Sutri

Sutri
Sutri affreschi chiesa rupestre

giovedì 27 marzo 2025

2025 San Michele a Torri CAI 739 731 738

 


SAN MICHELE A TORRI CAI 739 731 738
26 marzo 2025

DESCRIZIONE di come arrivare al punto di partenza da Firenze.
Firenze Scandicci via Roma poi SP98 per Pian dei Cerri e infine Fattoria San Michele a Torri. 
PERCORSO:
Fattoria San Michele a Torri - SP98 attraversare - Via del Lago - Via del Poggio - SP12 attraversare - Lungo Pesa - Castellare - San Michele a Torri - Fattoria San Michele a Torri.

DESCRIZIONE
Lasciamo l'auto alla Fattoria e seguendo le indicazioni CAI prendiamo per vigne fino a scendere e risalire alla SP 98 che attraversiamo e prendiamo dritto seguendo le segnalazioni bianco rosse del CAI. Al bivio che a destra va al Molinaccio, prendiamo a sinistra un sentiero  che arriva al Poggio per poi scendere per Via del Poggio fino alla SP12 che attraversiamo all'altezza di una pensilina fermata bus. Da qui arriviamo alla Pesa dove giriamo a sinistra fino al bivio che prendendo a destra va al Castellare. Sempre seguendo i segni bianco rossi giriamo a destra per Via San Michele a Torri che seguiamo fino a trovare il borgo di San Michele e infine la Fattoria concludendo l'anello.


CARTA: Colline di Scandicci Carta Escursionistica  edizione D.R.E.A.M 1:15000
ORE CAMMINO:        KM: 7
DIFFICOLTA: T
DISLIVELLO: m.130       ALTIMETRIA MASSIMA: m. 177       ALTIMETRIA MINIMA: m. 60



PERCORSO IN 3D

sabato 22 marzo 2025

M. Morello.......ATTENZIONE.

 

TERZA PUNTA

Data: 21 marzo 2025

Oggetto:

Comunicato CAI Sesto Fiorentino su Monte Morello


Buonasera,
la Sezione del CAI di Sesto Fiorentino ritiene doveroso avvisare che l'attuale situazione del Parco territoriale di Monte Morello è tale da richiedere grande attenzione da parte degli eventuali frequentatori.
Con la piena consapevolezza che, dopo le recenti esondazioni, gli interventi più urgenti riguardano naturalmente le aree urbane e il ripristino della viabilità sulla Strada panoramica dei Colli alti (SP 130), i volontari del CAI stanno eseguendo un censimento dei danni subiti dalla rete sentieristica, sia per la parte escursionistica sia per i percorsi dedicati alle mountain bike.
Risultano esserci anche frane e "nuovi" corsi d'acqua, si spera temporanei, che possono rendere difficoltoso l'eventuale passaggio dei mezzi di soccorso sulle strade forestali.
Il CAI di Sesto Fiorentino auspica che gli Enti preposti alla gestione del Parco e della zona pedecollinare avvertano la Sezione in caso di interventi sul territorio, per il necessario coordinamento.


Con viva cordialità,
Alessandro Gamannossi

Presidente di Sezione
CAI Sesto Fiorentino

mercoledì 19 marzo 2025

2025 Botinaccio a modo nostro

 


Botinaccio a Modo Nostro
19 marzo2025

DESCRIZIONE di come arrivare al punto di partenza da Firenze
Si prende la FIPILI si esce a Montelupo Fiorentino e prendiamo a sinistra la strada che passa sotto la FIPILI via di Botinaccio, la seguiamo fino a trovare prima il borgo di Botinaccio e poco dopo il Convento di Santa Maria della Pace, dove lasciamo l'auto. 

DESCRIZIONE
Tenendo il convento alla nostra sinistra, prendiamo la sterrata a destra, che ci collega a via della Leccia proseguiamo su questa per km 2,2 fino a trovare via del Poggiale che non prendiamo ma giriamo a destra. Si percorre m.620 e al bivio si va dritto per m.300 dove si lascia la strada e si prende a destra per campi seguendo una evidente traccia per circa m.900. qui troviamo il ponticello  che ci fa attraversare il fosso, per poi andare a sinistra per m.280, siamo su un tratto dell'anello CAI 476 di Sammontana. Al bivio dove c'é un palo con tabelle dell'anello 476, si prende a destra e subito dopo di nuovo a destra, via della Quercia che in salita la percorriamo per circa km 2,8 arrivando al Botinaccio, alla strada asfaltata, via di Botinaccio che prendiamo a destra seguendola per m.900 per arrivare al Convento dove si conclude il nostro anello.

CARTA:
ORE CAMMINO:  3      KM: 8,3
DIFFICOLTA: T
DISLIVELLO:  m 191      ALTIMETRIA MASSIMA: m 239        ALTIMETRIA MINIMA: m 49



PERCORSO IN 3D

sabato 8 marzo 2025

2025 Il Tombolo Settentrionale: Marina di Cecina - Marina di Bibbona.



Il Tombolo Settentrionale. Cecina - Marina di Bibbona.
7 marzo 2025

DESCRIZIONE di come arrivare al punto di partenza da Firenze
Si prende la FIPILI si gira sulla A12 poi si esce a Cecina Centro poi col navigatore mettete: Riserva naturale Tomboli di Cecina ingresso "Casetta Forestale" Noi abbiamo lasciato l'auto qui.

DESCRIZIONE
La parte di maggior rilievo naturalistico e turistico è il Tombolo Meridionale, ovvero il tratto che da Marina di Cecina scende fino a Marina di Bibbona. E’ qui che, nel 1839, il Granduca di Toscana Leopoldo volle costituire a proprie spese una pineta allo scopo di riparare dalla salsedine e dalla violenza dei venti marini le colture agrarie retrostanti. Grazie a questo lungimirante intervento oggi è possibile godere di una stupenda foresta attraversata da un ampio sentiero lungo 5 chilometri da percorrere a piedi, in bicicletta o a cavallo.
Definizione di "Tomboli": Lunghi cordoni di dune ricoperti da una fitta vegetazione.

CARTA:
ORE CAMMINO: 3       KM: 11,5
DIFFICOLTA: T
DISLIVELLO: m.31       ALTIMETRIA MASSIMA: m. 20       ALTIMETRIA MINIMA: 0





venerdì 7 marzo 2025

2025 Villa Reale di Marlia

 


VILLA REALE DI MARLIA
3 marzo 2025

DESCRIZIONE presa dal depliant dato all'ingresso
La storia del complesso monumentale.
Alto Medioevo: Il primo nucleo è formato da un castello abitato dal Duca della Tuscia.
Successivamente la proprietà passa alla famiglia Avvocati e, in seguito a quella dei Buonvisi.
1651: La proprietà viene acquistata dai fratelli Olivieri e Lelio Orsetti che trasformano il castello medioevale in palazzo e ridefiniscono il giardino secondo il gusto barocco. A loro si deve inoltre la realizzazione di a un importante riferimentolcuni luoghi simbolo, come la Palazzina dell'Orologio e il teatro di Verzura.
1806: Elisa Baciocchi, nominata Principessa di Lucca e dal fratello Napoleone Bonaparte, sceglie Palazzo Orsetti come sua residenza di campagna. E' lei a ordinare i maggiori interventi che conferiscono al complesso l'aspetto attuale: la villa cambia radicalmente secondo i canoni dello stile neoclassico, mentre il parco viene ridisegnato seguendo la moda del giardino all'inglese e ampliato grazie all'annessione della vicina Villa del Vescovo e dei terreni circostanti. La proprietà raggiunge così il suo massimo splendore, fino a quando, con la caduta di Napoleone, Elisa è costretta a lasciare il Principato.
1817: Villa Reale passa nelle mani del nuovo Ducato assegnato a Carlo Ludovico di Borbone e a sua madre Maria Luisa. Il resto del secolo è un periodo tumultuoso per il complesso di Marlia, che in seguito ai numerosi passaggi di proprietà - dal Regno d'Italia, ai Borbone di Capua, agli acquirenti privati - si ritrova frazionato e ridotto in stato di degrado.
1923: I Conti Pecci-Blunt acquistano la proprietà e ne commissionano il restauro integrale. Progettano e realizzano inoltre alcuni nuovi edifici e giardini nell'intento di unire tradizione e innovazione. Villa Reale torna ad essere vissuta e frequentata spesso da artisti e scrittori di fama internazionale, diventando un importante riferimento per il mondo della cultura.
2015: Il complesso di Marlia versa ormai da qualche anno in stato di abbandono. Una giovane coppia di mecenati svizzeri se ne innamora e decide di acquistarlo. L'obbiettivo è quello di riportare una delle più importanti dimore storiche d'Italia al suo antico splendore e di condividerla con il pubblico. Comincia così un'opera di restauro senza precedenti resa possibile grazie all'impegno e alla costanza dei proprietari e alla dedizione delle centinaia di persone coinvolte nel progetto.

DA VISITARE: Villa Reale - Palazzina dell'orologio.
IL GIARDINO: Teatro di Verzura - Scuderie - Stanza delle miniature - Teatro d'Acqua - Villa Reale - Giardino dei Limoni - Limonaie - Fontana degli Innamorati - Palazzine gemelle - Viale delle Camelie - Lago - Giardino Spagnolo - Piscina - Grotta di Pan - Villa del Vescovo - Cappella Ortodossa.
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giovedì 6 marzo 2025

2025 Castellina in Chianti a modo nostro

 APRI LE FOTO

CASTELLINA in CHIANTI
5 marzo 2025

DESCRIZIONE di come si arriva al punto di partenza da Firenze
Si prende il raccordo Firenze Siena si esce a San Donato e con la SP 101 e 76 si raggiunge Castellina in Chianti

DESCRIZIONE
Lasciamo l'auto in prossimità della "Gelateria Castellina" in via 4 novembre poi seguendo la traccia ci dirigiamo verso le Tombe Etrusche che volendo si possono visitare, noi abbiamo continuato sulla SR222 che segue anche un tratto di CAI 344 che lasciamo poco dopo girando a sinistra. Da qui fra campi, dopo passato un piccolo corso d'acqua, saliamo verso San Martino [Casa Landi]  che aggiriamo sulla destra per poi proseguire su strada bianca in direzione località Monastero fino a trovare il segnavia CAI 345 che seguiamo girando a destra fino a Casanuova di Pietrafitta. Qui lasciamo il CAI 345 per  scendere sulla SS429 che seguiamo per poco, poi giriamo  a sinistra fino a trovare la SR429 dove giriamo a destra e poco dopo la lasciamo per girare a sinistra fino a incontrare il segnavia CAI 344 che prendiamo a destra. Lo seguiamo e dopo aver passato un piccolo corso d'acqua arriviamo a un tabernacolo dedicato a Maria, siamo in località Doccia. Da questo punto abbiamo seguito la traccia che avevamo ma è stato impegnativo tanto che a un certo punto siamo tornati indietro, la traccia sicuramente è stata fatta a tavolino non tenendo conto delle difficoltà del tratto che risulta impraticabile. 
Quindi dal tabernacolo, il consiglio tassativo è di attraversare il torrente Arbia sul ponte seguendo la strada bianca segnavia CAI 344, salire fino al bivio del cimitero e proseguire dritti fino a trovare la SS322 che prendendo a sinistra ci riporta al punto di partenza di Castellina in Chianti.

CARTA:
ORE CAMMINO:       KM: 7,5
DIFFICOLTA: E
DISLIVELLO:  m 207     ALTIMETRIA MASSIMA: m 604      ALTIMETRIA MINIMA: m 499

SCARICA TRACCIA GPS buona da seguire





lunedì 24 febbraio 2025

2025 Riserva Naturale Monterufoli Caselli. Traversata

 

                                Cascata sul fiume Sterza

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Riserva Naturale Monterufoli Caselli.
Traversata
23 febbraio 2025

PERCORSO Cascata sullo torrente Sterza - Fattoria Caselli - Golazze Aperte - La Sassa

DESCRIZIONE di come si arriva al punto di partenza da Firenze
Si prende la FI PI LI e si esce a Pontedera. Si prosegue sulla SS439 toccando in sequenza Ponsacco Capannoli e La Sterza dove prendiamo a destra la SP14 che seguiamo fino a incrociare la SS68 che prendendo a sinistra arriva a Casino di Terra [bar sosta colazione]. Dopo poco alla rotonda giriamo a destra sulla SP dei quattro comuni che ci porta alla Gabella, passata la quale al km 12,300 c'é l'ingresso al Parco dove inizia la nostra traversata.

DESCRIZIONE presa dalla locandina CAI
Da Casino di Terra proseguiamo per circa 4 km fino a trovare, dopo La Gabella il punto di accesso alla Riserva. Si prende in direzione sud verso la Fattoria Caselli, ma seguiremo la strada bianca di sinistra e in circa un'ora arriveremo al sentiero, tagliato nella fitta vegetazione, che ci farà scendere alla bella cascata sul torrente Sterza. Ritorniamo indietro per circa 1 km e prenderemo sulla sinistra il sentiero che sale verso la Fattoria Caselli, recentemente restaurata per uso turistico, forse ancora incerto. Proseguiamo fino al vicino laghetto di Caselli, nato artificiale, ma ora integrato benissimo nell'ambiente. Nel suo canneto vive, ormai da qualche anno, una coppia di Folaghe che si lascia osservare e fotografare. Qui facciamo sosta pranzo nell'area attrezzata nei pressi del lago. Ripartiamo in direzione nord - ovest, verso le Golazze Aperte (m 477), bellissimo punto panoramico sulla costa, Baratti, Elba ecc. Torniamo indietro e proseguiamo per Poggio al Pruno (m 597) che raggiungiamo con un ripido sentiero fra la vegetazione. Questo è un altro punto panoramico sulla Valle del Cecina. Da qui in circa 30 minuti scenderemo fino alla Sassa m 390. Il borgo merita una visita.
NB: Nella zona è possibile fare degli anelli, di varie lunghezze.


CARTA:
ORE CAMMINO:       KM: 16,7
DIFFICOLTA: E
DISLIVELLO: m 704       ALTIMETRIA MASSIMA: m 607      ALTIMETRIA MINIMA: m 97


 
PERCORSO IN 3D

mercoledì 19 febbraio 2025

2025 Panzano CAI 32 anello di Casa al Monte


Panzano anello di Casa al Monte CAI 32 
19 febbraio 2025

DESCRIZIONE di come arrivare al punto di partenza da Firenze
Si prende la FIPILI fino a innesto autostrada casello Scandicci si prosegue su autostrada fino all'uscita di Impruneta si esce e si prende la Firenze Siena e si esce indicazioni Greve in Chianti. Arrivati a Greve si sale fino a Panzano dove lasciamo l'auto al parcheggio "Poggetto".

DESCRIZIONE presa dal sito sentieri CAI Firenze

Il percorso inizia dal centro abitato di Panzano (490 m)  posto sul crinale tra la Greve e la Pesa.  Seguiamo la strada asfaltata per Volpaia e Radda che coincide col sentiero 32. Dopo aver oltrepassato un primo bivio sulla destra verso il cimitero, poco dopo diventa a fondo naturale. La strada bianca sale senza particolare pendenza diventando panoramica tra radure e bosco rado. Incontriamo sulla destra un caratteristico tabernacolo giallo e grigio e successivamente raggiungiamo un evidente incrocio (517 m) con varie indicazioni. Questo è il punto dove ci raccorderemo al percorso di ritorno.  Verso destra è possibile arrivare in poco meno di 1 km al caratteristico Eremo San Pietro alle Stinche gestito dai frati dell’ordine dei Servi di Maria. Seguiamo la strada bianca che prosegue a dritto che ora corre in salita in un bosco di quercia, oltrepassando  l’ingresso di una importante fattoria e raggiungendo una zona a prateria. Siamo a 640 m d’altezza. L’area è caratterizzata da recinti con allevamenti. Più avanti è possibile trovare anche greggi di capre allo stato brado con cani pastore da guardiania. La strada lascia sulla sinistra un rilevo, Poggio al Sodo, e continuando tra grandi panorami, raggiunge in breve un incrocio (667 m). La località è chiamata il Sodo 665 m, è il punto in comune dell’anello di Lamole sentieri 32-30A. Continuando sulla destra si raggiungerebbero Volpaia e Radda. Siamo nel punto più alto del nostro percorso a 670 metri di quota che segna anche il confine fra il territorio di Greve e quello di Radda. Prendiamo a sinistra per Lamole lasciando il sentiero 32 che abbiamo percorso finora e voltiamo in discesa sul sentiero 30A. La strada entra nella stretta valle della Greve che in questa zona è a carattere torrentizio.  Attraversiamo un ponte sulla Greve e continuiamo mentre la valle si apre fintanto che incontriamo sulla sinistra un altro bivio. Prendiamo a sinistra in discesa, lasciando il tratto in comune con l’anello di Lamole. Passiamo accanto ad un caratteristico tabernacolo sormontato da una grande chioma verde. Arriviamo alle prime case della località La Villa poco prima di Case le Volpaie e lasciando la strada principale,  prendiamo sulla sinistra una strada poderale, sentiero 32A, che scende tra i vigneti fino rientrare nella stretta valle della Greve. Oltrepassiamo un cancello da richiudere dopo il passaggio, che segna l’abbandono della zona coltivata, e con un breve tratto sconnesso, raggiungiamo un piccolo ponte sulla Greve che attraverseremo.  Il fiume scorre incassato tra stretti versanti scoscesi. Siamo su una vecchia strada vicinale già presente sulle carte ottocentesche. La vecchia strada nel bosco nonostante lo scarso utilizzo, è sempre ben percorribile e segue a mezzacosta il ripido versante settentrionale del Poggio al Sodo senza particolari saliscendi. Da segnalare la presenza di alberi di castagno peraltro non molto frequenti a questa quota, probabilmente relitti di modifiche climatiche, l’esposizione a settentrione quindi fresca, ne ha permesso probabilmente lo sviluppo. La strada/sentiero si innesta successivamente nei pressi delle costruzioni di Casa al Monte diventando praticabile in auto. Continuiamo ed in breve raggiungiamo l’evidente incrocio dell’andata che chiude l’anello. Voltando a destra ritorniamo alla partenza a Panzano.


CARTA: 04 Firenze Chianti Fiorentino e Val di Pesa D.R.E.AM 1:25000
ORE CAMMINO: 3,30       KM:10,6
DIFFICOLTA: T/E
DISLIVELLO: m.272       ALTIMETRIA MASSIMA: m.669       ALTIMETRIA MINIMA: m.475



VIDEO IN 3D

martedì 21 gennaio 2025

2025 Lucca Trekking Urbano "Curiosando oltre le mura"

il                                                   Il Volto Santo

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LUCCA CURIOSANDO OLTRE LE MURA
19 FEBBRAIO 2025 


DESCRIZIONE di come si arriva al punto di partenza da Firenze
Si prende la FI PI LI e si esce a Lucca.



CARTA: NO
ORE CAMMINO:  5,30          KM: 15 circa
DIFFICOLTA: T
DISLIVELLO:       ALTITUDINE MASSIMA:       ALTITUDINE MINIMA: 0

SCARICA TRACCIA GPS: NO


giovedì 2 gennaio 2025

2025 BUON ANNO

BUON ANNO 2025 A TUTTI I LETTORE DEL BLOG.
AGGIORNATO LA PAGINA DIARI....ORA SI APRONO IN PDF ....BUONA LETTURA