ambiente ancora selvaggio della Calvana.
L'anello inizia dal parcheggio accanto alla chiesa della Querce. Ci dirigiamo verso Prato e al primo bivio a destra [bar in angolo], iniziamo a salire seguendo il segnavia n.20. In ripida ascesa arriviamo a un uliveto recintato che attraversiamo e ne usciamo con scalette in ferro. Continuiamo fino a Poggio Castiglioni [croce], dove possiamo ammirare il panorama. 
Qui i segnavia indicano in direzione di un recinto che non possiamo saltare, per cui lo costeggiamo in discesa, fino a trovare una strada bianca. Seguendo il segnavia n.20 dopo un po' si trova un punto contradditorio nelle indicazioni, anche perché il palo con i cartelli è stato divelto e nascosto da imbecilli. Il punto in questione è all'altezza del traliccio della linea elettrica segnato con il numero 11.  La direzione giusta è quella di girare a destra, in salita, attraversando una zona boschiva per poi ritornare allo scoperto. Arrivati alla località La Casa Rossa [casolare alla vostra sinistra], troviamo un pannello descrittivo dell'area della Calvana. Continuiamo a diritto senza  scendere alla casa, seguendo sempre il segnavia n.20. All'altezza di Poggio Pianerottolo, troviamo un quadrivio di sentieri ben segnalati. A diritto si arriva alla Retaia, a destra, come abbiamo fato noi, si va per Cavagliano con il segnavia n.28. Seguendolo troviamo di seguito: C. del PianoCavagliano [casolare dei pastori], il piccolo cimitero ormai diroccato. Da qui il sentiero sconnesso, inizia a scendere ripidamente fino alla strada bianca che, prendendo a sinistra, ci porta a Torri. Continuiamo sempre su strada bianca fino a trovare sulla destra il largo sentiero ancora segnavia n.28 detto anche Sentiero della Pace, che ci porta a Travalle. Superato Travalle continuiamo per strada asfalto attraversando  il Torrente Marinella con il suo ponticello chiamato Ponte alle Palle, poi  giriamo a sinistra arrivando poco dopo alla Querce.

CARTAMultigraphic 1:25000 n. 26 - 27
ORE CAMMINO5.30          KM: 15,7 
DIFFICOLTA
DISLIVELLO:  m 600       ALTITUDINE MASSIMA: m 523       ALTITUDINE MINIMA: m 45



giovedì 31 ottobre 2013

Monte Falterona ottobre 2013





FALTERONA VARIANTE per RIFUGIO FONTANELLE
31 ottobre 2013

DESCRIZIONE di come arrivare al punto di partenza da Firenze
Si va verso Pontassieve, poi si prende per Dicomano. Da qui si prende la SS67 fino a San Godenzo, si gira a destra e passato Castagno d'Andrea si segue la strada fino alla Fonte del Borbotto.

DESCRIZIONE
Cosa dire....credo di aver detto tutto sul Falterona, proverò di nuovo a descrivere qualche sensazione.
Oggi per la prima volta abbiamo fatto il sentiero n.16 per arrivare in cima. 
Pensavo che salisse con gradualità ma pensavo male, sulla carta topografica si vedeva che il sentiero disegnava una traiettoria di massima pendenza sulle curve di livello, ma ho fatto come gli struzzi, non volevo vedere perché la voglia di percorrerlo ha preso il sopravvento su tutto il resto.
Il bosco di faggi éra spoglio delle sue colorate foglie, ormai per terra a formare un tappeto soffice, avvolte infido per l'appoggio del piede soprattutto in discesa.
Altra novità di oggi è stata di andare per la prima volta al Rifugio Fontanelle, sul sentiero e GEA che dal rifugio, proseguendo porta al Muraglione. 
In breve le due nuove deviazioni di oggi sono  stata una piacevole scoperta.

Dalla Fonte del Borbotto proseguiamo, dopo la sbarra, per strada forestale. Superiamo il primo bivio a destra con cartelli indicatori per Capo d'Arno e poco dopo sempre sulla destra  prendiamo il sentiero n.16. Seguiamo il ripido sentiero fino alla cima del Falterona. Torniamo indietro per poche decine di metri e proseguiamo sul sentiero che in ripida discesa ci porta sulla strada forestale segnavia 00, la prendiamo a sinistra per arrivare sul Monte Falco [panorama].Continuiamo fino a trovare sulla sinistra i cartelli che indicano per Piancancelli. Scendiamo ripidamente in bosco di faggi fino alla strada forestale, siamo a Piancancelli. Attraversiamo la strada continuando a diritto per il segnavia n.1 - GEA che porta a  Rifugio Fontanelle. Il sentiero inizialmente sale per poi scendere ripidamente fino al rifugio. Le segnalazioni sono sufficienti e ben visibili. Dopo una breve sosta ai tavoli per un panino, torniamo indietro per la solita traccia fino a ritrovare Piancancelli. Qui prendiamo a destra per la strada forestale che in discesa ci riporta alla Fonte del Borbotto.


CARTA: San Godenzo e i suoi sentieri 1:25000 edita da Multigraphic.
ORE CAMMINO: 5,40       KM: 11,2
DIFFICOLTA: E
DISLIVELLO: m 695        ALTITUDINE MASSIMA: m 1660       ALTITUDINE MINIMA: 1198





domenica 20 ottobre 2013

Lago Santo Parmense.... ascesa al monte Marmagna.


  


LAGO SANTO PARMENSE M. MARMAGNA
20 ottobre 2013

DESCRIZIONE di come arrivare al punto di partenza da Firenze 
Prendere l'autostrada A11, a Lucca prendere la bretella per Viareggio e prima di uscire seguire le indicazioni per Genova Parma A12, quindi imboccare la A15 per Parma e uscire a Berceto. Attraversato l'abitato, continuare per Bosco Corniglio e seguire le indicazioni per Lagdei.

DESCRIZIONE
Le "Alpi" del Lago Santo e del Vallone delle Guadine sono inserite nel cuore della foresta dell'Alta Val Parma. La conca di Lagdei, circondata da fitti boschi di Faggio e Abete rosso è il punto di partenza per salire al Lago Santo e sul monte Marmagna
Lagdei è stato sede di un antico lago chiamato forse Lago del Dio [se è giusta la derivazione di Lagdei dal latino "lacus dei"] ora divenuto torbiera secondo la normale evoluzione di questi ambienti.Tutto ebbe inizio 25.000 anni fa quando il ghiacciaio Wurmano iniziò il suo lavoro di ritiro per lasciare questa bellissima conca alpestre con le sue cime conosciute ora come Marmagna, Braiola, Orsaro. Questo posto ha molteplici possibilità di escursioni. Oggi vi illustrerò uno dei percorsi piu conosciuti: la salita al Lago Santo e al monte Marmagna.
La partenza è da Lagdei [ampio parcheggio auto]. A destra dell'edificio del rifugio ristorante prendere il sentiero n. 723 che in ripida salita ci porta a incontrare dei bivi con altri segnavia che ignoriamo continuando a seguire sempre quello con indicazioni 723 fino al Lago Santo con il suo accogliente Rifugio Mariotti.
Dal rifugio si costeggia il lago per poi salire nel bosco, sempre con il segnavia n.723 che seguiamo ignorando le altre deviazioni fino alla sella del Marmagna e di seguito alla vetta .

CARTA: Multigraphic n.14 - 16 APPENNINO TOSCOEMILIANO
ORE CAMMINO: 4        KM: 7,4
DIFFICOLTA: E
DISLIVELLO: m  617      ALTITUDINE MASSIMA: m  1854       ALTITUDINE MINIMA: m 1251







giovedì 26 settembre 2013

Via degli Dei M. Adone



Ogni cosa a suo tempo: dopo aver fatto nel 2011 tutto il percorso della Via degli Dei, il desiderio di tornare sul M. Adone era forte, così mercoledì ci siamo decisi. Il posto per la sua unicità e bellezza è interessantissimo.
Il tratto che abbiamo fatto  è inserito nella Riserva Naturale del Contrafforte Pliocenico della regione Emilia Romagna.
Abbiamo iniziato l'anello da Badolo, esattamente dall' ingresso del Giardino Botanico del B&B "Nova Arbora". Se avete tempo la Sig.ra Donatella sarà lieta, dietro preavviso telefonico, di farvi visitare il giardino.

VIA DEGLI DEI M. ADONE
28 settembre 2013

DESCRIZIONE di come arrivare al punto di partenza da Firenze
Usciti dalla A1 al casello di Sasso Marconi, seguire le indicazioni per Badolo e dopo 200 metri prendere a destra la SP 58. Saliamo con diversi tornanti passando Battidizzo e Badolo, giunti alla tabella del km 10, a sinistra c'è l'ingresso del B&B Nova Arbora. Cercate uno spiazzo per lasciare la vostra auto e buon cammino.

DESCRIZIONE
Dall'ingresso del B&B torniamo per 100 metri indietro sull'asfalto in direzione di Sasso Marconi, svoltiamo a sinistra su strada bianca, cartellonistica segnavia CAI n110, la percorriamo fino a trovare sulla destra uno stradello [cartellonistica CAI] e lo seguiamo evitando deviazioni fino a salire a Costa ai Frati [ampio prato panoramico]. Continuiamo passando accanto a una casa B&B sulla nostra destra, la superiamo e scendendo arriviamo a un bivio sulla destra: siamo al punto [attenzione manca cartellonistica] che ci permette di scegliere di salire al M. Adone  oppure aggirarlo continuando su strada bianca  fino a Brento. Visto che il nostro obbiettivo è il M. Adone seguiamo a destra la strada bianca in discesa verso una valletta per poi risalire sulla sinistra fino alle case di un piccolo borgo; subito dopo sulla sinistra parte il sentiero a gradoni [segnaletica CAI per Adone e Brento], molto ripido che  porta sul M. Adone.
Il sentiero per raggiungere la cima è molto bello e panoramico; alcuni punti richiedono un po' di attenzione.
Dalla cima si dominano quasi tutti i luoghi del passaggio della Via degli Dei : Monzuno, Monte Venere, il Passo della Futa. Se l'aria è limpida si possono scorgere le cime più alte dell'Appennino: Corno alle Scale, Monte Cimone e Cusna.
Dopo aver messo le nostre firme sul quaderno posto in una cassetta di alluminio ai piedi della croce, scendiamo per facili gradoni fino al prato dove c'è un cartello con spiegazioni del posto, sia dal punto di vista naturalistico che storico [di lì passava la linea gotica]. Da qui con una carrareccia scendiamo fino a una strada asfaltata che prendendo in discesa a destra ci porta fino  a Brento. Per tornare al punto di partenza dobbiamo prendere a sinistra e seguire la strada bianca che ci riporta fino al bivio per il M.Adone che questa volta ignoriamo continuando a diritto per la  traccia di andata.
A Brento c'è la possibilità di pranzare alla Vecchia Trattoria del Monte Adone  [giorno di chiusura martedi].

CARTA:
ORE CAMMINO: 4 [possono sembrare troppe, ma la salita e la discesa del M.Adone ci impegna, come tempi, più del dovuto]. KM. 11
DIFFICOLTA: E
DISLIVELLO: m  404       ALTIMETRIA MASSIMA: m  285      ALTIMETRIA MINIMA: m 59






Itinerario per arrivare in auto al B&B Nova Arbora punto di partenza del nostro anello.


 

sabato 21 settembre 2013

Presentazione guida alla VIA degli ABATI

Cari amici chi mi conosce non ha bisogno di presentazione, per chi mi legge sa che la voglia di camminare per conoscere nuove realtà è il mio modo di vita.
La guida che ho scritto insieme a Luciano e Niccolò è un traguardo conquistato con volontà e tenacia, per fare scoprire anche ad altri camminanti e pellegrini, questa bella e storica via: la VIA DEGLI ABATI.
Sabato 28 settembre 2013 alle ore 17:00 alla biblioteca comunale dell'Isolotto in Firenze presenteremo  la guida seguita da un video del percorso. 
Vi aspettiamo per passare insieme un'ora con gli amici.




domenica 1 settembre 2013

Passo del GIOGO a CRESPINO del LAMONE





Passo del Giogo  Crespino del Lamone Traversata
30 agosto 2013

DESCRIZIONE di come si arriva al punto di partenza da Firenze
Bus di linea da Firenze per il Passo del Giogo Ritorno FS da Crespino del Lamone

DESCRIZIONE
E' tornata a camminare con noi la Cecilia. Certo come rientro non è stata una passeggiata ma una lunga traversata dal Passo del Giogo fino a Crespino del Lamone.
La parte che dal passo del Giogo va fino alla Capanna Marcone e Pian dell'Albero si conosceva già, il resto era tutto da scoprire.
La descrizione della prima parte non è necessaria; dal passo basta seguire la forestale ben segnalata, segnavia n.00 che in circa tre ore ci porta a Pian dell'Albero. 
Da qui seguiamo a destra la strada asfaltata segnavia  n.00 fino alla Colla di Casaglia. Poco prima del passo, sulla sinistra parte il sentiero n.505 che in forte salita ci porta a Poggio Scalette. Proseguiamo fino a trovare il bivio a T che prendendo a sinistra ci porta ai prati della ex Capanna Sicuteri. Qui possiamo fare la sosta per un panino.  
Per arrivare alla ex Capanna Sicuteri da Pian dell'Albero, c'è una alternativa che noi non abbiamo fatto e che evita l'asfalto fino alla Colla di Casaglia: dal posteggio per le auto saliamo fino ai prati attrezzati a pic nic dove troviamo una sbarra che chiude una strada forestale, la seguiamo, segnavia n.505A  e poi n.505 fino a trovare la ex Capanna Sicuteri.
Vedi immagine sotto.


Dalla ex Capanna Sicuteri torniamo indietro fino a ritrovare il bivio dove,  se non si fosse andati alla Capanna, avremmo girato a destra. Ovviamente ora proseguiamo a diritto fino al bivio col sentiero GEA soft AP e il n.547 che prendiamo a destra fino ad arrivare a M. La Faggeta. Proseguiamo su un sentiero disagiato con ripide discese e strappi di ripide salite. Arriviamo così a un bivio dove dobbiamo fare attenzione perché non è ben segnalato: a destra si va a Casaglia, mentre a sinistra  il segnavia n.547 ci porta a Crespino del Lamone. Da questo punto le descrizioni non sono tanto di aiuto; dobbiamo andare per intuito seguendo la traccia del sentiero che con alcuni strappi in salita e ripide discese ci porta a Crespino del Lamone. Una bella bevuta e proseguiamo per la stazione ferroviaria che dista dal centro del paese un chilometro circa.

CARTA NUOVA: DreAM  01 - APPENNINO FIORENTINO e 02 - MUGELLO 1:25000
ORE CAMMINO: 8       KM: 19,1
DIFFICOLTA: E
DISLIVELLO: m 588        ALTIMETRIA MASSIMA: m 1080       ALTIMETRIA MINIMA: m 538




ORARI dei MEZZI PUBBLICI [sempre da controllare per conferma]
Da Firenze al Passo del Giogo: 
Autolinea SITA partenza ore 6  per il Giogo con cambio a San Piero a Sieve.
Da Crespino del Lamone a Firenze:
Ferrovia vecchia Faentina orari 15:08 e 17:08 
La stazione è priva di biglietteria quindi i biglietti dobbiamo procurarseli prima, oppure farli sul treno, avvertendo il personale.


domenica 25 agosto 2013

Alpe Tre Potenze Campolino dal Sestaione

ALPI TRE POTENZE CAMPOLINO DAL SESTAIONE
26 agosto 2013

DESCRIZIONE di come si arriva al punto di partenza da Firenze
Da Firenze prendiamo la A11, usciamo a Pistoia e prendiamo per l'Abetone. Arrivati in località Fontana Vaccaia giriamo a sinistra per la valle del Sestaione verso l'Orto Botanico. Superato l'ingresso dell'Orto Botanico, il vecchio spiazzato dell'arrivo delle "gabbiovie" fa da posteggio per le auto. Il percorso ad anello inizia da qui.

DESCRIZIONE
Passiamo la sbarra e proseguiamo su strada forestale con il segnavia n.104 che seguiamo fino alla casetta rifugio dei Pastori e continuando sempre in salita, arriviamo al Lago Nero posto sotto le Tre Potenze. Da qui prendiamo in direzione del Dente della Vecchia con il suo passetto, giriamo a sinistra costeggiando la cresta che in ripida salita ci porta fino alla vetta dell' Alpe Tre Potenze m 1940
Dopo una doverosa sosta per ammirare un panorama unico per la sua bellezza e alcune foto di rito, scendiamo dalla parte opposta della salita, sui salti di roccette che in sequenza ci portano a il Posto dei Mori e alla Foce di Campolino m 1785.
Da qui proseguiamo fino a una sella rocciosa passata la quale prendiamo a sinistra in discesa, direzione del vecchio rifugio Campolino ormai fatiscente. Qui giriamo a sinistra per la dismessa pista da sci "la rossa" che seguendola ci porta in ripida discesa fino alla macchina. Attenzione la pista non è segnata, al momento è difficile seguirla perché  invasa da alberi arbusti e una bella frana di massi, la natura si sta riprendendo quello che l'uomo le aveva tolto.
Per chi ha il GPS la traccia da seguire è quella giusta, per chi va con la cartina è tutto da interpretare. Abbiate fiducia in voi stessi e tutto andrà a buon fine.

CARTA NUOVA: DreAM CARTA ESCURSIONISTICA dell'APPENNINO PISTOIESE 1:25000
ORE CAMMINO:  6      KM: 9,2
DIFFICOLTA: E
DISLIVELLO: m 687        ALTITUDINE MASSIMA: m 1934        ALTITUDINE MINIMA: m 1325